1545 PALESTINA: LA CGIL CHIEDE UN'AZIONE DEL GOVERNO PER LA GRAVE SITUAZIONE NEI TERRITORI OCCUPATI

20060609 13:25:00 webmaster

NOTA DEL DIPARTIMENTO INTERNAZIONALE CGIL

Di fronte alla conclamata gravità della situazione palestinese, accentuatasi con il blocco degli aiuti internazionali e con l’interruzione delle vie di accesso ai Territori da parte di Israele, il governo italiano è chiamato a svolgere, prima nell’ambito europeo e poi in quello internazionale, un ruolo attivo per lo sblocco dell’attuale impasse, che colpisce un intero popolo, già duramente provato da decenni di occupazione.
Su questa base la Cgil chiede al Presidente del Consiglio Prodi e al Ministro degli Esteri D’Alema di farsi interpreti della grave emergenza umanitaria in corso in tutte le sedi istituzionali internazionali, a cominciare dal vertice dei Ministri degli Esteri della UE, previsto per il prossimo 15 Giugno.

Nel contempo la Cgil chiede a tutto il movimento sindacale, europeo e internazionale, di sviluppare analoga iniziativa, finalizzata a rimuovere ogni sorta di incertezza o di vero e proprio ostacolo al conseguimento di questo obiettivo.
La Cgil rimane altresì convinta dell’urgenza di una forte iniziativa internazionale, atta a consentire la ripresa del dialogo e del confronto tra le istituzioni israeliane e palestinesi per la ricerca delle convergenze necessarie alla ripresa del processo di pace, che non può che partire dal reciproco riconoscimento, al di fuori del riproporsi di unilateralismi di sorta.
Riportare al tavolo del negoziato entrambi gli interlocutori costituisce la premessa del processo di pace, nella consapevolezza che le molteplici iniziative di questi ultimi anni, dalla road map all’iniziativa di Ginevra, offrono una gamma importante di strumenti e di obiettivi su cui misurare le disponibilità reciproche, a cominciare dalla rinuncia, da parte israeliana, alle iniziative militari nei territori e alle esecuzioni sommarie.
Peraltro il complesso equilibrio istituzionale palestinese, con i riflessi che ciò produce sui rapporti interni alla politica e alla società, può svilupparsi positivamente attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori sul campo, sulla base della discriminante del rifiuto della violenza e di ogni ricorso al terrore.
Per queste ragioni e con questi obiettivi la Cgil chiede una azione conseguente al Governo Italiano.

 

 

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