9788 Lettera aperta al Presidente del Consiglio Prof.Sen. Mario Monti sul funzionamento del MAE

20120603 19:10:00 red-roma

K.GUGLIELMO ZANETTA scrive al Presidente del Consiglio una lettera aperta per segnalare problemi e disfunzioni nel funzionamento del Ministero degli Esteri. In particolare errori ed improvvisazioni nella gestione del caso dei due fucilieri di marina, arrestati ed ancora trattenuti in Kerala, i comportamenti incerti nei confronti di funzionari gravemente colpevoli,vedi il console a Osaka Mario Vattani, coperti da importanti relazioni familiari. Inoltre sono sottovalutati nei fatti i diritti dei connazionali all’estero, anche attraverso la riduzione dei servizi e della rete consolare, ed ostacoli frapposti all’esercizio del diritto di voto, compresi gli organismi rapprsentativi eletti dalle Comunità italiane all’estero. Emergono infine notizie di attriti fra i vertici della diplomazia gettando discredito sull’istituzione e segnalando l’esistenza di cordate e di fazioni di potere.
K.Guglielmo Zanetta confida nell’interessamento di Monti ed in una cortese risposta.

Signor Presidente del Consiglio,

Le scrivo nella mia posizione di cittadino, preoccupato per l’andamento del Ministero degli Affari Esteri, per porgerLe alcune domande nella Sua qualità di responsabile della politica generale del Governo che Lei dirige, in particolare coordinando l’attività dei Ministri.
Alcuni eventi, tra cui principalmente il caso del Console Generale d’Italia a Osaka, Mario Vattani, e la vicenda dei fucilieri della nostra Marina detenuti in India, hanno sollevato presso l’opinione pubblica notevoli dubbi in ordine alla struttura della Farnesina e alla gestione degli affari di competenza del Ministero degli Esteri da parte dell’Ambasciatore Giulio Terzi. Varie sono state le critiche rivolte al Ministro degli Esteri e provenienti da organi di stampa di vario colore politico. In più, a quanto si apprende sempre dagli organi di stampa, a partire dalla nomina del Ministro Terzi si sarebbe scatenato un conflitto tra funzionari di alto rango all’interno della Farnesina, conflitto in grado di nuocere perlomeno potenzialmente alla corretta gestione ordinaria del Ministero degli Esteri e, di riflesso, agli interessi italiani all’estero: dalla sicurezza dei nostri connazionali alla tutela dei loro diritti di rango persino costituzionale (e mi riferisco soprattutto all’esercizio del diritto di voto all’estero garantito dalla rete diplomatico-consolare).
Riguardo a questi punti, desidererei allora farLe alcune domande nella speranza di avere una risposta:

