1422 FIEI: Appello agli italiani all’estero: al Referendum del 26 giugno votiamo tutti NO

20060523 09:25:00 webmaster

APPELLO DELLA FIEI (Federazione Italiana Emigrazione Immigrazione) PER IL NO AL REFERENDUM

La Costituzione Italiana va difesa votando No al Referendum del 26 giugno 2006.
Le modifiche della stessa ad opera del precedente governo non sono adeguamenti, sempre possibili, di questo o quel punto, della Carta Costituzionale.

Le modifiche fatte sono qualcosa di più profondo, che tende, in buona misura, a ridurre la portata di uguaglianza dei diritti fondamentali tra i cittadini, ad alterare quell’equilibrio tra i poteri dello Stato e le sue funzioni fondamentali che sono, nella Costituzione e nella coscienza democratica del paese, uno dei valori costitutivi del nostro pluralismo, della nostra identità istituzionale e delle nostre comuni garanzie.

Le avvenute manomissioni spingono i più disinvolti all’attacco della prima parte , quella dei principi , con
la richiesta di eliminare l’art.1 nel quale si afferma che La Repubblica è fondata sul lavoro.
Vanno affermando che il lavoro non sarebbe un diritto ma una merce che si compra e si vende e se si vuole essere liberali bisogna essere anche liberisti.

I nostri connazionali all’estero che per rivendicare il diritto al lavoro, alla dignità del lavoro sono dovuti andare fuori dall’Italia possono valutare i danni che si stanno producendo nel tessuto stesso del paese a seguito di una manomissione della Costituzione realizzata a maggioranza.

I nostri concittadini che vivono ed operano nei paesi d’accoglienza ancora una volta sono chiamati
a difesa della Costituzione esprimendo un no radicale e convinto.
I questi anni abbiamo attuato, realizzandola, valori di libertà e principi sociali che insieme sono stati voluti dai Padri Costituenti.

Nel momento in cui richiediamo per tutti gli italiani, ovunque si trovino la piena e paritaria attuazione dei diritti costituzionali e per questo facciamo fronte comune con gli eletti della Circoscrizione estera,non vogliamo stravolgimenti della nostra Costituzione.

Nella difesa della comune identità che ha al suo centro proprio la Costituzione repubblicana, dobbiamo porre il paese al riparo dai separatismi che sono l’opposto delle autonomie locali, dobbiamo sconfiggere gli egoismi e far prevalere la solidarietà fra nord, centro e sud dell’Italia.

L’Italia , una grande comunità dell’Europa dei popoli, un paese che pratica la pace ed attua l’art 11 della
Costituzione, che promuove cooperazione fra i popoli non è un’azienda da gestire autoritariamente.

Il Parlamento non va mortificato, la ripartizione dei poteri tutelata, il sistema dei controlli garantito.
L’obiettivo che abbiamo di una patria che incominci ad essere più ampia e più feconda per gli apporti degli italiani all’estero, che riparta da un progetto di ricostruzione in grado di unire tutti gli italiani, riparte anche da una Costituzione vera e non da un regolamento per gestire autoritariamente il paese.

Dobbiamo essere all’altezza delle nobili aspirazioni democratiche e sociali dei nostri Costituenti.

Votiamo tutti No al Referendum

 

 

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