1721 IMMIGRAZIONE: ORMAI CERTO UN NUOVO DECRETO FLUSSI PER IL 2006

20060708 17:43:00 webmaster

ROMA (Migranti-pressEminotizie) – Da tempo sta lavorando un comitato tecnico per mettere a punto un nuovo decreto che “completi” quello del febbraio scorso, scattato il 14 marzo con la consegna alle Poste Italiane di circa 485.000 domande di assunzione di extracomunitari da parte di datori di lavoro. Come è ben noto, il tetto massimo di possibili assunzioni di extracomunitari era di 170.000, per cui rimanevano inevase 315.000 domande, diventate 348.926 al 31 maggio scorso. Secondo il Ministro della Solidarietà Sociale verrebbero accettate tutte le domande presentate entro predetta data.

Il 3 luglio il Sottosegretario agli Interni con delega all’immigrazione, On. Marcella Lucidi, ha convocato al Viminale, sindacati, organizzazioni dei datori di lavoro e rappresentanti dell’associazionismo per riproporre anche a loro questo progetto di riaprire i flussi di ingresso. Unanime il parere positivo e molteplici i suggerimenti, di cui i rappresentanti del tavolo tecnico hanno preso nota. Da parte del Governo si è escluso di poter procedere per la via, che sotto certi aspetti potrebbe sembrare più sbrigativa, di una regolarizzazione o sanatoria; tra l’altro, avrebbe un forte “effetto richiamo” e sarebbe bollata dall’Unione Europea. D’altra parte si tiene realisticamente presente che le pratiche relative al primo decreto vanno eccessivamente a rilento; solo una minima parte, e per di più relative agli stagionali, sono giunte al termine con l’ “arrivo” del lavoratore richiesto. É ben noto che “arrivo” è un termine eufemistico, per alcuni tinto di “ipocrisia di stato”, perché tutti sanno, istituzioni comprese, che questi lavoratori nella totalità dei casi sono già in Italia, anzi sono già al lavoro, un lavoro che grazie al decreto flussi dovrebbe emergere dal sommerso.
Se il nuovo decreto venisse varato a luglio, si teme che l’apparato amministrativo, a partire dai consolati, si troverebbe in un ingorgo di pratiche impossibili ad essere smaltite in tempo ragionevole. D’altra parte, dilazionando il decreto a settembre, si corre il rischio che la medesima sovrapposizione e il medesimo ingorgo di verifichi col decreto flussi del 2007, che a termini di legge dovrebbe essere già predisposto per novembre prossimo. La proposta più praticabile sembra quella di potenziare di personale, almeno per qualche mese, i consolati e gli sportelli unici.

 

 

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