9251 LIBIA: Le proccupazioni di LUIGI ZANDA, vice presidente dei senatori del PD

20110921 15:47:00 redazione-IT

Pubblichiamo di seguito il comunicato stampa di Zanda, portavoce PD al Senato della Repubblica, dal titolo:
[b]"LIBIA: ZANDA, OBAMA NON RINGRAZIA ITALIA, FRATTINI RIFERISCA. AMBIGUA POLITICA BERLUSCONI E’ RESPONSABILE DEL NOSTRO DRAMMATICO ISOLAMENTO INTERNAZIONALE[/b]

Lo pubblichiamo perchè esso fotografa perfettamente la moderna visione del Partito che si accinge a sostenere le sue responsabilità di fronte all’emergenza nazionale: Zanda non è preoccupato del fatto che la guerra civile in Libia stia proseguendo asprissima e con dubbiosi risultati da parte della Nato (prolungamento della missione di altri 3 mesi), non è preoccupato del fatto che la risoluzione 1973 ONU, che consentiva l’applicazione della no-fly zone, non è stata mai rispettata nei 5 mesi di guerra da parte di Nato, Francia, Inghilterra, Quatar ed Italia (oltre 20.000 missioni di bombardamenti non su aerei libici che "violavano" lo spazio aereo, ma verso obiettivi militari e civili), a supporto delle armate dei ribelli e dirette da migliaia di militari delle truppe di elite anglo-francesi su campo (quindi non a favore dei "civili", ma di una delle parti in lotta); Zanda non è preoccupato per i massacri razzisti operati dalle truppe del CNT contro i libici di colore e contro i lavoratori immigrati in Libia dai paesi sub-sahariani, accusati di essere mercenari di Gheddafi; non è preoccupato per la massiccia presenza di fondamentalisti islamici a capo del CNT, e neanche è minimamente preoccupato per la riconferma dell’ obrobrioso e gravissimo accordo italo-libico sul controllo dei migranti in partenza dalla Libia verso le nostre coste (che comprendeva e comprende tanto di lager di raccolta e di espulsione nel deserto libico), che il CNT ha riconfermato pienamente, e che aveva costituito una delle motivazioni più forti per il sostegno del PD (e di altre aree della sinistra italiana) all’intervento "umanitario" in Libia.


Niente di tutto ciò preoccupa il Vice Presidente dei senatori del PD, Zanda. Lo preoccupa invece il fatto che Barack Obama (Premio Nobel per la pace), nel suo discorso di ringraziamento per il sostegno alla guerra in Libia, abbia ringraziato tutti, fuorchè l’Italia.

Questa dichiarazione, tra molte altre, riconferma la visione dei dirigenti del PD rispetto alla auspicata posizione dell’Italia sullo scenario internazionale: quella di fedele esecutore delle decisioni altrui, zero ambizione di autonomia nella politica internazionale (alla luce delle dichiarazioni di Obama, una risposta logica sarebbe quella di non concedere più le nostre basi), zero considerazione per le ragioni umanitarie dei cittadini migranti. Un ottimo viatico per il futuro del paese.

Ne colgano il rilievo (se di una novità si tratta), i partecipanti alla Marcia della Pace Perugia-Assisi, di domenica prossima.

[i](Rodolfo Ricci)
FIEI – Federazione Italiana Emigrazione Immigrazione)[/i]
fieitalia@gmail.com

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[b]IL TESTO DEL COMUNICATO:[/b]

LIBIA: ZANDA, OBAMA NON RINGRAZIA ITALIA, FRATTINI RIFERISCA
AMBIGUA POLITICA BERLUSCONI E’ RESPONSABILE DEL NOSTRO DRAMMATICO ISOLAMENTO INTERNAZIONALE

"Il Parlamento deve dedicare al più presto una sessione al drammatico isolamento internazionale in cui Berlusconi ha fatto precipitare l’Italia". Lo afferma il vicepresidente dei senatori del Pd Luigi Zanda che spiega: "E’ a causa dell’ambigua e screditata politica estera di Berlusconi se ieri, all’assemblea dell’Onu dove Berlusconi si è ben guardato di andare, il Presidente Obama ha escluso l’Italia dai ringraziamenti per la missione in Libia. Ha espresso gratitudine alla Lega Araba, alla Tunisia, all’Egitto, alla Francia, alla Danimarca, alla Norvegia e al Regno Unito senza mai, mai, citare l’Italia. Mi dispiace molto, soprattutto per il lavoro coraggioso dei tanti militari impegnati in Libia. Ma ben si comprendono le ragioni di tale mortificante estromissione. C’è bisogno di fare chiarezza, il ministro degli esteri Franco Frattini riferisca al più presto in Senato sia su questa umiliante esclusione, sia sulle cause del più generale isolamento internazionale dell’Italia che, purtroppo, hanno un nome e un cognome: Silvio Berlusconi".

Roma, 21 settembre 2011

Ufficio stampa Partito Democratico
Senato della Repubblica

 

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