1719 Fancelli: “Abbiamo fatto il possibile per un risultato accettabile”

20060708 17:36:00 webmaster

Il Presidente dell’Ufficio centrale per la Circoscrizione Estero in audizione alla Camera spiega il voto, i risultati e le anomalie

Roma – Il Presidente dell’Ufficio centrale per la Circoscrizione Estero Claudio Fancelli è stato ricevuto in audizione alla Camera dei Deputati nei giorni scorsi. Ad accompagnarlo, altri esponenti dell’Ufficio: Mariella Roberti e Andrea Scaldaferri, consiglieri della Corte d’Appello di Roma, Raffaele De Luca Comandini, consigliere della Corte d’Appello di Roma e membro supplente dell’Ufficio, e il dottor Marco Colzi, cancelliere segretario dell’Ufficio.

(da Newsitaliapress)

Fancelli ha illustrato lo svolgimento dei lavori dell’ufficio che presiede, con particolare riferimento alle ultime elezioni politiche e al referendum e la complessità dell’allestimento della "città elettorale" a Castelnuovo di Porto, dove sono collocati 765 seggi per lo scrutinio dei voti della Circoscrizione Estero. Il Presidente dell’Ufficio centrale per la circoscrizione Estero ha ripercorso tutte le esperienze, dal 2003 al 25 giugno scorso, ricordando la prima volta difficile ma positiva "malgrado le enormi difficoltà incontrate non solo da parte dell’Ufficio centrale ma anche da parte del Ministero degli esteri".

Riconoscendo che in alcuni casi si sono verificate sottrazioni di pacchi di schede, Fancelli nell’analisi tecnica del voto spiega che alcune complessità derivano dal fatto che "il legislatore si aspettava che ci sarebbe stata un’affluenza minore". Da questo deriverebbero i carichi eccessivi dei seggi allestiti per lo scrutinio, anche perché i redattori della Legge Tremaglia non avevano previsto in prima battuta, per esempio, il voto dei militari in missione e degli italiani temporaneamente all’estero.

Nell’ultima esperienza, Fancelli conferma che l’organizzazione è stata migliore, anche se i problemi sono nati dopo per i verbali compilati dai singoli seggi: "Il materiale umano che ci viene fornito è di un livello culturale molto, molto basso – ha detto – e noi non ci possiamo fare assolutamente niente; di conseguenza, si sono verificate le incongruenze che abbiamo descritto nel verbale". In particolare il presidente ha sottolineato come le operazioni di voto per l’estero siano più difficili e che necessiterebbero, a suo parere, di personale formato per i seggi dell’estero. Fancelli ha anche suggerito una riforma di questa legge. "Mi è stato risposto che si tratta di una legge blindata, che non si può riformare nella maniera più assoluta". La sua proposta era di dividere il lavoro relativo al voto degli italiani all’estero tra Roma e Milano. "Milano – spiega – ha un aeroporto meglio attrezzato di quello di Roma e, quindi, per esempio, si poteva assegnare l’Europa a Roma e il resto del mondo a Milano, così da fare le cose in maniera più accettabile".

Il Presidente dell’Ufficio centrale per la circoscrizione Estero ha esposto alcuni casi di difficoltà che si sono presentati, illustrando poi come si è proceduto: in particolare, si è soffermato su alcune incongruenze nelle elezioni politiche, in cui ci si è trovati con un numero risultante di votanti maggiore di quello degli elettori. Fancelli ha poi alcune situazioni di annullamento del voto: non si trova la busta piccola; non si trova il certificato elettorale; il certificato elettorale non ha corrispondenza nell’elenco degli elettori; la busta è aperta; dati incoerenti; identificazione dell’elettore con un numero e poi si ritrovava ancora lo stesso numero, in un’altra busta; busta scollata, oppure non chiusa. In alcuni casi dell’annullamento si è assunta la responsabilità il presidente di seggio. "E’ verificato – spiega Fancelli – che un 7 per cento del totale dei votanti ha subito l’annullamento nella fase precedente allo scrutinio, nelle fase preliminare. Ci sono stati dei seggi che hanno dovuto annullare tutto, perché hanno verificato che le buste erano aperte o che i certificati elettorali erano scombinati". Si sono avuti, quindi, i conseguenti errori nei conteggi. Ma su molti errori il Presidente dell’Ufficio per la circoscrizione Estero garantisce che si è intervenuti e aggiunge: "Alla fine, crediamo di aver fatto tutto quanto era nei nostri poteri al fine di dare un risultato accettabile delle votazioni che si sono svolte presso l’Ufficio centrale per la circoscrizione Estero".

In sede di audizione il dibattito si è poi scaldato intorno al tema della "squadratura" dei dati elettorali, cioè la percentuale di correzione dei verbali sezionali con dati incompleti o incongruenti, e su come si sia proceduto e in quali casi. Fancelli ha ricordato che la procedura per il voto è rigida e dove non è stata rispettata da parte dell’elettore l’Ufficio è intervenuto con i poteri assegnati. Altro argomento partecipato è stato quello dell’assegnazione dei voti di preferenza, che esistevano solo per la Circoscrizione Estero e non per i seggi italiani e che avrebbe rallentato di molto le operazioni di scrutinio, specialmente laddove si è dovuto far quadrare i dati. E sono 19 seggi su 765. Di questo si è dibattuto, anche avanzando l’ipotesi di tornare a scrutinarne i relativi voti.

A generare l’intervento accalorato al dibattito anche di Gianni Farina, deputato per L’Unione nella Circoscrizione Estero è stata l’affermazione del presidente Fancelli. "Da gente che manda assegni, passaporti e quant’altro c’è da aspettarsi di tutto. Bisogna entrare nella mentalità di queste persone, Degli italiani all’estero". Su intervento offeso dell’eletto in Europa di il Presidente dell’Ufficio centrale per la circoscrizione Estero ha precisato: "Quel che volevo dire è che bisogna capire che ci sono dei cittadini italiani all’estero per i quali la distanza tra il consolato e il luogo di residenza è talmente ampia da dover prendere l’aereo. Immaginiamo distanze come in Argentina, come in Australia. Queste persone, avendo una busta pre-affrancata e sapendo che la busta sarebbe ritornata al consolato ne hanno approfittato per chiedere il rinnovo del passaporto".

Rispondendo inoltre ad alcune domande riguardanti irregolarità circa le attribuzioni dei voti voti contestati e non attribuiti, Fancelli ha smontato la polemica; anche su ipotesi di reato per inebri dei seggi.

Il Presidente dell’Ufficio centrale per la circoscrizione estero ha inoltre confermato l’esistenza di un’indagine della Procura di Roma sul voto all’estero, nell’ambito della quale lui stesso è stato sentito dalla DIGOS su delega della procura di Roma.

http://www.newsitaliapress.it

 

 

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