1692 Il Sen. Claudio Micheloni presenta due interrogazioni al Ministero del Lavoro e al MAE

20060705 14:40:00 webmaster

Due interrogazioni presentate del Sen. Claudio Micheloni sulla questione della formazione professionale all’estero e sui servizi consolari in Svizzera.

Su bando del Ministero del Lavoro era intervenuta la scorsa settimana la FIEI con una nota in cui venivano riassunte le incoerenze e i dubbi sulle modalità di valutazione e gestione dei fondi (circa 100 milioni di Euro) che dovranno essere spese a favore dei nostri connazionali. Si spera ora che l’interrogazione di Claudio Micheloni contribuisca a fare rapidamente chiarezza sulla importante vicenda.

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

Ai Ministri del lavoro e della previdenza sociale e degli affari esteri

Premesso che,

il Ministero del Lavoro, nello svolgimento delle proprie funzioni, ha il compito di provvedere alla pubblicazione, con cadenza pluriennale, di bandi per corsi di formazione riservati ai cittadini italiani residenti all’estero e, successivamente, alla pubblicazione della graduatoria dei progetti approvati e all’emanazione del decreto di finanziamento per l’avvio dei corsi medesimi;

tali iniziative di formazione professionale sono di encomiabile utilità per i cittadini italiani residenti all’estero, ed in particolare per i giovani residenti nei territori extracomunitari, in quanto consente loro di sostenere percorsi di formazione, qualificazione e riqualificazione professionale in aree territoriali prive di adeguate strutture formative o in cui la marginalità sociale tra le nostre collettività è crescente;

nel corso degli ultimi cinque anni, tuttavia, la svolgimento di tali compiti ha subito un deciso rallentamento, tanto che l’ultimo bando emesso dal Ministero del Lavoro risale all’anno 2000 e il penultimo decreto di finanziamento risale all’anno 2002 e a causa della mancata adozione dei suddetti provvedimenti, il Ministero ha accumulato, nel tempo, residui di cassa per un ammontare pari a circa 75 milioni di euro;

recentemente, tuttavia, in vista delle ultime elezioni politiche, il Ministero del Lavoro ha provveduto ad emanare una nuova graduatoria dei progetti approvati, nonché il relativo decreto di finanziamento e, contrariamente al parere più volte formulato dai Comites, dai CGIE e dai Consoli al Comitato di valutazione del medesimo Ministero, ha escluso, tra i soggetti convenzionati nello svolgimento dei corsi professionali, coloro che possiedono organizzazioni, strutture e collegamenti con le comunità insediate all’estero e che vantano consistenti e positivi curriculum in attività a favore dei connazionali all’estero;

le nuove convenzioni di affidamento dei corsi di formazione professionale risultano a totale appannaggio di organizzazioni specializzate nella delocalizzazione di piccole e medie imprese o di parti di distretti industriali e che, per la loro struttura organizzativa, non hanno al loro interno figure specializzate nella preparazione professionale dei connazionali all’estero;

si chiede di sapere dai Ministri in indirizzo quali siano i principi e i criteri con i quali il Ministero del Lavoro ha provveduto alla selezione degli ultimi progetti di formazione professionale destinati ai connazionali all’estero;

se intendano rivedere la formazione delle suddette graduatorie al fine di ricomprendere, fra i soggetti assegnatari delle convenzioni, anche altri soggetti che vantano un’adeguata esperienza nella formazione professionale dei cittadini italiani residenti all’estero;

se intendano procedere, nel breve periodo, all’emanazione di nuovi bandi per corsi di formazione riservati ai cittadini italiani residenti all’estero al fine di utilizzare nel modo migliore le risorse inutilizzate a tale scopo nel corso degli ultimi anni;

Sen. MICHELONI

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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

Al Ministro degli affari esteri

Premesso che,

gli sportelli consolari italiani, aperti in vari municipi del territorio della Confederazione elvetica, hanno finora svolto un lavoro di encomiabile utilità per tutti i cittadini italiani ivi residenti, garantendo a livello locale l’erogazione di servizi e pratiche svolte normalmente nelle strutture consolari centrali ubicate nelle maggiori città della Svizzera;

negli ultimi tempi, tuttavia, numerosi sportelli consolari hanno incontrato crescenti difficoltà di funzionamento, dovuti a carenze di personale, di mezzi e di risorse finanziarie, a causa dei quali non è stato possibile garantire con continuità lo svolgimento dei servizi normalmente erogati;

recentemente, il Consolato di Berna ha provveduto alla chiusura, senza preavviso, dello sportello consolare della cittadina di La Chaux de Fonds, aperto una volta alla settimana, a causa della mancanza di fondi per la copertura del viaggio ferroviario del funzionario consolare proveniente dalla città di Berna;

per le medesime ragioni, a decorrere dal 10 giugno 2006, è stata interrotta l’apertura bisettimanale dello sportello consolare italiano nella cittadina di Bienne;

tenuto conto che la chiusura dei suddetti sportelli è dovuta a piccole difficoltà contabili, ovvero alla mancata integrazione minima dei fondi di Bilancio per la copertura dei viaggi di servizio per un ammontare pari a 1.400 euro;

si chiede di sapere dal Ministro in indirizzo quali misure intende adottare al fine di garantire la continuità nel funzionamento degli sportelli consolari nel territorio della Confederazione elvetica, ed in particolare per la riattivazione urgente degli sportelli consolari nelle cittadine di Bienne e di La Chaux de Fonds.

Sen. MICHELONI

 

 

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