1462 CARACAS: PRESA DI POSIZIONE DEL SIM.UNI.V. SULLE DICHIARAZIONI DI BRUZZESE

20060530 10:00:00 webmaster

Comunicato Stampa degli Italiani ed italo-venezuelani residenti in Venezuela

Noi, italo-venezuelani/e ed integranti delle organizzazioni di seguito elencate, desideriamo esprimere il nostro disappunto per l’incresciosa polemica riportata dai quotidiani italiani ed agenzie di stampa in merito alla partecipazione al voto nelle ultime elezioni politiche, degli italiani residenti all’estero ed in particolare degli italiani residenti in Sud America.

Ci riferiamo, nello specifico, all’intervista pubblicata da "Il Giornale" lo scorso 26 maggio, dal titolo "Il sindacalista Cgil: Mi offrirono 10mila schede in bianco".

Il giornalista Luca Talese, firmatario dell’articolo, attribuisce al Sig. Antonio Bruzzese, dirigente dell’INCA-CGIL, le seguenti affermazioni:

"A quello che è accaduto in Venezuela, per esempio. Lì la guerra fra i nostri candidati e i centristi è stata durissima. La Postel venezuelana, ad un certo punto, ci ha offerto un pacchetto di sette-diecimila tagliandi elettorali pronti da consegnarci. "

"Offerto? E che cosa ci facevate voi?"

"Ah, ah, ah…..Ma lei non ha capito come funzionava? La metá degli aventi diritto manco sapevano che potevano votare. Con i tagliandi si andava al seggio, e si votava direttamente."

Se le frasi, sopra riportate, fossero state veramente pronunciate dal Sig. Antonio Bruzzese, teniamo a far presente quanto segue:

1. non possiamo far altro che manifestare una profonda disapprovazione per il modo in cui il sig. Bruzzese si riferisce alla nostra comunità; affermazioni aggravate dalla sua posizione di dirigente INCA-CGIL, patronato presente in Venezuela da quasi vent’anni. Se le asserzioni a lui attribuite rispondono a veritá, consigliamo al Sig. Bruzzese di documentarsi meglio prima di esprimere giudizi riguardo la nostra collettivitá. Per esempio dovrebbe sapere che gli italiani del Venezuela hanno dimostrato di essere ben informati, tant’è vero che numerosissime sono state le proteste da parte di coloro che non risultano iscritti alle liste elettorali tanto che Sportello Italia, nota trasmissione della RAI, dedicò una puntata intera proprio sui disservizi del Consolato cui facevano richiamo le centinaia di lettere arrivate alla redazione;

2. ricordiamo al Sig. Bruzzese che per il voto all’estero non esistono seggi elettorali ed il voto avviene unicamente per corrispondenza;

3. chiediamo rispetto per la comunità italiana residente in Venezuela e per questo paese che ci accoglie; chiediamo che, sia la comunità italiana, sia lo Stato venezuelano siano lasciati in pace e non siano coinvolti nelle contraddizioni e nelle lotte di potere delle organizzazioni politiche italiane;

4. chiediamo che, qualora veramente si fossero verificate delle irregolarità nel processo elettorale scorso, si segua il procedimento previsto in questi casi dalle disposizioni della legislazione italiana, ossia una denuncia esplicita e dettagliata alle competenti autorita’ giudiziarie italiane;

5. consideriamo che l’accusa rivolta ad IPOSTEL, un Ente dello Stato venezuelano, è molto grave e pertanto, se vera, deve essere provata; il Sig. Bruzzese deve indicare esplicitamente in quali ciercostanze, a chi e da quale funzionario sono state realizzate le offerte a cui si riferisce;

6. ricordiamo al Sig. Bruzzese che durante lo svolgimento del processo elettorale sono state denunciate varie irregolarità, tanto da chiedere un nuovo conteggio dei voti espressi dagli italiani. In Venezuela le situazioni irregolari sono state prontamente individuate ed opportunamente denunciate, come è stato per il caso della propaganda elettorale della Lega Nord spillata ai plichi inviati dal Consolato; così come il caso di un connazionale di Puerto La Cruz che, non essendo in casa al momento della consegna del plico, ha trovato la cartolina lasciata dal postino con l’invito a recarsi a ritirarlo presso l’ufficio postale. Al momento del ritiro ha scoperto che il suo plico era già stato prelevato da un’altra persona spacciatasi per funzionario del Consolato. Grazie alle indagini interne dell’ufficio postale in questione (IPOSTEL) tale persona è stata individuata e prontamente denunciata alle competenti autorità consolari italiane. Chiara dimostrazione che gli italiani residenti in Venezuela non sono tanto ignari e sprovveduti e che gli enti pubblici venezuelani, così come questo paese in generale, non stia poi così male come forse a qualcuno conviene far credere.

Caracas, 28/05/2006
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Simpatizzanti dell’Unione in Venezuela (SIMUNIV); Italiani Bolivariani di Puerto la Cruz; ECUVIVES – Encuentro Ecumènico "Juan Vives Surià"; FEDEFAM; FUNDEC; JOC – Juventud Obrera Católica; Casa del poder popular de Petare; Catedra libre "Monseñor Romero" de la UCV; Catedra de "Derechos Humanos" de la UBV; UTOPÍA; Asamblea Popular de Coche; Colectivo "la verdad del pueblo"; Patria Joven; Asopetrolero "Núcleo Oriente"; Foro Constituciòn y Paz; V.O.I. – Venezolanos de origen italiana; Italo-venezolanos de Catia; APORREA.ORG; La Patria Grande; Congreso Bolivariano de los Pueblos; Circulo Bolivariano "Negra Hipólita"; Círculo Bolivariano "Antonio Gramsci"; Emergencia Patriótica 333; Coordinadora Simon Bolivar; Clase Media en Positivo; Coordinadora Bolivariana de Sucre; Italovenezolanos de Barinas; Expresiòn veraz "Universidad Central de Venezuela"; Voz Urgente; Grupo "13 de Abril"; Petroleros por Venezuela; CEIC – Colectivo estudiantes de origen italiana de Cumaná.

 

 

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