1674 Svizzera: la sezione di Birr (Svizzera) esce dai Ds e confluisce nel Pdci

20060628 18:51:00 webmaster

“Il partito democratico ? Una vera frattura per la sinistra italiana”

BIRR – “Per insanabili contrasti di scelte politiche con il partito in generale e con la segreteria dei Ds della Svizzera per la discutibile azione di alcune persone che ora compongono la segreteria elvetica, la Sezione Birr dei Ds, con tutti i suoi iscritti, ha deciso di lasciare questo partito”. Così in una nota a firma del segretario della sezione Giovanni Urracci gli iscritti annunciano la decisione di uscire dai Democratici di Sinistra per aderire al Partito dei Comunisti Italiani (Pdci).

La decisione è motivata da “ragioni politiche e dirigenziali esistenti nei Ds” che “non sono più compatibili con il progetto iniziale e storico che ha sempre contraddistinto le forze di sinistra nella difesa dei valori della fasce più deboli della società”. In soldoni, gli iscritti della sezione ex Ds non condividono l’idea di costruire un Partito Democratico insieme alla Margherita. “La nascita di un eventuale partito democratico, vale a dire, in poche parole, la fusione politica tra DS e Margherita – spiega Urracci, ora segretario Pdci, in un’altra nota – sarebbe una frattura per la sinistra italiana. Lo sarebbe non solo perché il progetto andrebbe ad imprigionare in una gabbia rigida e pericolosa parte della sinistra italiana, annacquando il già ridotto spessore ideale, ma anche perché tale progetto ostacolerebbe la sempre più robusta presa di coscienza che in Italia c’è necessità di dar vita ad un forte raggruppamento di sinistra”. “In questo senso – rimarca – diventa davvero curioso capire come all’interno di questo nuovo partito si concilierebbero le posizioni storiche e culturali di parte degli eredi del vecchio Pci, con le posizioni storiche e culturali di parte della vecchia Dc”.

Per l’ex Ds “troppe le differenze e le distanze e troppo poco omogenei i referenti sociali che dovrebbero rappresentare”. Inoltre “con il partito democratico,l’Italia sarebbe l’unico paese europeo a non avere forza di matrice socialista o laburista”. Insomma, “Con il partito democratico si indebolirebbe tremendamente la sinistra, quella storicamente intesa, perché sarebbero più fragili gli interessi dei lavoratori e dei ceti deboli e diventerebbero meno incisivi le battaglie per i diritti sociali e per la pace”.

Gli iscritti alla sezione di Birr non risparmiano una dura critica al partito dal quale si sono staccati: “la tendenza politica – dicono nella nota in cui comunicano la loro decisione – è quella di uno spostamento a destra evidenziato anche dalle scelte di persone ora messe a dirigere la federazione Svizzera che hanno addirittura promosso serate organizzate con forze che appartengono al centro-destra. Tutto ciò è diventato motivo molto grave che ci ha indotto a riflettere e fare questa nostra grave ed irrevocabile scelta. Assistiamo ad una continua disgregazione di uomini di valore che lasciano e stanno per lasciare la direzione nazionale, anche per colpa di questi uomini incapaci, che ora dirigono la segreteria, e abili soltanto a creare lobbies”.

Per quanto li riguarda gli iscritti alla sezione ora entrata nei Comunisti Italiani assicurano: “Noi comunque continueremo, in maniera organizzata, la battaglia per la democrazia, la libertà e la dignità delle fasce più deboli della società, dei lavoratori per un futuro migliore”. (InformEminotizie)

 

 

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