1383 IL DISCORSO DI PRODI AL SENATO

20060518 15:35:00 webmaster

ROMA – (ANSA) Nel paese non ci sono "spaccature" e coinvolgeremo anche chi non ci ha dato il voto nella realizzazione del programma. Noi ricercheremo la concordia". Lo ha affermato Romano Prodi nel suo intervento al Senato. Ecco altri passaggi importanti dell’intervento del neo premier
Il governo che si presenta oggi al Senato per chiedere la fiducia "é quello che gli elettori hanno votato".
"Taluni coltivano l’immagine di una comunità nazionale lacerata. Ma non è così: l’Italia è un paese con molte diversità e distinzioni. Ma la distinzione non è uguale alla divisione".

"Dovremo lottare contro il terrorismo internazionale senza comprimere gli spazi di libertà né i diritti né indulgere a integralismi di segno opposto". Lo ha detto Romano Prodi intervenendo in Senato durante il discorso programmatico.

Il rientro dei militari italiani dall’Iraq avverrà "nei tempi tecnici necessari" che saranno comunque concordati. Lo dice Romano Prodi nel suo discorso al Senato.

L’Italia sarà in prima linea nella lotta al terrorismo, anche con l’intervento militare sotto l’egida dele organizzazioni internazionali, "ma noi non condividiamo la guerra in Iraq".

Il presidente del Consiglio Romano Prodi dichiara, nel suo discorso per ottenere la fiducia al Senato, che la guerra in Iraq è stata "un grave errore". Dai banchi della CdL allora parte la protesta. E i senatori Malan e Quagliariello gridano più volte "vergogna, vergogna". Prodi continua il suo intervento e le proteste, che durano qualche altro minuto, a poco a poco si placano. Il ministro degli Esteri Massimo D’Alema invita al silenzio i parlamentari dell’ opposizione, portandosi il dito davanti alla bocca.

"Dobbiamo rilanciare il processo costituzionale perché la nostra Europa ha un forte bisogno di una nuova Costituzione. Il mio governo lavorerà con determinazione per trovare una soluzione all’altezza delle sfide che l’Europa deve affrontare. Una soluzione che va trovata prima delle europee del 2009".

"Al presidente Napolitano guardano con grande attesa certi che sarà rappresentare l’Italia ovunque con la dignità e stile ben noti a chi lo conosce, e che tutti impareranno ben presto ad apprezzare".

"Al momento della sua elezione – ha aggiunto – tutti, anche chi non ha ritenuto di votarlo, hanno sentito il dovere e il piacere di testimoniagli la stima e il rispetto che ha saputo meritare lungo un percorso personale e politico sempre ispirato ad autonomia di giudizio, grande equilibrio, attaccamento alle istituzioni repubblicane, passione e fiducia nella democrazia e nel senso dello Stato".

"Il governo è impegnanto a fare tutto quanto è in suo potere affinché l’Europa diventi un soggetto forte e unito nello scenario internazionale. Anche per consolidare e arricchire, su un piano di mutuo rispetto e di reciproca dignità, la storica alleanza con gli Stati Uniti d’America".

"E’ mia intenzione ridurre di almeno la metà le scorte per il personale politico e di governo". Lo annuncia il presidente del Consiglio Romano Prodi nel suo discorso al Senato.

"Intendiamo sottoporre a revisione la legge 30 per attuare una politica del lavoro capace di armonizzare flessibilità e stabilità, riducendo fortemente l’area dell’inaccettabile precarietà". Lo afferma Romano Prodi nel suo intervento al Senato, spiegando che l’operazione sarà fatta attraverso la concertazione con le parti sociali e attuando una riduzione dell’eccessivo carico contributivo sul lavoro dipendente.

"Il governo intende proporre al parlamento di studiare un provvedimento diretto ad alleggerire l’attuale insostenibile situazione delle carceri".

"Nella sfera delle regole considero essenziale che si ponga mano ad una normativa che disciplini i conflitti d’interessi in linea con quanto esiste nelle altre democrazie avanzate, una normativa scevra da intendi punitivi ma ben più rigorosa da quella in vigore. Occorrono regole ma anche regolatori".

Romano Prodi, nel suo discorso al Senato, annuncia che il centrosinistra proporrà "un aggiornamento della nostra Costituzione e della legge elettorale attraverso la ricerca di una costruttiva e larga collaborazione tra tutte le forze politiche del paese". Prodi dice anche che la maggioranza "si opporrà compatta nel prossimo referendum" in quanto la riforma del centrodestra è "sbagliata e dirompente".

"Non siamo riusciti ad arrivare ad almeno otto donne nel governo. Ma rispetto al governo precedente, dove erano due, mi sembra un sostanziale progresso". Lo ha detto Romano Prodi intervenendo al Senato. Secondo il premier occorre introdurre norme per garantire una maggiore presenza delle donne nelle istituzioni.

