20101115 12:50:00 redazione-IT
Il Fli ritira la sua delegazione al governo: «Entro le 13 consegneremo le nostre lettere di dimissioni irrevocabili», annuncia il sottosegretario di Fli alle Politiche agricole Antonio Buonfiglio. Per valutare la situazione il presidente del Consiglio, Berlusconi incontrerà ad Arcore i vertici della Lega Nord ed i coordinatori del Pdl. Sulle possibili nuove alleanze interviene la presidente del Pd Rosy Bindi: «Faremo di tutto per rendere possibile un governo di solidarietà nazionale», dice, «ma se Berlusconi ci porta a votare non possiamo fare l’errore del ’94» e «dovremmo allearci con Fini e Casini che tentano di costruire il terzo polo, nel nome della Costituzione e della democrazia». Di un voto che superi i «tabù dettati dai vecchi muri di confine», parla anche il finiano Briguglio con «un patto tra chi aspira a rifondare il centrodestra come Fli, Udc, Mpa e Api, e il Pd».
«Stamattina, come annunciato, ci saranno le dimissioni irrevocabili degli esponenti di Fli al governo», ribadisce anche Adolfo Urso. Così i quattro membri di Fli all’interno del governo dovrebbero lasciare. Le lettere di dimissioni dei ministri e sottosegretari di Futuro e libertà sono state già firmate e saranno recapitate stamattina al presidente del Consiglio tramite il sottosegretario Gianni Letta. Si tratta dello stesso Adolfo Urso, del ministro Andrea Ronchi e di due sottosegretari Buonfiglio, e Menia. «Noi -spiega Urso – vogliamo con queste dimissioni chiudere una pagina e proseguire la legislatura con un nuovo governo di centrodestra, ma nel caso che altri si dovessero assumere la responsabilità noi andremo al voto con un’altra coalizione di centrodestra, per voltare comunque pagina», aggiunge Urso, che spiega di non avere ricevuto pressioni di nessun tipo in questi giorni.
L’ira del Pdl: traditori
«Il ritiro della delegazione Fli segna l’avvio della crisi formale di questo Governo. Diciamo che si sta consumando il tradimento», ha affermato a Cividale del Friuli (Udine), il ministro al Lavoro, Maurizio Sacconi, rispondendo alle domande dei giornalisti sul ritiro del Fli dalla compagine di Governo.
«Oltre alle dimissioni anche troppo a lungo preannunciate dai quattro esponenti finiani», dice Daniele Capezzone, portavoce del Pdl, «servirebbero quelle di chi, come Gianfranco Fini, come non è mai accaduto a questi livelli nella storia della Repubblica, sta usando un incarico super partes in modo partigiano e fazioso».
«Adesso bisogna approvare la legge di stabilità, poi bisognerà che tutti si assumano in Parlamento le proprie responsabilità», dice Jole Santelli, vice-presidente del gruppo Pdl alla Camera: «Leggendo i commenti dei giornali tutto sembra rispondere ad una verità precostituita a tavolino.Il teorema è che il Berlusconi politico non esiste più, e i suoi cantori lo ripetono incessantemente come un mantra. A dispetto di tre elezioni stravinte di seguito, l’ultima delle quali sei mesi addietro».
15 novembre 2010
http://www.unita.it/news/italia/105882/fli_oggi_dimissioni_irrevocabili_dei_finiani_pdl_tradimento
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