20060623 10:09:00 webmaster
TRA GLI OBIETTIVI DELL’ASSOCIAZIONISMO IL RILANCIO DELL’IMMAGINE DELL’ITALIA NEL MONDO
ROMAaiseEminotizie – Giampiero Bonifazi e Alberto Sera sono stati riconfermati alla guida dell’Unione Italiani nel Mondo (UIM) nella qualità rispettivamente di Presidente e Segretario Generale. Così si è espressa all’unanimità l’assemblea della Uim al termine dei lavori del III congresso, apertosi questa mattina a Roma. I delegati hanno poi riconfermato Franco Fatiga presidente onorario.
A questi si aggiungono i nomi di Silvano Miniati, Segretario Generale UILP, Dino Nardi coordinatore Uim Europa e Presidente ITAL-UIL Svizzera, Gianfranco Segoloni Uim Germania, Petro Schirru Uim Australia e Doria, che compongono così la direzione generale dell’Unione.
Prima della votazione i vari rappresentanti dell’associazione, sia italiani che quelli giunti dall’estero, sono intervenuti illustrando ai presenti le loro esperienze ed evidenziando esigenze e problemi dei vari assistiti.
Gli intervenuti hanno comunque confermato l’importanza delle sedi Uim presso i connazionali all’estero, soprattutto dove Ambasciate e Consolati sono carenti nel fornire assistenza.
Un’esperienza positiva è quella raccontata da Ugo Di Martino responsabile Uim in Venezuela, per il quale l’associazione "è cresciuta, tanto che in territorio venezuelano ci sono oggi 5 uffici ed inoltre ci sono ottimi rapporti con ambasciata e consolato".
Altra realtà è quella della Croazia dove opera come rappresentante Uim Luigi Weber della Uim di Trieste, che ha espresso soddisfazione per il riconoscimento della cittadinanza italiana ai discendenti degli emigrati all’estero. "Con questa conquista – ha aggiunto – si apre uno scenario nuovo per i giovani dei territori al confine con l’Italia. Comunque vi sono ancora delle esigenze a cui fino ad oggi non è stata data risposta, tra le richieste che noi avanziamo vi è quella di dare seguito alla sanatoria sugli indebiti".
Cambiando area geografica, non è mancata la testimonianza di Pino Musso a capo della Uim di Sydney, dove la collettività di italiani emigrati va sempre più riducendosi. Comunque non mancano progetti ed obiettivi che la sede australiana intende portare avanti facendo anche riferimento ai due parlamentari eletti, il senatore Nino Randazzo e il deputato Marco Fedi.
"La presenza della dirigenza italiana della Uim all’estero – ha detto Stefano Scalzo a capo della Uim di Londra – ci dà conforto, perché fa capire che non siamo soli. Importante comunque è promuovere tra i giovani italiani all’estero la cultura e la lingua italiana".
Argomento quest’ultimo sollevato anche da Plinio Sarti del Brasile, che ha rimarcato "l’importanza in territori esteri dell’unione italiana nel mondo".
Nuove sedi sono state aperte in Francia come affermato dalla responsabile Anna Girardeschi, che fa spiegato come "la Uim di Nizza ha affrontato il problema delle donne, anche in ambito lavorativo, attraverso il partenariato di due sindacati francesi".
Lamentele sui ritardi della rete consolare e delle Ambasciate, anche nel concedere i visti agli emigrati che per motivi vari devono venire in Italia, sono stati elencati da Marina Salvarezza responsabile Uim in Ecuador.
Proposte di migliori contatti e rapporti tra l’estero e l’Italia sono state invece avanzate da Santina Murru, Uim Belgio, che si è soffermata a parlare del voto dei connazionali, precisando che sarebbe giusto che gli scrutini delle consultazioni elettorali si tenessero nei Consolati.
La riforma del settore relativo ai corsi di lingua italiana è stata al centro dell’intervento di Angelo Longo, responsabile Uil Scuola Estero, secondo il quale i "docenti di lingua italiana devono essere utilizzati anche come formatori".
L’assemblea è stata infine concorde sull’obiettivo di sostenere ancora di più l’Uim, di rilanciare l’immagine dell’Italia nel mondo promuovendo la cultura dell’associazionismo, della concertazione e delle politiche sociali. (clara salpietro aiseEminotizie)
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