11946 PARLAMENTO

20160217 11:07:00 guglielmoz

– Parlamentare e dirigente. Gli incarichi in società dei politici
– Patrimoni trasparenti Completezza delle informazioni I dati pubblicati Redditi e beni Cosa è stato dichiarato Contributi e spese elettorali Le fonti di finanziamento Gennaio 2016 1 mini dossier Redditi, proprietà e spese elettorali dei politici nazionali della XVII Legislatura.
– Quanto guadagnano i politici italiani? I dati delle dichiarazioni dei redditi.
– Quel che conta sapere sui redditi dei politici.

1 – Parlamentare e dirigente. Gli incarichi in società dei politici
In aggiunta al ruolo istituzionale, 138 politici nazionali hanno almeno un incarico in società, di questi 86 hanno un solo incarico e 52 ne svolgono in contemporanea più di uno.
In contemporanea alla carica di parlamentare, ministro o sottosegretario, quasi il 14% dei politici nazionali ricopre anche incarichi all’interno di società e aziende di vario tipo . Nel 2014 hanno (o hanno avuto) incarichi in società 49 senatori, 83 deputati e 6 esponenti di governo. Tra questi, si contano ruoli multipli per 21 senatori, 26 deputati e 5 esponenti di governo.
Nell’analizzare le informazioni riportate nei moduli autografi delle dichiarazioni patrimoniali, le diverse diciture possibili per i singoli incarichi sono state uniformate nelle aggregazioni dei dati (ma sono state lasciate le voci originali nelle schede dei singoli politici). Le cariche di amministratore delegato sono 21 al senato, 30 alla camera e 1 tra i membri di governo.
Il numero maggiore di incarichi multipli ricoperti dalla stessa persona è 23: titolare della sfilza di incarichi è il deputato Paolo Vitelli. Il secondo “classificato” per numero di incarichi in società è il deputato Gregorio Gitti. Al senato invece il record spetta a Andrea Marcucci,titolare di 11 incarichi in contemporanea al ruolo di parlamentare.
Come per le partecipazioni societarie, avere dettagli sulle società e le aziende in cui si ricoprono incarichi è molto importante, ma capita molto raramente di vedere dichiarati per esempio i settori di attività prevalente di aziende o società in cui si ricoprono incarichi: un’informazione fornita ad oggi solo da 5 politici. Per questo le partecipazioni e gli incarichi in società sono tra i punti inseriti nel vademecum su come migliorare la trasparenza per i titolari di incarichi politici.

2 – PATRIMONI TRASPARENTI Completezza delle informazioni I dati pubblicati Redditi e beni Cosa è stato dichiarato Contributi e spese elettorali Le fonti di finanziamento Gennaio 2016 1 mini dossier Redditi, proprietà e spese elettorali dei politici nazionali della XVII Legislatura
( VEDI – http://minidossier.openpolis.it/2016/01/PatrimoniTrasparenti )
3 – Quanto guadagnano i politici italiani? I dati delle dichiarazioni dei redditi
Sul sito Patrimoni trasparenti è possibile verificare quanto guadagnano i singoli politici, anche se per la maggior parte di essi non è dato sapere da cosa è costituito quel reddito. Ecco cosa emerge dall’analisi delle cifre dichiarate al fisco.
Molto si è detto sul reddito dei politici italiani, ma è ancora difficile stabilire con esattezza quanto guadagnano in qualità di politici , innanzi tutto perché sono diverse le variabili, ad esempio rimborsi legati agli incarichi, alle presenze in una commissione eccetera. Nella maggioranza dei casi è possibile sapere solo qual è il loro reddito totale lordo,comprensivo anche di eventuali altre attività, perché la maggior parte dei politici osservati sceglie di diffondere solo il quadro di riepilogo della propria dichiarazione dei redditi. Si potrebbe fare maggiore chiarezza se ognuno dichiarasse quali sono i compensi che percepisce per il proprio incarico , se cumula altri incarichi pubblici, lasciando trasparire anche quanta parte del proprio reddito deriva da altre attività, svolte in contemporanea. In effetti si tratta di quanto richiede l’articolo 14 del decreto trasparenza (dl 33 del 14 marzo 2013) a tutti i titolari di incarichi politici, anche non elettivi e anche a livello locale, oltre che nazionale e regionale. Richieste finora rimaste lettera morta per i parlamentari, ma tendenzialmente più soddisfatte da ministri e sottosegretari.
Con il progetto Patrimoni trasparenti sono state analizzate le dichiarazioni dei redditi dell’anno 2014, riferite ai redditi prodotti nel 2013. A quella data quasi tutti erano già parlamentari e questo spiega redditi alti per tutti. Il gruppo in media più ricco è Gal al senato , i cui componenti hanno avuto un reddito medio di 438.771,00 euro, stando ai totali lordi delle dichiarazioni dei redditi 2014. Tra i membri del governo il gruppo più facoltoso è il gruppo dei tecnici, che in media ha guadagnato 207.397,75 euro. Al secondo posto nella lista dei più ricchi risulta il Pdl, sia al senato che alla camera, con rispettivamente 287.494,11 e 241.832,83 euro di reddito medio. Al senato, 4 gruppi hanno avuto una media di reddito che supera i 150mila euro annui. Il gruppo con la media di reddito più bassa è il M5s, sia alla camera (€ 82.848,49) che al senato (€ 88.186,28).

