20060518 20:58:00 webmaster
L’europarlamentare, responsabile per la Quercia del Dipartimento Italiani all’estero, commenta la nomina del senatore della Margherita
"E’ una persona che corrisponde al profilo che il coordinamento dell’Unione aveva delineato per la scelta di chi dovesse assumersi questa responsabilità"
(GRTVEminotizie) Dopo la consultazione dei parlamentari eletti nella circoscrizione Estero da parte del numero uno della Farnesina, Massimo D’Alema, si è arrivati alla indicazione del sen. Franco Danieli (Ulivo) quale vice ministro con delega alle politiche per i connazionali nel mondo. L’Unione ha scelto così questo pomeriggio il nome del successore di Mirko Tremaglia alla guida del settore Italiani nel mondo.
Simona D’Alessio (GRTV) ne ha discusso con l’onorevole Gianni Pittella, responsabile per i Democratici di sinistra del Dipartimento Italiani all’estero.
DOMANDA: Onorevole, come commenta la nomina del senatore Danieli?
RISPOSTA: Mi lasci esprimere innanzitutto la soddisfazione per la decisione, raggiunta raccogliendo l’indicazione del coordinamento dell’Unione degli Italiani all’estero, di fare un vice ministero all’interno del ministero degli Esteri, e non mantenendo questa struttura esclusivamente simbolica, senza alcun potere e senza alcuno strumento che era il ministero per gli Italiani nel mondo. Ho sempre detto che è meglio avere uno strumento che conti, che incida e che possa dare risposte e non avere un pennacchio.
DOMANDA: In che senso?
RISPOSTA: Un vice ministero con le politiche per gli Italiani all’estero all’interno del ministero degli Esteri servirà a dare delle risposte molto più efficaci di quelle che sono state date in passato.
DOMANDA: E sul senatore Danieli qual è il suo giudizio?
RISPOSTA: E’ una persona che corrisponde per competenza, storia e conoscenza della materia e delle realtà dei connazionali nel mondo al profilo che il coordinamento dell’Unione aveva delineato per la scelta di chi dovesse assumersi questa responsabilità.
DOMANDA: Nei giorni antecedenti la nascita del governo Prodi, i parlamentari del centrosinistra eletti all’estero avevano chiesto che la materia non venisse inserita nell’ambito della "lottizzazione partitica". La "soluzione Danieli" li accontenta, secondo lei?
RISPOSTA: Gli eletti nel collegio estero non hanno mai posto un problema di tipo "antipartitico" o qualunquista. Hanno sempre chiesto, coerentemente con il mandato ricevuto, che ci fosse una risposta concreta dal governo, che ci fosse una chiara indicazione programmatica nel discorso del presidente del Consiglio Prodi e poi che la persona da indicare conoscesse il mondo dell’emigrazione e che avesse lavorato in passato a questa grande vittoria avuta dal centrosinistra nel collegio estero. Non volevano, quindi, che fosse una figura presa dal cilindro del prestigiatore in una rosa venuta fuori per accontentare questo o quell’altro partito insoddisfatto per l’attribuzione dei posti di governo.
GRTV/Simona D’AlessioEminotizie
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