1553 TORONTO: INIZIATIVA DELLA MARGHERITA PER IL NO AL REFERENDUM

20060611 19:53:00 webmaster

Toronto 11 giugno 2006

Con una riunione pubblica organizzata venerdi 9 giugno nei locali del Columbus Center di Toronto, alla quale hanno partecipato numerosi esponenti della comunità italo canadese, il direttivo del “Circolo la Margherita Toronto”, composto dal Portavoce Mario Marra e dai Vice Luigi (Gino) Ripandelli, Eligio Paris e Antonio Porretta e dall’Addetto Stampa e Relazioni Pubbliche Roberto Zito, ha dato vita ad un dibattito informativo sul referendum popolare previsto dall’articolo 138 della Costituzione per la conferma o il diniego alla legge di modifica della Parte II della Costituzione, approvata dai due rami del Parlamento indetto per il 25 e 26 giugno.

Aprendo i lavori Roberto Zito ha delineato il mandato che il direttivo della Margherita di Toronto si propone per il futuro inquadrandolo come gruppo democratico propositivo e informativo, una esigenza questa – ha dichiarato Zito – dettata dalla necessità di diffondere all’estero tutte le iniziative sociali e politiche che rivestono interesse di risonanza generale. L’intento altresì – ha proseguito Zito – è quello di dare vita di volta in volta a un dibattito fra i cittadini e tutte le forze politiche presenti in Canada offrendo un’occasione di confronto democratico.
Successivamente dopo aver dato lettura degli emendamenti proposti dal referendum, ha affidato al Portavoce Mario Marra il compito di spiegare la posizione politica della Margherita.
Nel suo intervento Marra ha ribadito la necessità di respingere con un fermo “NO” gli emendamenti voluti dal precedente governo di Centro destra; una misura necessaria per difendere i principi democratici della Repubblica Itliana. Se il “Si dovesse prevalere” – ha aggiunto Marra – significherebbe compiere un passo indietro di 60 anni nella storia della Repubblica Italiana.
Per il Vice Portavoce Luigi (Gino) Ripandelli, il referendum è un tentativo di concedere il monopolio ad un eventuale governo Federalista che con armi del calibro della "devolution e del premierato forte" otterrebbe il controllo totale ed inespugnabile sia centrale che periferico riferendosi alle regioni, emarginado e quindi punendo pericolosamente le regioni meno abbienti le quali sarebbero inevitabilmente relegate ad un ruolo di serie “C”. Per Ripandelli dunque nessun Italiano avente diritto al voto deve tentennare, il 25 e 26 giugno ( per i residenti all’estero entro il 22 giugno) deve esprimere il proprio diritto di voto con un deciso “NO”, per fermare un attacco alla costituzione che avrebbe come risultato la divisione dell’Italia.
Per il Vice Portavoce Antonio Porretta la necessità di votare “NO” è un dovere a difesa del sociale. E’ inammissibile – ha proseguito Porretta – non leggere fra le righe della proposta devolution un chiaro tentativo di controllare, manipolare e svilire, nel caso delle regioni meno abbienti settori come l’assistenza e organizzazione sanitaria e scolastica.
Numerosi e vivaci sono stati gli interventi del pubblico presente che, in molti casi oltre a porre domande ha colto l’occasione per esprimere un entusiastico plauso per l’iniziativa proposta dalla Margherita defininendola altamente informativa.
Concludendo la serie d’interventi, l’Addetto Stampa Roberto Zito ha ribadito che questo è stato il primo di una serie di dibattiti “distesi e democratici” che constelleranno nel futuro il percorso del Circolo la Margherita Toronto.
Al dibattito ha partecipato anche Giovanni Scarola, rappresentante dell’Onorevole Gino Bucchino.

 

 

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