-come è possibile che, nonostante ricoprano un ruolo di eminente rappresentanza con evidenti implicazioni politiche, la nomina di consoli e consoli generali, per di più in paesi rilevanti tipo il Giappone, costituisca una mera nomina amministrativa e non un atto politico del Governo Italiano, tanto che la rimozione del funzionario è impugnabile dinanzi alla magistratura amministrativa?
Pensa di promuovere e sollecitare delle iniziative legislative tese a riformare i meccanismi di assegnazione all’estero dei diplomatici italiani, in modo tale da garantire pubblicità e trasparenza dei meccanismi di assegnazione, se del caso coinvolgendo anche le commissioni parlamentari in questo procedimento?
-Come è possibile che un funzionario, che si è purtroppo contraddistinto per espressioni contrarie ai valori costituzionali e repubblicani, suscitando di conseguenza preoccupazione e sgomento tra i cittadini che credono pienamente nella nostra democrazia, non solo venga assegnato a una così rilevante sede all’estero ma soprattutto faccia parte dei ruoli della diplomazia italiana? È possibile avere conoscenza degli atti del concorso di accesso che lo riguardano?
-Pensa di promuovere e sollecitare delle iniziative volte a riformare sia i meccanismi di selezione concorsuale del personale diplomatico sia i meccanismi di avanzamento nella carriera, così da garantire che siano selezionate persone affidabili, leali verso i valori democratici, che sappiano costantemente dare la precedenza all’interesse pubblico anziché a quello personale e che avanzino durante il servizio coloro i quali effettivamente lo meritino?
-Può spiegare come mai, in un sistema amministrativo come il nostro fondato sulla separazione tra politica e amministrazione, in cui per di più la nomina e la revoca dei consoli e persino gli atti disciplinari nei confronti di funzionari pubblici sono di norma di competenza dei più alti gradi amministrativi ma non del Ministro, fatta eccezione per le disposizioni di legge specifiche che prevedono il suo intervento, il Ministro Terzi ha sollecitato direttamente, con delle ferme istruzioni secondo quanto riferito a suo tempo dall’Ambasciatore Massolo, ex Segretario Generale della Farnesina, il Direttore Generale del Personale a procedere disciplinarmente nei confronti di Mario Vattani? Un simile intervento diretto si fonda, sotto il profilo procedurale, su quali disposizioni di legge? Non si tratterebbe piuttosto di atti di competenza, a legislazione vigente, del Direttore Generale del Personale e da cui il Ministro dovrebbe astenersi?
-Nel caso della vicenda dei fucilieri della Marina, può spiegare per quali ragioni politiche si è perseguita unicamente la strada del pagamento in denaro alle famiglie dei pescatori indiani morti? Non vi erano altre strade possibili? Non crede che questo modo di procedere sia stato irrispettoso verso i familiari dei pescatori morti e verso il popolo indiano? Che giudizio dà della visita in India del Ministro Terzi, accompagnato da una delegazione di imprenditori, nel pieno del conflitto col Governo indiano?
Può spiegarci da quali fondi sono stati prelevati i denari per effettuare i pagamenti ex gratia ai familiari delle vittime? A quali capitoli del bilancio dello Stato fanno riferimento? Si tratta di fondi soggetti a rendicontazione alla Corte dei Conti? Chi ha gestito e come il pagamento? Sono stati effettuati pagamenti in contanti oppure sono stati effettuati pagamenti bancari, tenuto conto del fatto che l’attuale normativa, se non erro predisposta col c.d. Decreto Salva Italia, impone per ogni pagamento superiore ai 1.000 (ivi inclusi quelle delle Pubbliche Amministrazioni) che il versamento del denaro avvenga tramite banca?
I pagamenti ex gratia sono stati effettuati su suggerimento dei legali dei fucilieri di Marina che operano in India? Essi hanno mai suggerito di procedere in tal modo perché la revoca della costituzione di parte civile avrebbe interdetto l’azione penale? E se una simile ipotesi di lavoro è frutto dell’opera dei legali in India, perché allora l’azione penale è comunque proseguita? Su quali basi sono stati individuati i legali in questione? Sono legali individuati sulla base di un rapporto di fiducia col Consolato? Operano su mandato del Ministero degli Esteri, del Consolato o dei due fucilieri? Chi ne pagherà l’onorario?
-Si è formato un’idea del perché, dopo la nomina del Ministro Terzi, gli organi di stampa, ancorché smentiti dalla Farnesina, hanno ripetutamente riferito di conflitti interni tra i funzionari del Ministero, mentre invece alla Banca d’Italia la nomina a Governatore di Visco al posto di Saccomanni non ha indotto gli organi di stampa a parlare di conflitti simili?

Infine, un’ultima domanda: per quali ragioni ha proposto al Presidente della Repubblica la nomina dell’Ambasciatore Giulio Terzi a Ministro degli Esteri?
Nell’esprimere l’auspicio di poter ricevere una risposta ai quesiti che Le ho rivolto, voglia gradire, signor Presidente del Consiglio, gli atti della mia più alta considerazione.

Roma, 24 maggio 2012
K.Guglielmo Zanetta

 

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