( vedi http://blog.openpolis.it/2016/02/05/quanto-guadagnano-i-politici-italiani-i-dati-delle-dichiarazioni-dei-redditi )

4 – Quel che conta sapere sui redditi dei politici
Oltre il 70% dei politici italiani non pubblica la propria dichiarazione dei redditi in versione integrale. Invece è un documento che contiene diverse informazione potenzialmente di interesse pubblico.
Le informazioni complete ci sono, vengono depositate, ma per la legge è sufficiente che se ne diffonda solo la sintesi. Per l’esattezza il quadro di riepilogo. Per questo motivo è possibile vedere la dichiarazione dei redditi in versione integrale solo di una minoranza di politici nazionali. Quel 28% che ha scelto di diffondere il 730 o l’Unico in tutte le sue parti. Per tutti gli altri non si hanno dettagli sulle voci che concorrono a formare la cifra lorda riportata nei quadri di sintesi, il riepilogo del 730 o il quadro RN dell’Unico persone fisiche.
Ma se sapere quanto guadagna il singolo politico è già di per se un’informazione rilevante, non è tuttavia né esaustiva né efficace. L’informazione davvero importante è quanto di quel reddito è determinato da uno o più incarichi pubblici, quali e quante altre attività vengono svolte in contemporanea con la carica pubblica, dunque in “concorrenza” con il tempo, le energie e l’attenzione richiesti dall’attività politica. Queste informazioni, almeno in parte, sono desumibili dalla versione integrale della dichiarazione dei redditi.
Certo si potrebbe fare maggiore chiarezza se ogni politico dichiarasse quali sono i compensi che percepisce per il proprio incarico, se cumula altri incarichi pubblici. In effetti si tratta di quanto richiede l’articolo 14 del decreto trasparenza (dl 33 del 14 marzo 2013) a tutti i titolari di incarichi politici, anche non elettivi e anche a livello locale, oltre che nazionale e regionale. Richieste finora rimaste lettera morta per i parlamentari, anche se tendenzialmente più soddisfatte da ministri e sottosegretari.
Inoltre, dai vari quadri della dichiarazione dei redditi, si può ricostruire quali interessi (per esempio societari, o per settore di attività) un politico può avere più a cuore rispetto ad altri, e annusare così possibili conflitti tra gli interessi personali e quelli esercitati dalla carica pubblica. Dal modello integrale è anche possibile sapere se si possiedono beni all’estero, se si è titolari di redditi o attività estere, plusvalenze di natura finanziaria o se si percepiscono pensioni. E ancora: l’entità del patrimonio immobiliare – di cui si può avere una misura attraverso le rendite catastali – e l’uso che se ne fa, descritto in parte dai codici con cui si comunicano al fisco le destinazioni d’uso.
Ci sono anche informazioni che sulla dichiarazione dei redditi non sono presenti, per esempio le ubicazioni dei terreni di proprietà, la loro estensione, le categorie catastali degli immobili o altri tipi di beni di proprietà, per esempio i mezzi di trasporto. Ragione per cui è importante avere tutti i moduli della dichiarazione patrimoniale, che i singoli dichiaranti possono corredare di note e precisazioni

22 gennaio 2016 Campagne, MiniDossier, Patrimoni Trasparenti ( da Openpolis Open Blog)

 

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