1633 CONCLUSIONI della Conferenza Internazionale "GUARIRE LA GUERRA"

20060623 08:54:00 webmaster

Si è conclusa il 21 giugno, a Roma la conferenza internazionale GUARIRE LA GUERRA – Esperienze e prospettive psicosociali in zone di conflitto, organizzata dall’Unità Psicosociale e di Integrazione Culturale dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), in collaborazione con la Direzione Generale per la Cooperazione allo sviluppo del Ministero degli Affari Esteri.

La conferenza ha riunito per tre giorni esperti internazionali sul tema dei conflitti e delle loro drammatiche conseguenze sulle persone in essi coinvolte. La Vice Ministra degli Esteri con delega alla Cooperazione Patrizia Sentinelli, ha aperto i lavori sottolineando che : “La costruzione della pace richiede una grande rimessa in discussione delle nostre premesse culturali a cominciare dal ripensamento alla radice di un processo di globalizzazione diseguale che sfocia nel perpetuarsi di disuguaglianze drammatiche tra il nord e il sud del mondo”.

I partecipanti hanno convenuto che:

– Il principio guida di ogni attività di cooperazione nei contesti di conflitto e postconflitto deve essere la difesa e la tutela della dignità e dei diritti umani in tutte le sue componenti, fisiche, psicologiche, spirituali e sociali, in un approccio olistico.Ogni azione tesa – nel breve, medio e lungo termine – ad alleviare le conseguenze della guerra e a ristabilire il benessere psico-sociale degli individui, oltre a mirare al ristabilimento delle condizioni di vita e di lavoro dignitose, non può prescindere da una attenzione costante alla dimensione psicosociale della persona.
– E’ importante favorire il confronto e il coordinamento continuo fra tutti gli attori coinvolti al fine di adeguare ogni iniziativa ai reali bisogni delle popolazioni ed è’ altresì determinante il coinvolgimento dei governi interessati, sia a livello istituzionale che comunitario per il sostegno di azioni che favoriscano solidarietà, giustizia, dialogo e riconciliazione.

– Vanno rafforzate la dimensione culturale, sociale, storica e politica propria di ogni specifico contesto, unitamente alla legittimazione delle differenti narrazioni e memorie delle popolazioni, da valorizzare come elemento di riduzione del disagio psicosociale.

– Particolare attenzione va prestata alla tutela dei più vulnerabili come i bambini, gli adolescenti e i giovani affinché non diventino vittime di violenza e sfruttamento nei conflitti.

– Analogamente va dedicata attenzione agli sfollati e ai profughi, al sostegno dei processi di integrazione nelle Comunità di accoglienza, favorendo il dialogo reciproco nel rispetto delle diversità culturali, religiose e linguistiche, anche attraverso la formazione e lo scambio di conoscenze ed esperienze.

– Vanno privilegiati gli interventi volti al sostegno delle famiglie, soprattutto nella loro funzione primaria di educazione e crescita dei bambini e adolescenti, ricostruendo diritti ed opportunità educative.

“Ci salutiamo con l’auspicio che la comunanza d’idee e la rete di collaborazione che si è creata in questi tre giorni di lavoro” ha concluso Peter Schatzer, Direttore Regionale dell’OIM per il Mediterraneo, “trovino concretezza in approcci rinnovati, attraverso la valorizzazione dei principi comuni identificati durante questa Conferenza”.

Ufficio Stampa Conferenza: 347-6542592

www.healingthewar.org

 

 

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