1635 Il terzo Congresso dell'UIM, Unione Italiani nel Mondo

20060623 09:48:00 webmaster

Gli interventi del Presidente della Uim Giampiero Bonifazi e dei parlamentari della circoscrizione Estero
Il Vice Ministro agli Esteri Franco Danieli annuncia l’istituzione di un tavolo di lavoro, aperto anche al contributo dell’associazionismo, fra il Governo, il Cgie e gli eletti all’estero. Conferenza programmatica sul futuro di Rai International

ROMA – In un momento caratterizzato da scandali che danneggiano la percezione all’estero del nostro Paese, i delegati dell’Unione Italiani nel Mondo (Uim) si sono riuniti in congresso a Roma, presso la Sala Marco Aurelio di Palazzo Romagnoli, per discutere come rilanciare l’immagine dell’Italia a livello internazionale e per rinnovare i propri quadri organizzativi. Il terzo congresso dal titolo "Dal presente per il futuro: la Uim dei cittadini italiani nel mondo", si è aperto con la relazione introduttiva del segretario generale Alberto Sera che ha sottolineato la necessità di dare un senso al voto all’estero mettendo in atto una politica dei contenuti fondata sul superamento dei problemi attraverso progetti concreti. Una strada, quest’ultima, che la Uim vuole percorrere, nella consapevolezza di dover lavorare in Italia ed all’estero in un contesto multiculturale. Per Sera l’Unione dovrà inoltre intensificare, al fine di difendere la presenza delle nostre comunità all’estero, la promozione nel mondo della nostra cultura del sapere, del lavoro, del sociale e della rappresentanza. Il segretario generale, dopo aver illustrato le numerose iniziative intraprese dalle 71 associazioni Uim nel mondo, ha annunciato l’istituzione di un Osservatorio del cosmopolitismo italiano che raccoglierà notizie e documenti del passato e del presente sull’operosità e la professionalità dei connazionali nel mondo. Una realtà, quella degli italiani all’estero, che oggi si caratterizza per delle priorità come l’assegno di solidarietà, la riorganizzazione della rete consolare e il recupero delle risorse tagliate negli ultimi anni ai capitoli dell’assistenza e delle istituzioni scolastiche. Sera ha infine chiesto alla Uim un salto di qualità tecnologico, statutario ed organizzativo.
Claudio Micheloni, senatore dell’Unione eletto nella ripartizione Europa, ha invece sottolineato l’importante ruolo sociale svolto dall’associazionismo all’estero e l’esigenza di far conoscere alle nuove generazioni in Italia e nel mondo la storia della nostra emigrazione. In pratica la riscoperta di un esodo dimenticato che aiuterà l’Italia ad affrontare la crescente presenza di immigrati. Una realtà, quella degli stranieri in Italia, su cui anche gli eletti all’estero, senza dimenticare i problemi dei connazionali nel mondo, potranno fornire un importante contributo.
"Rilanciare l’immagine dell’Italia all’estero – ha detto il deputato dell’Unione eletto in Europa Arnold Cassola – è oggi un compito arduo. I tanti scandali danno infatti l’idea di un Paese corrotto. Noi dobbiamo invece far sì che gli italiani all’estero, lavoratori onesti che hanno contribuito allo sviluppo del paese d’origine e di quello di residenza, divengano l’immagine dell’Italia nel mondo" Cassola ha inoltre sottolineato come gli eletti all’estero debbano liberamente impegnarsi, nell’ambito del proprio mandato parlamentare, per difendere gli interessi delle nostre comunità.
La necessità di reagire agli scandali che tormentano l’Italia è stata sottolineata anche da Silvano Miniati, Segretario Generale della Uil pensionati (Uilp), che ha chiesto maggiore trasparenza nella spesa sociale e un forte impegno nel contrasto alla corruzione. Miniati ha inoltre auspicato una rivisitazione dei diritti previdenziali e sociali degli italiani all’estero e un reale coordinamento delle iniziative promosse dalle regioni per le proprie comunità.
Nel corso dell’incontro, a cui hanno preso parte anche il presidente onorario della Uim Franco Fatiga e il segretario confederale della Uil Antonio Foccillo, il vice ministro agli Esteri Franco Danieli, che ha la delega per gli Italiani nel mondo ha sottolineato di voler portare avanti, rispetto agli ultimi anni, un approccio più pratico e meno simbolico sulle problematiche dell’emigrazione. Una metodologia che, per quanto riguarda l’elaborazione delle nuove proposte di legge per gli italiani all’estero, prevede l’istituzione di un tavolo di lavoro, aperto anche al contributo dell’associazionismo, fra il Governo, il Cgie e gli eletti all’estero. Un approccio progettuale e finalizzato che faciliterà la rapida approvazione della proposta normativa. Danieli, dopo aver annunciato di voler utilizzare come strutture di lavoro gli uffici messi a disposizione dalla Farnesina, ha espresso preoccupazione per la scarsità dei fondi a disposizione. "Dei cinque milioni di euro – ha detto il vice mnistro – messi a disposizione del dipartimento degli italiani nel mondo per quest’anno, non è rimasto granché".
