1467 MIRELLA GIAI E I DS ROSARIO: MAI PARLATO DI BROGLI – È LA DESTRA CHE DELEGITTIMA IL VOTO

20060601 15:03:00 webmaster

ROSARIO- Quelle diffuse in Italia da Il Giornale sono accuse "infondate e fallaci". È quanto dichiarano, in una nota alla stampa, Mirella Giai e i DS di Rosario, che sottolineano "di non aver mai fatto alcuna dichiarazione né alcuna denuncia di frode o di broglio elettorale riguardo l’attuale situazione politica".
Così gli aderenti ai Ds della città argentina rispondono agli articoli pubblicati da Luca Telese sul Il Giornale "attraverso il quale, infondatamente e in modo fallace, si è resa pubblica una serie di denuncie di frode e di broglio politico-elettorale presuntamente fatte da L’Unione, vincolate tutte con la candidatura al Senato della Repubblica Italiana per la Circoscrizione Estero – America Meridionale della Sig.ra Mirella Giai".

E i Ds di Rosario, insieme alla propria rappresentante, manifestano ufficialmente "il proprio assoluto rifiuto" non solo del "contenuto dell’informazione pubblicata dal quotidiano Il Giornale, rispetto all’esistenza di una operazione politica di frode o di broglio elettorale", ma anche della " manovra politica di destabilizzazione verso il Governo italiano, pretesa dalla destra, la quale – si legge nella nota – manipola ingannosamente il contenuto del documento reso pubblico con il solo fine di mostrare e di far credere alla cittadinanza eventi mai accaduti".
I Ds rifiutano, poi, "la malintenzionata vincolazione politica aggiudicata al Sig. Antonio Bruzzese riguardo la sua personale partecipazione politico-partitica, compiuta in favore della coalizione de L’Unione e falsamente attribuita a una presunta partecipazione occulta dell’Inca nelle ultime elezioni politiche".
Confermando, dunque, "di non aver mai fatto alcuna dichiarazione né alcuna denuncia di frode o di broglio elettorale", i Ds di Rosario ribadiscono quanto sostenuto già da tempo – e "messo in evidenza, tra l’altro, nella manifestazione tenutasi davanti al Consolato Generale d’Italia in Rosario, Argentina", ricordano nella nota – "sulla tesi di un errore involontario nel conteggio dei voti da parte del Tribunale Elettorale presso la Corte d’Appello di Roma, il quale ha assegnato inversamente il risultato di uno dei seggi elettorali scrutinati al Sig. Pollastri anzicché alla Sig.ra Giai. Il seggio in questione è quello corrispondente alla città di Caracas, Venezuela (nr 619)".
Infine, i Ds di Rosario negano e "disistimano" l’uso "dei termini "frode" o "broglio elettorale" e – concludono – riteniamo che tali parole siano adoperate in modo malintenzionato da parte della destra in un ambito di destabilizzazione politica verso il Governo italiano, manovra da noi rifiutata nel modo più assoluto".

 

 

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