La Sinistra ha un futuro? Sulla situazione della sinistra tedesca

di Heinz Bierbaum

Die Linke subisce una sconfitta dopo l’altra. Prima le elezioni politiche del 2021, in cui la sinistra, con solo il 4.9%, non ha superato la soglia del 5% ed è entrata al Bundestag grazie a tre collegi vinti direttamente. Poi nelle elezioni europee dove, con il 2,7%, ha dimezzato i suoi voti. E recentemente nella Germania dell’Est con pessimi risultati in Sassonia, Turingia e Brandeburgo. La Bsw (Alleanza per Sahra Wagenknecht) invece ha trionfato sia nelle elezioni europee che in quelle all’Est.

La Bsw è una scissione di Die Linke, fondata come partito all’inizio del 2024. Questa separazione è stata salutata bene da una parte del partito, che pensava che la scissione fosse una liberazione di fronte ai tanti litigi interni e sarebbe stata un punto di partenza per una rinascita del partito. Visione confermata dai tanti entrati nel partito dopo l’uscita di Wagenknecht. E non si presumeva alcuna sovrapposizione nel potenziale elettorale di queste due formazioni politiche. Che errore! Sia nelle elezioni europee che in quelle all’Est molti elettori della sinistra hanno votato per Bsw. E non c’è segno di alcuno sviluppo importane per Die Linke.

È chiaro che la separazione del gruppo Wagenknecht ha causato molti danni a Die Linke, ma i problemi e i deficit del partito sono più profondi. Le sconfitte non si possono unicamente spiegare con lo scisma, come fanno alcuni. Die Linke non ha una strategia convincente. Ci sono molte richieste giuste, come una maggiore protezione sociale, investimenti pubblici per migliorare le infrastrutture e per la trasformazione ecologica dell’industria, una politica migratoria più umana, ecc. Ma ci sono anche punti molto ambigui, come la posizione sulla pace. Nel partito ci sono posizioni molto diverse, in particolare sulla consegna di armi all’Ucraina. Sì, c’è una decisione del partito contro la fornitura di armi, ma una minoranza è favorevole a darle. E, poiché ci sono posizioni diverse, la questione della pace non è stata messa al centro della linea politica. Un grave errore di cui la Bsw ha approfittato, soprattutto all’Est.

Die Linke ha molte, forse troppe proposte, ma non una politica alternativa organica. Manca la credibilità. Anche in conseguenza della mancanza di un dibattito serio sulla strategia.

La gente è molto insoddisfatta del governo e della politica in generale. Il cosiddetto ‘governo semaforo’ ha perso molti consensi. Tutti i partiti della coalizione perdono. All’Est i Liberali sono quasi scomparsi. I Verdi sono molto lontani dalle aspettative e dai sogni di un candidato cancelliere. La situazione dei socialdemocratici è drammatica, forse ancora più della situazione a sinistra. La Spd oscilla sul 15 %. Anche se ha mantenuto di poco la sua posizione di leader nel Brandeburgo, non cambia molto la sua debolezza.

Del malcontento per la disastrosa politica non approfitta la sinistra ma l’estrema destra, ed anche la Bsw. Il successo di entrambi i partiti parla da solo. L’estrema destra, cioè la Afd, sta vincendo con politiche razziste, facendo di immigrati e rifugiati un capro espiratorio, negando le grandi trasformazioni come il cambiamento climatico e promettendo che non c’è bisogno di cambiare. Un concetto assurdo ma vincente. Gli errori e le cattive politiche del governo aiutano.

Di questa situazione approfitta anche la Bsw che critica duramente il governo. Sahra Wagenknecht è molto popolare ed è considerata una politica che difende tutti coloro che perdono, e vivono e lavorano in condizioni precarie. Persegue una politica populista i cui punti centrali sono la giustizia sociale e l’impegno per la pace. D’altro canto diffonde una politica migratoria molto restrittiva che difficilmente si differenzia da quella dell’Afd. La Bsw in realtà non è un partito di sinistra. Non solo per la politica migratoria ma anche per la politica economica, con un concetto ordoliberale che favorisce la classe media. E di trasformazione ecologica parla poco. Ma non è un partito di destra, come alcuni lo definiscono. Ci vuole un confronto serio con la Bsw da parte di Die Linke. Le polemiche non servono. La Bsw è un concorrente politico molto forte.

Data questa situazione bisogna chiedersi: la sinistra ha un futuro? La risposta è sì. La situazione economica, sociale e politica, con problemi e sfide enormi, richiede una politica alternativa della sinistra. La polarizzazione sociale è in aumento, il lavoro precario si diffonde sempre più e non esiste una risposta adeguata alla necessaria trasformazione ecologica. La situazione geopolitica è molto preoccupante, con conflitti militari diffusi e crescenti, le politiche aggressive della Nato e la lotta per l’egemonia in cui gli Usa stanno cercando di mantenere un fatiscente primato sulla Cina. E infine l’enorme crescita dell’estrema destra, che minaccia la democrazia. Tutto questo richiede un impegno forte della sinistra, che deve essere in grado di presentare prospettive partendo dalle preoccupazioni della gente.

Occorre una sinistra unita, che superi le attuali divisioni, anche a livello europeo.

FONTE: https://www.sinistrasindacale.it/index.php/periodico-sinistra-sindacale/numero-17-2024/3327-la-sinistra-ha-un-futuro-sulla-situazione-della-sinistra-tedesca

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