Sulla difficile situazione di Rai International Danieli ha evidenziato come questa emittente pubblica dovrà cambiare, mettendosi in linea con i tempi, presentando "un’Italia a colori" e impegnandosi nella promozione culturale. Per ridefinire la missione di Rai International si terrà infatti, entro la seconda decade di luglio una conferenza programmatica che sarà finalizzata anche al rinnovo della convenzione di Rai International. Danieli ha inoltre annunciato di aver dato il via alla mappatura delle condizioni dei Cnsolati che versano in difficili condizioni dal punto di vista strutturale, finanziario e delle risorse umane. Un monitoraggio che aprirà la strada alla ristrutturazione dell’intera rete. Fra le altre iniziative da intraprendere la rapida rimessa a punto del sistema scolastico e degli enti gestori per l’insegnamento della lingua italiana all’estero, la riforma degli Istituti di Cultura e la definizione, attraverso l’istituzione di un tavolo di confronto con il Governo, le Regioni, le Province autonome, gli eletti all’estero, il Cgie e le associazioni, di una cornice strategica entro cui coordinare le iniziative istituzionali e delle Regioni per i nostri connazionali all’estero. Danieli ha infine annunciato che i 50 anni della tragedia di Marcinelle saranno commemorati in Belgio e con una iniziativa, promossa dal Governo, che vedrà il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali.
Il deputato dell’Unione Franco Narducci (ripartizione Europa), si è invece detto soddisfatto, in qualità di segretario generale del Cgie, per la ripresa dei lavori del Comitato di Presidenza del Consiglio Generale e per la costante partecipazione alle riunioni del vice ministro per gli Italiani nel mondo. Presenza, quella di Danieli, che a ridato un interlocutore politico al Cgie. Un Consiglio Generale che, anche alla luce dell’elezione dei parlamentari all’estero, va ripensato, tenendo fermo il ruolo di collegamento con i Comites.
Secondo Narducci, nell’era della globalizzazione l’Italia dovrebbe imparare ad utilizzare al meglio, per la propria promozione all’estero, le tante potenzialità e il patrimonio delle comunità italiane nel mondo. Chiesti inoltre dal deputato dell’Unione più investimenti per la lingua e la cultura italiana nel mondo, una maggiore efficienza della rete consolare e il riavvio della formazione professionale per gli italiani all’estero, soprattutto nelle aree di maggiore disagio lavorativo. Narducci, dopo aver motivato il suo "no" al referendum costituzionale confermativo, ha suggerito a Danieli di approntare un’agenda di lavoro sulle problematiche degli italiani all’estero.
Edoardo Pollastri, senatore dell’Unione per la Ripartizione Sud America, ha parlato dell’innovativo contributo politico fornito al Parlamento italiano agli eletti all’estero e si è detto d’accordo con la scelta di nominare un vice ministro per gli italiani all’estero nell’ambito del Mae. Una decisione dolorosa, l’abbandono del dicastero per gli Italiani nel mondo, che potrebbe però favorire la soluzione di problemi pratici. Pollastri ha inoltre auspicato una rivisitazione del voto all’estero che dia maggiore trasparenza all’intero procedimento.
L’esigenza di rivedere le metodologie di scrutinio per la circoscrizione Estero è stata sottolineata anche da Norberto Lombardi, vice responsabile dei Ds per gli italiani nel mondo, che ha ricordato come i 90.000 voti in più conquistati dall’Unione nella circoscrizione Estero non lascino dubbi sull’esito della consultazione elettorale. Dopo aver auspicato la definizione della platea del voto in loco attraverso il metodo della opzione preventiva, Lombardi ha evidenziato la necessità, anche al fine di coordinare le iniziative regionali per gli italiani all’estero, di far funzionare la Conferenza permanente Stato-Regioni-Provincie autonome-Cgie. Lombardi ha infine chiesto una maggiore sinergia fra le Direzioni generali del Mae che si occupano di italiani all’estero e della promozione culturale.
Fra gli altri interventi segnaliamo, oltre a quello del vice presidente dell’Ital e consigliere del Cgie Mario Castellengo che ha rivendicato la piena onestà della campagna informativa svolta dal patronato sul voto all’estero, la riflessione del consigliere del Cgie Dino Nardi (Uim Zurigo) che ha sottolineato la necessità di ripensare il ruolo sia dei Comites, attraverso la creazione di un Intercomites allargato alle singole ripartizioni elettorali, sia del Cgie con l’elezione diretta dei consiglieri da parte delle comunità. Nardi ha inoltre chiesto un’informazione elettorale per l’estero più tempestiva ed allargata anche alla stampa specializzata.
"Il rilancio dell’immagine dell’Italia nel mondo – ha detto il Presidente della Uim Giampiero Bonifazi – deve impegnare in primo luogo il nuovo Governo. Per quanto riguarda il mondo dell’associazionismo italiano è chiaro che bisogna trovare una forma di coordinamento non solo a livello di governo centrale ma anche delle regioni. Una sinergia che eviti atteggiamenti di campanile e consenta di spendere meglio le risorse e di mirare gli interventi delle Regioni per gli italiani all’estero. In questo contesto – ha proseguito Bonifazi che ha parlato di una crescente presenza della Uim anche in Italia – dovrebbero avere un ruolo più moderno anche le Consulte per l’emigrazione. Tutto questo in un ottica di globalizzazione dove sia centrale il recupero dell’immagine dell’Italia, della nostra lingua e di tutta una serie di attività produttive. Anche se la nostra immagine nel mondo sta andando giù – ha concluso il Presidente della Uim – il Paese è molto diverso da quello che viene mostrato all’estero. (Goffredo Morgia- InformEminotizie)

 

 

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