9865 Lavorare una settimana in più e ridurre di 50 miliardi i consumi interni

20120618 17:35:00 red-roma

Nel Governo sono tutti tecnici? Forse ci sono anche imbonitori e saltimbanchi!
Ad esempio la proposta del Sottosegretario G.Polillo,non nuovo ad uscite estemporanee, di lavorare una settimana in più l’anno, per fare ripartire produttività e Pil suscita due reazioni possibili: o ilarita o sconcerto.
Occorre chiamare i tecnici a governare per sentire certe improvvisazioni! D’altra parte Polillo, una lunga attività dalle parti di Berlusconi,non è nuovo a certe trovate, l’ultima di istituire una tassa sui cani e sui gatti posseduti.

Nel brevissimo periodo, per aumentare la produttività del Paese, lo choc può avvenire dall’aumento dell’input di lavoro, senza variazioni di costo; lavoriamo mediamente 9 mesi l’anno e credo che ormai questo tempo sia troppo breve". Questa è la posizione del sottosegretario G.Polillo che prosegue "se noi rinunciassimo ad una settimana di vacanza avremmo un impatto sul pil immediato di circa un punto".

Il sottosegretario non vede particolare difficoltà, né da parte dell’industria, né da parte dei sindacati. Da parte dell’industria – precisa Polillo – questo non deve essere un accordo generalizzato, ma può essere fatto per le aziende già ristrutturate che hanno mercato e quindi puntare principalmente sui contratti di secondo livello. Bravo sottesegretario! non ha dimenticato le battaglie dei suoi precedenti mentori contro il contratto nazionale. Ma questo ancora non basta a Polillo,egli vuole fare rivivere con forza la strategia dei suoi indimenticati Sacconi, Tremonti e Brunetta per riportare la divisione fra i sindacati e ritornare alla pratica degli accordi separati, come si evince dalle parole che seguono.
Per quanto riguarda i sindacati, prosegue Polillo, é aperta una fase di riflessione, ma devo dire che non sono contrari a questa ipotesi, almeno la parte più avveduta del sindacato che sta riflettendo per conto suo su questo; all’interno di tutte le sigle, compresa la Cgil, ci sono settori illuminati e riformisti che vi ci stanno ragionando.
Ma la performance dello Sottosegretario non si ferma: "Stiamo vivendo sopra le nostre possibilità: per sostenere i nostri consumi interni abbiamo bisogno di prestiti esteri che negli ultimi anni sono stati pari a 50 miliardi di euro l’anno", sottolinea Polillo. "Questo gap lo possiamo chiudere – spiega – o riducendo ulteriormente la domanda interna, inaccettabile per il Paese.
Di fronte a queste parole si manifesta con forza un dubbio a proposito del Sottosegretario-pensiero: un ulteriore riduzione dei consumi interni non allontanerebbe ancora di più le possibilità di una ripresa economica? Almeno questa è l’opinione di tanti economisti, che evidentemente non trovano spazio nella rassegna stampa di Polillo. Inoltre ridurre ancora i consumi interni degli italiani non spalancherebbe per tanti, ma non per Polillo evidentemente, la via verso condizioni di reale indigenza se non di vera e propria miseria?
A questo punto nasce spontanea una domanda da rivolgere al Presidente e Professore Mario Monti: non gli basta il Ministro Fornero o vuole portarsi dietro anche personaggi come Gianfranco Polillo ed altri, che non dimenticano il loro recente passato di destra?

 

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