Romano Prodi annuncia che "il suo governo proseguirà nell’azione che gia in precedenza i governi di centrosinistra avevano avviato, completando ciò gli assi nord-sud ed est-ovest che interconnettono l’Italia alla grande infrastrutturale europea". Prodi, in Senato, ha aggiunto: "effettueremo, compatibilmente con le risorse disponibili investimenti infrastrutturali mirati, in una logica di sistema integrato, piuttosto che di singole grandi opere".

"Noi ci accingiamo a operare con l’impegno di governare per la durata della legislatura, perché solo stabilità e continuità possono portarci a centrare gli obiettivi che ci poniamo".

"All’opposizione e ai suoi leader non faremo mai mancare il rispetto che la democrazia esige". Lo ha sottolineato Romano Prodi intervenendo a Palazzo Madama. "A loro chiedo – ha aggiunto il premier – la disponibilità ad un’attenta considerazione di quello che verremo proponendo, misurandolo sulla rispondenza agli interessi generali del Paese. Lo chiedo perché credo che a nessuno di noi sfugga la serietà della situazione internazionale e interna in cui – ha detto Prodi – ci troviamo ad operare".

"Non c’é in noi nessuna presunzione di autosufficienza intellettuale. Non ci sarà alcuna proposta, da qualsiasi parte provenga, che non verrà esaminata con attenzione. Pur nella distinzione dei ruoli, c’é spazio per il costruttivo apporto di tutti". E’ uno dei passaggi del discorso di Romano Prodi al Senato. "Tutti qui dentro – prosegue il presidente del Consiglio – abbiamo a cuore il futuro dei nostri concittadini e della nostra Italia. Tutti qui dentro vogliamo che l’Italia torni a vincere".

Romano Prodi riconosce un grande valore sociale alla maternità ed alla paternità e, in questo quadro, pensa ad aiuti alle famiglie per i figli, fino alla loro maggiore età e si pone come obiettivo il raddoppio del numero degli asili nido nell’arco della legislatura. Contemporaneamente, ha detto parlando al Senato, il governo agirà per ridurre "l’area del precariato" e istituirà un "fondo garanzie per i mutui alle giovani coppie".

"Anziché rinfacciarsi responsabilità, mi preme che tra la maggioranza e opposizione si convenga sulla criticità che caratterizzano oggi il tessuto economico e sociale del paese". Lo ha detto Romano Prodi intervenendo in Senato. Rivolgendosi all’opposizione, il presidente del Consiglio ha aggiunto: "Solo partendo da tale condivisione potremo, ciascuno facendo la propria parte, far ripartire la nostra Italia, per rimetterla in corsa nella sfida mondiale, per vincere la scommessa del futuro". Prodi ha detto ancora di non usare a cuor leggero la parola "declino". "Ma neppure posso ignorare che negli ultimi anni tutti gli indicatori sono peggiorati, a cominciare da un tasso di produttivo ormai prossimo allo zero".

"Non ci sono nemici, né in quest’Aula né fuori". Romano Prodi, nel suo discorso al Senato, apre all’opposizione assicurando che "noi realizzeremo il nostro programma con l’obiettivo di coinvolgere anche chi non ci ha dato il suo consenso, non certo con l’intento di punire chi l’ha negato". Prodi sottolinea che l’Italia non è un paese spaccato. E, al termine del suo intervento dice: "pur nella distinzione dei ruoli, c’é spazio per il costruttivo apporto di tutti. Perché tutti qui dentro abbiamo a cuore il futuro dei nostri concittadini e dell’Italia".

"Noi intendiamo ridurre sensibilmente, in una misura quantificabile in 5 punti nel primo anno di legislatura, l’eccessivo carico contributivo sul lavoro dipendente".

Bisogna rivedere l’intero sistema delle Autorithy "che operano nel campo economico e finanziario, passando da una suddivisione delle competenze basate su settori o su soggetti sottoposti a controllo o vigilanza, a un’altra fondata invece sugli obiettivi e le finalità del controllo stesso". Lo ha annunciato in Senato il presidente del Consiglio Romano Prodi. "Noi pensiamo ad un sistema più snello e più razionale sulla base di 4 autorità, trasformando in agenzie le autorità che sono attualmente incaricate di vigilare sui lavori pubblici e sull’informatizzazione della pubblica amministrazione". Sul tema dell’informazione Prodi ha proposto di attribuire questa responsabilità all’Antitrust, oppure istituire un’autorità ad hoc. "Su questo il governo maturerà la sua scelta e si confronterà con il Parlamento".

www.ansa.it

 

 

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