1563 Conferenza dei Presidenti e dei Delegati della Federazione delle Colonie Libere Italiane in Svizzera

20060613 20:24:00 webmaster

COMUNICATO

La Conferenza dei Presidenti e Delegati della Federazione delle Colonie Libere Italiane in Svizzera (di seguito: la Conferenza), riunitasi a Berna domenica 11 giugno 2006, fa propri i sentimenti di viva soddisfazione espressi dall’Esecutivo FCLIS per la recente elezione di Claudio Micheloni a Senatore della Repubblica Italiana e conferma per acclamazione la sua carica di Presidente della FCLIS.
La Conferenza considera lo straordinario risultato conseguito da Micheloni nella consultazione elettorale di aprile non solo come il giusto riconoscimento alle sue doti e al suo costante impegno nell’emigrazione, ma anche come la positiva considerazione degli elettori sul ruolo dell’associazionismo, delle Colonie Libere Italiane in Svizzera in particolare, sull’importanza della funzione unitaria che esse hanno svolto e svolgono nella difesa della dignità e dei diritti dei migranti, nello sviluppo dei processi di formazione culturale, di partecipazione democratica e d’integrazione condivisa dei connazionali nei luoghi dove vivono e lavorano.

La Conferenza, nell’affrontare e discutere alcuni temi d’attualità riguardanti sia il versante italiano che quello svizzero, ha preso all’unanimità le seguenti risoluzioni:

Referendum di riforma costituzionale
La legge di riforma della 2^ parte della Costituzione italiana, votata dal centrodestra nella passata legislatura e sottoposta in questo mese di giugno a Referendum popolare, contiene diversi elementi negativi: concede eccessive prerogative al Primo Ministro, svilisce il ruolo centrale del Parlamento e la figura del Presidente della Repubblica, altera la composizione di importanti organismi come la Corte Costituzionale e il Consiglio Superiore della Magistratura, rende conflittuali e squilibrati i rapporti tra il potere esecutivo, quello legislativo e il giudiziario. Non meno pericoloso il conferimento alle Regioni di competenze esclusive su scuola, sanità e sicurezza che di fatto introdurrebbero disparità di trattamento tra i cittadini. Una riforma, dunque, che non va incontro alla legittima esigenza di ammodernare le istituzioni e rendere più efficiente e razionale l’amministrazione e la governabilità del Paese.
La Conferenza, nell’accogliere l’appello rivolto da tutta l’Unione di Prodi e da insigni costituzionalisti di diversa estrazione politica, invita i connazionali a votare NO e a inviare SUBITO ai consolati la busta preaffrancata contenente il tagliando elettorale e la busta più piccola chiusa con all’interno la scheda elettorale.

CGIE e parlamentari della Circoscrizione Estero
LA Conferenza condivide la decisione presa dal presidente della FCLIS di dimettersi dal Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE). È quantomeno limitativo e incongruente che i parlamentari eletti fuori dei confini nazionali continuino a far parte di un organismo che, per sua natura, dovrà esercitare su di loro una funzione di stimolo e di controllo. Al contempo la Conferenza ritiene che i parlamentari eletti all’estero debbano assumersi l’impegno di partecipare a tutte le riunioni del CGIE per documentarsi sulle sue proposte ed indicazioni, per discutere sui passi che intendono promuovere in Parlamento, per stabilire, insomma, un rapporto proficuo di consultazione, di confronto e di collaborazione.
In tal senso la Conferenza chiede ai parlamentari eletti nella Circoscrizione Estero di dimettersi dal CGIE.

Blocco dei fondi al FIMM
La Conferenza ribadisce con forza la condanna e lo sdegno espressi dall’Esecutivo FCLIS circa il blocco dei fondi deciso dal Dipartimento federale di giustizia e polizia retto da Christoph Blocher, che ha deciso di non sostenere più in via ordinaria le strutture del Forum per l’integrazione delle migranti e dei migranti (FIMM Svizzera). E’ un atto di estrema gravità che colpisce un importante strumento unitario impegnato a promuovere l’inclusione sociale dei cittadini esteri in questo Paese.
La Conferenza, nell’esprimere la più convinta solidarietà al FIMM, rinnova l’appello dell’Esecutivo FCLIS affinché venga ritirato un provvedimento che si rivela come "segno tangibile di rifiuto e di repressione nei confronti di iniziative volte a perseguire una costruttiva integrazione degli stranieri".

CFS e referendum contro la riforma della legge sugli stranieri
La Conferenza esprime la più vibrante protesta in ordine alle recenti dichiarazioni della Commissione Federale degli stranieri (CFS), con le quali la stessa Commissione, in modo del tutto sorprendente, afferma di non voler sostenere il referendum contro la riforma di legge sugli stranieri, che andrà in votazione il prossimo mese di settembre.
In tal modo la Commissione, venendo meno alla sua stessa ragion d’essere, giustifica le norme repressive, discriminatorie e contrarie ad una reale integrazione, contenute nella riforma della legge sugli stranieri.
La Conferenza ribadisce il pieno appoggio al referendum abrogativo, e a quello contro la legge sull’Asilo, promossi dal FIMM, da I Verdi in Svizzera e da Solidarité sans frontierès con l’adesione dell’UNIA, di altri sindacati e delle maggiori organizzazioni democratiche svizzere e degli emigrati.
La Conferenza ritiene indispensabile che si apra subito nel Paese un sereno, civile dibattito sull’indispensabile presenza in Svizzera della popolazione straniera, sui suoi diritti e doveri, sulla consapevolezza che una seria politica d’integrazione e delle pari opportunità sia fondamentale per favorire un ordinato e democratico sviluppo della società elvetica.
La Conferenza ritiene che la manifestazione nazionale del 17 giugno a Berna "Noi siamo la Svizzera" possa segnare una tappa importante in tale direzione e invita le CLI e i connazionali ad essere protagonisti di una così significativa giornata.

Voto in loco nel Cantone di Zurigo
La Conferenza, infine, ha valutato con soddisfazione la decisione del governo cantonale di Zurigo di avviare un iter che permetta ai comuni di legiferare autonomamente in materia di concessione agli stranieri dell’esercizio di voto sul piano locale. Si tratta di un diritto che l’emigrazione rivendica da tempo, che ha trovato attuazione in buona parte della Svizzera romanda e che apre concreti scenari di partecipazione attiva dei migranti.
La Conferenza auspica l’organizzazione, in tempi brevi, di un convegno di tutti gli iscritti e simpatizzanti delle CLI, eletti nei consigli comunali della Confederazione, per uno scambio di esperienze e la definizione di un complesso organico di iniziative tali da produrre passi in avanti sul terreno di questo rilevante aspetto dell’integrazione.

 

 

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