Conferenza-stampa CGIE/ Schiavone: chiediamo al ministro degli esteri Antonio Tajani di convocare urgentemente l’assemblea di insediamento del nuovo Cgie

ROMA – Si è svolta in modalità online la conferenza stampa del Comitato di Presidenza del Cgie. “ Vogliamo aggiornare l’opinione pubblica – ha esordito il Segretario Generale del Cgie  Michele Schiavone – sulla situazione e le attività del Cgie , a un anno di distanza dalle elezioni dei Comites, avvenute il 3 dicembre dell’anno scorso.  Il Consiglio Generale – ha proseguito Schiavone – da metà marzo di quest’anno è in regime di prorogatio, e nonostante il rinnovo dei 43 consiglieri eletti dei vari continenti, avvenuto nella prima decade di aprile di quest’anno, il nuovo Cgie non si è ancora riunito né per definire gli assetti interni né per programmare la nuova attività. Dal 10 di aprile si è poi in attesa della nomina degli altri 20 consiglieri che vengono scelti dal Governo . La prima assemblea Plenaria per l’insediamento dei nuovi consiglieri – ha segnalato Schiavone – dovrebbe avere luogo nella settimana che va dal 12 al 17 dicembre prossimo. Per convocare l’Assemblea Plenaria del nuovo Cgie serve un decreto firmato dal Presidente del Consiglio comprensivo però delle nomine dei 20 consiglieri. Un passo necessario per completare l’assetto definitivo dell’organismo.  A questo punto – ha continuato Schiavone – ci rendiamo conto che i tempi tecnici per la convocazione dell’Assemblea istitutiva sono stretti e salvo un’auspicabile decisione autonoma da parte del Governo diventerà impossibile realizzarla per quest’anno. Perciò sottolineando la situazione in cui si trova il Cgie, che da marzo scorso è bloccato in un regime di prorogatio, chiediamo al Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Esteri Antonio Tajani di accelerare i tempi per far ripartire le nostre attività e di convocare urgentemente l’Assemblea di insediamento del nuovo Cgie”. Schiavone ha poi ricordato come nel corso del suo mandato il Cgie abbia sia affrontato con determinazione l’emergenza pandemica, contribuendo ai risultati ottenuti dal nostro paese, sia organizzato e promosso sussidiariamente interventi di accoglienza e solidarietà per i profughi della guerra in Ucraina, coinvolgendo le comunità, i Comites e le associazioni dei paesi vicino al conflitto. Schiavone ha inoltre rilevato come il blocco dell’attività del Cgie uscente abbia vanificato il lavoro e le determinazioni dell’Assemblea Stato Regioni – Provincie Autonome – Cgie del dicembre scorso che si prefiggeva di delineare le politiche programmatiche per gli italiani all’estero per i prossimi tre anni. “Gli obiettivi indicati da quella Conferenza – ha precisato il Segretario Generale – richiamano l’immediata stabilizzazione della segreteria permanente che va integrata all’interno del Cgie per sostenere l’attuazione delle decisioni finali. Tra le priorità assunte in quel consesso si richiama la necessaria collaborazione tra il Maeci e le rappresentanze territoriali per la realizzazione del progetto interministeriale con il Ministero della cultura, ovvero per realizzare il turismo delle radici”. In proposito Schiavone sottolinea la necessità di sapere le modalità di coinvolgimento degli italiani residenti all’estero nella promozione di tali politiche. Il Segretario Generale auspica inoltre la convocazione di un tavolo di concertazione per rispondere alle problematiche presenti nel mondo della promozione e della formazione dell’italiano all’estero. Segnalata poi da Schiavone l’esigenza, sia di migliorare l’erogazione dei servizi da parte della rete consolare, sia di procedere con urgenza all’assegnazione della delega per gli italiani mondo al nuovo sottosegretario o vice ministro degli Esteri .

