9564 Torna alla ribalta il voltafaccia di Razzi

20111213 10:09:00 redazione-IT

[b]Un servizio de La 7 getta ombre sulla nomina di un Console onorario a Lucerna[/b]

Un bel servizio sulla compravendita dei parlamentari, trasmesso da La 7 nel corso del programma Gli intoccabili del 7 dicembre 2011, ha gettato una nuova ombra sulle pratiche adottate dalla maggioranza berlusconiana per “convincere” alcuni deputati e senatori a sostenere il governo Berlusconi. Nel servizio si dà ampio risalto alla squallida vicenda del parlamentare eletto all’estero Antonio Razzi, il quale, insieme al suo compare di merende Scilipoti, nel voto di fiducia del 14 dicembre 2010 salvò il governo Berlusconi. Lesue dichiarazioni, inquietanti nella loro volgarità e crudezza, confermano che all’origine del suo voltafaccia vi siano stati null’altro che biechi interessi personali. Lo sospettavamo, ma questa volta abbiamo il conforto della registrazione televisiva.

Ma il servizio evidenzia una serie di ulteriori risvolti del vergognoso caso Razzi che danno un’idea inquietante del contesto in cui è “maturato” il suo passaggio di campo. Si parla per esempio di un possibile collegamento tra il passaggio di Razzi nelle fila della maggioranza e la nomina di un Console onorario a Lucerna. A tale proposito il servizio solleva una serie di dubbi sul ruolo svolto dall’Amministrazione del Ministero degli Affari Esteri e sulle oscure trame che hanno fatto da sfondo a questa designazione.

Di fronte ai dettagli che emergono sulla vicenda del Console onorario, ci permettiamo di rivolgere pubblicamente due domande.

Secondo quanto dichiara l’ex Ministro degli Esteri Franco Frattini, la nomina, seguendo l’iter ordinario, avviene su proposta della competente rappresentanza diplomatica. Se è così chiediamo all’Ambasciata d’Italia in Berna di chiarire sulla base di quali valutazioni abbia ritenuto di proporre la nomina di un Console onorario a Lucerna e perché non si sia considerata l’eventualità di limitarsi alla designazione di uno o più corrispondenti consolari, come avviene nel resto della Svizzera.

La nomina è stata preparata e decisa nel generale silenzio dei media italiani in Svizzera e, da quanto ci risulta, senza informare la collettività italiana. A questo punto ci chiediamo se nella fase istruttoria e nella procedura di nomina siano stati in qualche modo coinvolti i vari organismi elettivi degli italiani in Svizzera e i parlamentari eletti della circoscrizione estero, in particolare quelli eletti in Svizzera. Se così non fosse, ci aspetteremmo anche dai COMITES, dal CGIE e dai parlamentari una presa di posizione e una richiesta urgente di chiarimento.

A queste domande aggiungiamo una considerazione. Viene da chiedersi quale sia il senso di un console onorario, in unrealtà come la Svizzera in cui continuano ad operare nove tra consoli generali, consoli e agenti consolari. Per altro in un territorio in cui operano anche numerosi corrispondenti consolari che coadiuvano fattivamente ed egregiamente gli uffici consolari. Non si può pensare di sostituire con cariche onorifiche, che talvolta sanno di “patacche”, i servizi reali per le nostre collettività, sempre più falcidiati dai tagli. Proprio in Svizzera è stato chiuso di recente il Consolato Generale di Losanna, che serviva una comunità molto numerosa. Nel Cantone dei Grigioni è stata chiusa l’Agenzia di Coira.
Cosa fa il Ministero degli Esteri: pensa forse di istituire anche in queste sedi dei consoli onorari? No, non vogliamo patacche che danno lustro, prestigio e un certo potere solo a chi le riceve. Chiediamo servizi reali per la nostra gente a Lucerna, a Losanna e nel resto della Svizzera!

(Comunicato Coordinamento SEL-Svizzera – info@sinistraitaliana.ch)

 

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