1574 Nasce la coalizione internazionale sulla detenzione di immigrati e rifugiati

20060614 23:30:00 webmaster

Servizio Gesuita per i Rifugiati
Embargo fino al 15 giugno all’ora 01.00

I principali leader musulmani cristiani e cattolici appoggiano il lancio della coalizione internazionale sulla detenzione di immigrati e rifugiati

100 organizzazioni di tutto il mondo per la difesa dei diritti umani chiedono misure alternative alla detenzione di immigrati e rifugiati

"Dopo aver affrontato la persecuzione e la povertà estrema nei loro paesi, i rifugiati si trovano ad affrontare nuove ulteriori sofferenze, nel momento in cui vengono privati della loro libertà di circolazione e rinchiusi in centri di detenzione – semplicemente per essere fuggiti per
salvare le proprie vite. Da più di 20 anni rivisitiamo i centri di detenzione per immigrati in tutto il mondo e il nostro personale è testimone diretto dei danni fisici e psicologici causati ad individui già molto vulnerabili, in modo particolare i bambini", dichiara Padre Lluís
Magriñà SJ, Direttore Internazionale del Servizio Gesuita per i Rifugiati (JRS)

Il JRS è uno dei fondatori della neo-costituita Coalizione Internazionale
per la Detenzione dei Rifugiati, Richiedenti Asilo e Immigrati, che, questa
settimana, viene lanciata a livello internazionale attraverso vari eventi
nel mondo. Il 15 giugno, il JRS organizzerà il lancio del primo di questi
eventi in Italia, a Roma, con una tavola rotonda interreligiosa sulla
detenzione. L’evento avrà luogo giovedì 15 giugno alle 12.00 presso la Sala
Marconi, Radio Vaticana, Piazza Pia 3, Roma.

La conferenza sarà presieduta dal Card. Martino, del Pontificio Consiglio
della Giustizia e della Pace, da Mario Scialoja – Presidente della Lega
Musulmana in Italia e da Alan Nacceche – Presidente della Organizzazione
Ebraica Giovanile Bnai Brith. La tavola rotonda verrà moderata dal Padre
Lluís Magriña SJ.

"Anche all’interno di centri chiusi, in molti dei paesi di arrivo, come
l’Italia, le procedure legali che regolano la detenzione sono totalmente
inadeguate e le condizioni di detenzione sono inaccettabili. Un tale
trattamento spesso risulta essere illegale, ma in è comunque sempre
immorale e degradante per la persona" afferma Mario Scialoja, Presidente
della Lega Musulmana in Italia.

"Nell’esercizio del proprio ruolo di controllo e regolazione dei flussi
migratori è comprensibile che gli stati possano creare dei centri di
detenzione temporanea. Tuttavia gli stati non dovrebbero mai dimenticare i
loro obblighi internazionali verso i rifugiati e gli altri immigrati. In
particolare la detenzione arbitraria dei rifugiati penalizza la persona per
il semplice fatto di aver messo in salvo la propria vita e nega la sua
umanità" dichiara Alan Naccache, Presidente della sezione giovanile
dell’Organizzazione Ebraica Italiana Bnai Brith.

"La detenzione arbitraria avvelena la società umana. Danneggia coloro che
la praticano e coloro che la subiscono" dice il Cardinal Martino, del
Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace.

La coalizione, che coinvolge oltre 100 organizzazioni per i diritti umani
di 36 diversi paesi, si è costituita per sensibilizzare l’opinione pubblica
riguardo alle problematiche sulle politiche e le pratiche di detenzione dei
governi e per promuovere una maggiore protezione e rispetto dei diritti
umani dei detenuti.

La coalizione intende promuovere iniziative di advocacy a favore di un uso
limitato della detenzione, dell’adozione di pratiche alternative e per un
utilizzo delle forme minime di detenzione per gli immigrati. La coalizione
sta raccogliendo informazioni sulle pratiche di detenzione degli immigrati
in 36 paesi. In questo lavoro si è rilevato che le peggiori pratiche di
detenzione adottate da alcuni governi vengono replicate da altri e che i
governi tendono frequentemente a giustificare le proprie politiche di
detenzione degli immigrati sulla base del fatto che altri paesi, spesso
ricchi, attuano una politica simile.

Note per giornalisti e redattori
Il JRS lavora in più di 50 paesi, in cinque continenti nel mondo. Si avvale
di uno staff di più di 1000 persone: laiche e laici, gesuiti e altre/i
religiose/i, con il fine di rispondere ai bisogni educativi, sanitari e
sociali di oltre 500.000 rifugiati e sfollati interni (IDP). Fornisce
inoltre assistenza legale ed altri servizi ai rifugiati che si trovano in
stato di detenzione, poichè immigrati, in Africa, Asia, Europa e nelle
Americhe. Fornisce la propria assistenza indipendentemente da
considerazioni razziali, etniche o religiose.

La coalizione riunisce oltre un centinaio di membri (organizzazioni non
governative organizzazioni di ispirazione religiosa, accademici e singoli
individui) di 36 paesi in Europa, Medio Oriente, Africa, Asia, Oceania,
Caraibi, nord, centro e sud America. In tutti questi paesi delle persone
vengono detenute solamente sulla base del loro status di immigrato.

Il comitato direttivo della coalizione riunisce un numero significativo
delle più importanti ONG a livello internazionale, che condividono la
preoccupazione circa il trattamento degli immigrati detenuti, come Amnesty
International, Human Rights First, l’Osservatorio per i Diritti Umani, Il
Servizio Gesuita per i Rifugiati, il Servizio Luterano per immigrati e
rifugiati, La Commissione delle Donne per le Donne e i Bambini Rifugiati
(Women’s Commission for Refugee Women and Children), il Consiglio Mondiale
per le Chiese, e un certo numero di ONG nazionali.

La Coalizione Internazionale per la detenzione è stata lanciata a livello
mondiale il 20 giugno 2006, con una serie di eventi organizzati nei
seguenti paesi: Stati Uniti, Canada, Messico, Kenya, Sud Africa, India,
Australia, Libano, Belgio, Spagna, Italia, Ungheria, malta, Irlanda, Svizzera.

Per maggiori informazioni sulla Coalizione è possibile contattare: Anna
Gallagher: e-mail anna@comunicacionglobal.com Tel: (+34) 947 541 835 o
Melanie Teff Melanie.teff@jrs.net Tel: (+39) 06 6897 7386; (+39) 338 752 2606

James Stapleton, Communications Coordinator Jesuit Refugee Service (Int.
Office)
Tel: +39-06 68977390 Fax: +39-06 6897 7380 Email: james.stapleton@jrs.net

 

 

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