1517 LEGGE IMMIGRAZIONE IN USA: DIFFICILE COMPROMESSO FRA CAMERA E SENATO

20060608 16:41:00 webmaster

Bush tenta il compromesso con una qualche fiducia

WASHINGTON (Migranti-pressEminotizie) – Per la Camera sono dei criminali. Per il Senato sono dei futuri cittadini americani. Non sarà facile trovare un compromesso al Congresso, sul futuro dei lavoratori clandestini: la vera battaglia, nella storica riforma della legge sulla immigrazione, comincia soltanto adesso a Washington.

Il presidente George W. Bush, elogiando il Senato per la rapida approvazione “bipartisan” della legge, ha detto di "essere ben felice" di poter adesso lavorare con i due rami del Congresso per produrre un testo comune che possa diventare legge. Ma non ci sono dubbi al Parlamento che senza una abile opera di mediazione della Casa Bianca sarà ben difficile per Senato e Camera plasmare un testo comune partendo da posizioni così diverse.
La legislazione approvata ieri dal Senato, più vicina alla filosofia di Bush, cerca di bilanciare il ‘bastone’ delle misure di sicurezza ai confini (compreso l’invio dei militari della Guardia Nazionale) con la ‘carota’ della possibilità per molti clandestini di mettersi in regola (pagando multe e tasse arretrate) e diventare in futuro cittadini americani. Ma il testo approvato alcuni mesi fa dalla Camera affronta solo le misure punitive da applicare agli illegali – che dovrebbero essere arrestati e deportati – rifiutandosi di prendere in considerazione una regolarizzazione della loro scomoda posizione.
Gran parte dei deputati repubblicani che controllano la maggioranza della Camera considerano una ‘amnistia’ qualsiasi misura volta a legalizzare la loro posizione e si oppongono a tale passo. "Non dobbiamo mai dimenticare che siamo una nazione di immigrati", ha detto più volte il Presidente Bush. Ma il leader della maggioranza repubblicana della Camera John Boehner ha ribadito la sua opposizione a "preoccupanti politiche che incoraggiano a violare i confini e invitano altri immigranti illegali a raggiungere il nostro paese".
Il testo più bilanciato del Senato cerca di offrire qualcosa di positivo a tutte le parti interessate: i sindacati ed i datori di lavoro, i conservatori e la comunità ispanica. Le misure per rafforzare il confine col Messico – con barriere e maggiore sorveglianza – sono così accompagnate da iniziative per consentire agli illegali che già vivono da oltre cinque anni negli Usa di regolarizzare la loro posizione creando nello stesso tempo un nuovo status di “lavoratore ospite” che consentirà di continuare ad importare manodopera a buon mercato. Il Presidente del Messico Vicente Fox, che ha visitato tre stati americani (Utah, Washington e California) proprio mentre il Senato discuteva la riforma della immigrazione, ha definito "un gigantesco passo avanti" l’approvazione della riforma da parte dei senatori, un "momento storico" nei rapporti tra Messico e Stati Uniti. Il Presidente Fox si è incontrato ieri col Governatore della California Arnold Schwarzenegger (il primo incontro tra i due da quando ‘Terminator’ è diventato Governatore) discutendo i problemi legati alla immigrazione.
Il confine tra California e Messico è tra i più trafficati degli Stati Uniti e la decisione del Presidente Bush di inviare i militari della Guardia Nazionale a vigilare la frontiera che divide i due paesi non è stata accolta con molto entusiasmo da Fox. Lo stesso Schwarzenegger ha sollevato una serie di obiezioni all’impiego della Guardia Nazionale come Polizia di frontiera aggiungendo però che in ogni caso il loro dislocamento al confine col Messico dovrebbe essere solo "temporaneo".

 

 

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