9465 Italia: Più vicini al governo unico della BCE

20111109 21:34:00 redazione-IT

[b]Vincono "i mercati" – Referendum ed elezioni sono ormai prescindibili – BCE designa primi ministri e disegna la "nuova governabilità"[/b]
[i]di Tito Pulsinelli[/i]

E’ in corso un trasferimento e concentrazione di poteri e risorse economiche a favore del governo reale e clandestino delle elite globaliste che -in nome del realismo economico- stanno istaurando la dittatura dell’economia. Le vittime sacrificali sono tutte le classi subordinate e medie del continente che vengono spogliate di beni, previdenze, coperture legali e diritti civili a vantaggio delle oligarchie finanziarie. Il coro di No al referendum in Grecia sancisce la morte della democrazia rappresentativa e della possibilità dell’alternanza reale. La designazione a primo ministro greco di un economista ed alto funzionario della tecnocrazia europea , e quella imminente di Mario Monti a primo ministro d’Italia, testimonia che l’unica "scelta" concessa dalla Banca Centrale Europea (BCE) è quella di dover subire esponenti di prima fila del suo staff, o managers di Goldman Sachs.

Il gioco è biecamente truccato: i popoli devono piegarsi al dispotismo dello Stato-minimo che -in realtà- è lo Stato del benessere sociale dei banchieri, in piena controffensiva generale che mira ad appropriarsi definitivamente anche dei governi nazionali, designando ministri e primi ministri. Liquidazione degli ultimi scampoli delle sovranità nazionali. Dal pulpito degli screditati politici "alternativi", si vocifera senza pudore che ora la linea divisoria passa tra chi "sostiene l’Europa" e tutti gli altri. In realtà, chi si piega a una "europa" in cui tutto il potere è stato clandestinamente conferito alla BCE. Alle spalle e sulla testa della cittadinanza del continente. Gli ultras del liberismo assoluto, reclamano a gran voce l’allineamento automatico, acritico e totale ad una Unione Europea "a 2" (Germania e Francia), consegnata al dispotismo autoritario del BCE.

Il ciclo mortifero in cui è entrato il vecchio continente è una tardiva riedizione del dramma storico che il FMI impose con sudore, lacrime e polvere da sparo all’America latina. Ne è uscita grazie alle ribellioni popolari, anti-partito, civico-militare, che hanno prima neutralizzato e poi estromesso progressivamente il fondomonetarismo. Le politiche che sacrificano il 99% della gente a favore dell’1%, vennero sconfitte solo dall’insubordinazione popolare crescente. Le nazioni emergenti -a cominciare dalla Russia, India e Brasile- da cui il G20 si aspettava che aprissero i portafogli per ri-capitalizzare il FMI, in realtà sono state vittime e cavie del liberismo.

Oggi, vanno a gonfie vele propio perchè hanno recuperato sovranità monetaria ed economica, ridando fiato a progetti di sviluppo nazionali autonomi. Hanno restituito agli Stati il ruolo di tracciare le direttrici dello sviluppo -non alle multinazionali- di spezzare i monopoli, riconquistando un ruolo economico. Hanno delimitato o ridotto lo strapotere dei centri finanziari internazionali. La Russia ha bloccato la depredazione totale sue materie prime e dell’apparato industriale, quando ha legato le mani ai nuovi oligarchi e alla banca occidentale.

Il processo di decomposizione ha già superato il perimetro angusto dell’economia, sta sconfinando nella dimensione sociale, pertanto la politica è insufficiente per arginarlo, soprattutto per tornare ad affermare il valore del bene comune e gli interessi fondamentali delle maggioranze. La linea divisoria è tra il dispotismo economico delle elites e le esigenze sociali primarie del 99%. L’ammucchiata europea "a 27" non è più funzionale alla conformazione di un blocco europeo autonomo, equidistante, sovrano, soggetto attivo del multipolarismo. La UE è solo vassallaggio alla plutocrazia di Washington e alla NATO. E’ inammissibile subire la tutela del FMI quando l’Italia non ha richiesto nessun "prestito". Lo scenario di lotte che si apre in Europa contro il nuovo oscurantismo finanziario è un capitolo fondamentale della battaglia umanista contro il governo-ombra globalista delle elites, e la sua scelta di guerre interne ed aggressioni belliche esterne..

http://selvasorg.blogspot.com/2011/11/italia-piu-vicini-al-governo-unico.html#more

 

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