Silvana Mangione, Vice Segretario Generale del Cgie per i Paesi Anglofoni extraeuropei, ha in primo luogo ricordato come nel nuovo Cgie, a causa dei meccanismi della legge istitutiva,  non vi sia nemmeno un rappresentante dell’intero continente africano. Mangione, soffermandosi sulle problematiche connesse all’applicazione della circolare 4 riguardante l’insegnamento della lingua italiana all’estero, ha poi segnalato come negli Stati Uniti su 14 enti gestori attivi solo 3 enti abbiano presentato progetti per l’anno scolastico 22-23,  mentre per l’anno scolastico 23- 24  i progetti sono stati presentati da sette enti. In questo ambito dal Vice Segretario Generale ha anche rilevato problemi per quanto riguarda la tempistica di erogazione dei pagamenti agli enti gestori.

“Abbiano toccato con mano in questi due anni – ha poi aggiunto Silvana Mangione – le lacune della legge istitutiva del Cgie e dei Comites. Il Consiglio Generale aveva predisposto due proposte di riforma , con i rispettivi articolati, delle leggi istitutive di questi organismi . La proposta di riforma era approdata alla Camera e si stava avvicinando la discussione in Aula. Ora dopo le elezioni bisogna ricominciare da capo. Il primo compiuto del nuovo Cgie sarà quello di rimettere mano a queste due proposte per inserire chiarimenti assoluti in modo che non vi possano essere nuovamente interpretazioni restrittive delle norme”. Dalla Mangione è stato infine auspicato il riavvio del tavolo di concertazione tra il Ministero degli Esteri e i patronati per la stesura di una nuova convenzione, anche per far fronte alle problematiche dei servizi consolari.

Mariano Gazzola, Vice Segretario Generale del Cgie per l’America Latina, ha sottolineato come il problema dei servizi consolari sia presente in America Latina e in altri continenti. “Il problema – ha affermato Gazzola – è legato alla circostanza della consistenza numerica delle comunità in America Latina, dove in Paesi come Argentina e Brasile risiedono milioni di italo discendenti che chiedono servizi. Di contro vi è la scarsità di personale nei consolati. Due questioni che incidono sul sistema. La politica – ha aggiunto – sembra non essere in grado di affrontare il tema dell’aggiornamento della legge sulla cittadinanza a parametri che abbiano a che vedere con effettiva identità nazionale o con la reale appartenenza alla comunità nazionale e non sembra neanche trovare le soluzioni per la mancanza di personale”. Una problematica quella delle pratiche per il riconoscimento della cittadinanza che per Gazzola non viene risolto nemmeno dai nuovi sistemi di appuntamento online. Segnalata poi dal Vice Segretario Generale sia la nuova realtà dei connazionali che vengono presso i comuni in Italia per chiedere il riconoscimento della cittadinanza, ma la pratica deve passare comunque per il consolato di riferimento causando ulteriori carichi di lavoro, sia l’esigenza di dare la delega per gli italiani all’estero a un sottosegretario, in modo di avere una conduzione politica per questo settore.

Anche Eleonora Medda, componente del Comitato di Presidenza per l’Europa e l’Africa del Nord, ha parlato delle problematiche inerenti all’erogazione dei servizi consolari in Europa. Il consigliere ha anche espresso contrarietà per lo stallo forzato delle attività del Cgie uscente. Medda, dopo aver rilevato anche in Europa tempi lunghi per l’erogazione dei finanziamenti agli enti gestori che promuovo corsi di lingua e cultura italiana , ha sottolineato la necessità di implementare il lavoro portato avanti dalla Conferenza Stato Regioni Provincie autonome Cgie.

Fra gli altri interventi segnaliamo quello del neo consigliere del Cgie per l’Argentina Antonio Morello che ha posto in evidenza il problema dell’utilizzo dello Spid da parte degli italiani all’estero e la necessità di migliorare le piattaforme informatiche per gli appuntamenti online.

 

FONTE:  Inform / https://comunicazioneinform.it/conferenza-stampa-del-consiglio-generale-schiavone-chiediamo-al-ministro-degli-esteri-antonio-tajani-di-convocare-urgentemente-lassemblea-di-insediamento-del-nuovo-cgie/

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