9254 OBAMA GETTA LA MASCHERA: NO ALLO STATO DI PALESTINA

20110921 17:46:00 redazione-IT

[b]Obama all’Onu, gelo sulla Palestina: "Non spetta a noi decidere, ma al negoziato". (E’ la stessa posizione di Napolitano. ndr) Il presidente parla all’Assemblea generale dell’Onu e chiede sanzioni contro la Siria. E sull’economia: "Ripresa globale ancora fragile, siamo al fianco dei nostri alleati europei"[/b] (da La Repubblica)

NEW YORK – La Palestina merita uno Stato ma solo attraverso il dialogo con Israele. Il presidente Barack Obama gela, come previsto, le aspettative dell’Autorità nazionale palestinese che attende dall’Assemblea generale dell’Onu un pronunciamento a favore del riconoscimento di uno Stato palestinese indipendente. "Sono convinto che non esistano scorciatoie per la fine di un conflitto che è durato per decenni – ha detto Obama – La pace non arriverà tramite le dichiarazioni e le risoluzioni delle Nazioni Unite. Sono gli israeliani e i palestinesi, non noi, a dover raggiungere un accordo sulle questioni che li dividono: sui confini e sulla sicurezza, sui rifugiati e su Gerusalemme". Mentre il presidente parlava, il ministro degli Esteri palestinese Ryad al Maliki scuoteva vistosamente la testa in segno di disaccordo. "L’impegno americano per la sicurezza di Israele è inamovibile", ha aggiunto Obama ricordando che "la nostra amicizia con Israele è profonda e duratura" e che Israele merita "riconoscimento e relazioni normali con i propri vicini".

Perché "Parliamoci chiaro: Israele è circondata da vicini che le hanno mosso guerra più volte: questa è la realtà".

Ma nel suo discorso Obama ha toccato anche le altre aree di crisi, dalla Siria – per la quale ha chiesto l’adozione di sanzioni – all’Afghanistan ("L’onda della guerra si sta ritirando, le autorità locali stanno assumendo sempre più potere"), all’ormai classico
monito alle nazioni ad alto rischio nucleare, Corea del nord e Iran: "Se continueranno a ignorare il diritto internazionale andranno incontro ad aspre sanzioni e isolamento".

Un breve passaggio del discorso è stato dedicato anche alla crisi economica globale: "In tutto il mondo la ripresa è ancora fragile" e "i mercati rimangono volatili e troppe persone sono senza lavoro", ha detto Obama. "Siamo a fianco dei nostri alleati europei che stanno affrontando le loro crisi", ha aggiunto Obama ricordando anche gli interventi presentati negli Usa dalla sua Amministrazione per sostenere l’economia e rilanciare l’occupazione.

"Raggiungere la pace è difficile, ma sappiamo che è possibile. Impegnamoci a seguire le nostre speranze e non le nostre paure. Tutti insieme mettiamoci al lavoro per conquistare non solo una semplice pace, ma una pace che duri nel futuro", ha concluso il presidente.

http://www.repubblica.it/esteri/2011/09/21/news/obama_palestina-22005279/

 

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