11993 Passaporti: Progetto Pilota al Consolato di Colonia e non è un pesce d’aprile

20160407 12:11:00 redazione-IT

[b]di Aldo Magnavacca[/b]
Sì. Non è un pesce d’aprile. L’invio di mail ai connazionali della circoscrizione di Colonia in possesso di un passaporto prossimo alla scadenza è stato annunciato veramente come “Progetto Pilota”, in una nota dell’Agenzia AISE del primo aprile.

Il Consolato Generale è convinto che “il mancato controllo della data di scadenza comporti, soprattutto nell’imminenza delle festività (estive, invernali, ecc.), un forte accumulo delle richieste di rinnovo, con conseguente allungamento dei tempi di attesa degli appuntamenti”.

Avete capito? Il mancato controllo crea lunghi tempi d’attesa.

Il consolato non ha nemmeno sfiorato l’idea che “l’allungamento dei tempi d’attesa degli appuntamenti” possa essere dovuta allo scarso numero del suo personale. Vuoi vedere quindi che la gente è costretta a mesi di attesa per un appuntamento, solo perché si accorge tardi che il proprio passaporto sta per scadere?

E non c’entra niente il fatto che in estate anche i funzionari del Consolato vadano in vacanza, creando buchi agli sportelli consolari nel periodo meno opportuno?

Per altro, non si capisce perché la mail va spedita solo ai possessori di passaporto in scadenza nei prossimi quattro mesi. La legge, infatti, ne consente il rinnovo da sei mesi prima della scadenza.

Ora è forse più chiaro perché si è tentati di pensare al pesce d’aprile, leggendo di questo progetto pilota.

Un “Progetto Pilota” degno di questa definizione, infatti, potrebbe essere piuttosto la richiesta annuale di funzionari da Roma in missione a Colonia e in altri grossi consolati (Stoccarda, Francoforte ecc.) nel bimestre estivo per soddisfare in maniera efficiente l’inevitabile cumulo di domande per documenti di viaggio e d’identità.

Lo sanno tutti, ma proprio tutti, che in questo periodo i consolati in Germania sono intasati anno per anno, con la puntualità e prevedibilità con cui si aspetta l’arrivo di Babbo Natale.

E poiché i consolati non lavorano una volta l’anno come Babbo Natale, e ci tengono però a esibirsi con “Progetti Pilota”, perché non chiedono in maniera programmata rinforzi annuali?

E poi, in via generale e per un vero e proprio snellimento dei servizi, perché i consoli non chiedono alle anagrafi dei comuni tedeschi l’invio automatico di ogni variazione d’indirizzo di un nostro connazionale, tenendo così una volta e per tutte aggiornate le loro zoppicanti “anagrafi consolari”? E perché non fanno la stessa cosa per la registrazione delle nascite e delle mortalità, dei matrimoni e dei divorzi dei cittadini italiani, regolarmente registrati ai comuni tedeschi?

E se i consoli vogliono rendere meno amara la vita ai loro utenti, perché viene rifiutato il passaporto al cittadino italiano padre o madre di figli minori, in assenza della firma dell’altro genitore?

Non è sufficiente una sentenza di un Tribunale tedesco con cui è stabilito che la responsabilità genitoriale sia affidata esclusivamente all’uno o all’altro genitore?

E perché al comune in Italia ci si accontenta dell’autocertificazione sull’assenso dell’altro genitore per il rilascio della carta d’identità, mentre il consolato ti obbliga a procurarti la firma del coniuge anche se divorziato o sparito nel nulla?

In tutti questi casi, il cittadino italiano all’estero, per altro, deve chiedere l’intervento del Console nella sua veste di “Giudice Tutelare” e, fate attenzione: lo deve fare a pagamento!

Cioè la domandina al console costa 11 Euro. E se il console la accetta, ed emette un decreto per il rilascio della carta d’identità o il passaporto senza firma dell’altro genitore, pretende addirittura il pagamento di altri 11 Euro per la sua firma.

Insomma, l’ironia sul pesce d’aprile, ci sia pure perdonata davanti ad annunci di “Progetti Pilota” di questo stampo poiché s’inquadrano pienamente nella categoria di azioni simili a quelle ordinate dalla Real Marina Borbonica in caso di visita ufficiale a bordo delle navi. L’ordine portava il titolo “Facite ammuina”.

http://www.corritalia.de/home/dettaglio/passaporti-progetto-pilota-al-consolato-di-colonia-e-non-e-un-pesce-daprile/726dd537056f9758a326cd79799bfb01/

 

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