1697 Italiani nel Mondo: Danieli, ristrutturare rete diplomatico-consolare

20060708 14:47:00 webmaster

Roma, 7 lug. – (AdnkronosEminotizie) – Ristrutturare la rete diplomatico-consolare italiana. E’ una delle priorita’ del viceministro per gli Italiani nel Mondo Franco Danieli, che in un’intervista a ‘Gente d’Italia, quotidiano delle Americhe diretto da Mimmo Porpiglia, indica le linee programmatiche del suo dicastero. Prima della fine dell’estate dovra’ essere pronta una mappa delle rappresentanze, consoli onorari compresi, di tutti i Continenti e di tutti i centri in cui esiste una comunita’ italiana e una rappresentanza del governo. Un’indagine capillare ”singola realta’ per singola realta”’, per poter poi avere alla fine ”l’esatta cognizione della quantita’ di addetti delle ambasciate e dei consolati, pratiche svolte, del tipo di pratiche svolte e poi ancora degli orari, dei servizi di accoglienza dei connazionali, fino allo stato fisico delle sedi”.

Altro punto all’ordine del giorno dell’agenda di Danieli, la riforma del Cgie (Consiglio generale italiani all’estero), ”che deve tener conto del mutato contesto politico, particolarmente della presenza dei 18 parlamentari eletti nella circoscrizione estero, con i quali occorrera’ che il Consiglio si raccordi e collabori in maniera organica”.

Intanto il viceministro ha gia’ programmato le sue prime trasferte, come l’appuntamento dell’8 ottobre prossimo a Chicago per il Columbus Day, insieme al sindaco della citta’, e qualche giorno dopo la visita a Washington e l’incontro con il Niaf. Ma prima della visita negli States tra l’8 e il 20 ottobre, Danieli anticipa a ”Gente d’Italia”, che sara’ presente alla conferenza programmatica su Rai international, che ha indetto dopo l’incontro con la redazione e la direzione della testata.

”Sara’ nella seconda meta’ luglio”, spiega l’esponente dell’esecutivo, e coinvolgera’ tutte le realta’ istituzionali che si occupano di questi temi. La Rai,il ministero, la presidenza del Consiglio, gli eletti all’estero, il Cgie, i sindacati dei giornalisti e la Federazione nazionale della stampa. Sara’ un appuntamento in vista del rinnovo della convenzione con la presidenza del Consiglio dei Ministri, ma ovviamente anche l’occasione per ridefinire i programmi, la missione, la qualita’ del servizio erogato da Rai International. ”Da parte mia -aggiunge il viceministro- c’e’ anche la determinazione ad aumentare l’offerta e sto lavorando per fare in modo che in tempi brevissimi in alcune aree tra cui anche Sud America e Stati Uniti, arrivi anche il segnale di Rainews 24. Per ogni Paese la prima cosa che si trasmette all’estero e’ il primo canale alla news, cosi’ puo’ essere anche per l’Italia. Le condizioni tecniche ci sono e non servono costi aggiuntivi”.

Danieli ha anche preso accordi per mantenere una striscia quotidiana della testata di informazione sui lavori parlamentari, Tsp, per garantire una finestra di 10 minuti al giorno. E i privati? ”Ci sono gia’ molte emittenti piuttosto piccole sul satellite, ma il rischio e’ che questa pluralita’ importante vada dispersa e che le emittenti non rientrino nei bouquet. Bisognera’ quindi in un secondo momento rafforzare la presenza dei privati”.

Altro tema molto sentito dalle comunita’ soprattutto in Sud America quello delle spese sanitarie. Proposte? ”Il tema dell’assistenza ai connazionali -spiega Danieli- e’ legato a quello degli ospedali italiani all’estero che spesso sono ospedali solo di nome. C’e’ la richiesta di risorse, come l’assegno di solidarieta’ sul quale stiamo lavorando. E’ ovviamente un impegno gravoso, che va affrontato anche in questo caso cercando di razionalizzare i mezzi a disposizione”.

”Sto mettendo in piedi -annuncia il viceministro- un tavolo tra il governo, le Regioni e le Provincie autonome per coordinare almeno quelle che sono le attivita’ e gli impegni che ogni singola Regione assume con i connazionali. Pianificare le strategie renderebbe tutto piu’ efficace. Faccio l’esempio di alcuni Paesi del Sud America dove c’e’ un sistema di welfare privato per cui bisogna negoziare con le assicurazioni per le coperture sanitarie. Ogni Regione spende centinaia di migliaia di euro, le piu’ grandi anche un milione, un milione e trecentomila euro, quindi anche cifre di una certa consistenza. Se si mettessero d’accordo tutte insieme si potrebbe fare una sola contrattazione con le assicurazioni piuttosto che venti separate, riducendo i costi e aumentando il numero degli assistiti. Ho gia’ la disponibilita’ di alcune Regioni. Tra settembre e ottobre ci sederemo intorno al tavolo per definire concretamente i dettagli di questo accordo”.

Altra questione particolarmente sentita, quella relativa alla macchina elettorale e al suo funzionamento. ”Il voto per corrispondenza -spiega Danieli- comporta rischi che e’ bene tenere presente. I problemi sono pero’ determinati in larga misura dall’applicazione dell’attuale normativa, e possono essere risolti. Bisogna ricalibrare i tempi sulle esigenze dei connazionali all’estero quindi anticipare la disponibilita’ dell’elenco provvisorio degli elettori, e rivedere i termini per la presentazione di simboli di lista e delle candidature per predisporre i ‘kit elettorali’ da inviare alle sedi per la stampa”. Secondo Danieli bisogna inoltre proseguire nel mailing, stanziando risorse sufficienti ad un allineamento il piu’ completo possibile tra schedari consolari e Aire. Un’operazione che consentirebbe di migliorare la percentuale dei plichi restituiti (6,15% nel referendum di giugno). ”Serve poi -secondo Danieli- uno strumento di comunicazione immediato e automatico Consolati-Comuni attraverso l’utilizzo di risorse e programmi informatici”. Tutto per poter esercitare il diritto di voto all’estero nel migliore dei modi.

Infine il tema della cittadinanza e dei passaporti. Sul primo punto il viceministro per gli Italiani nel Mondo ritiene che sia necessaria la revisione dell’impianto normativo attualmente in vigore: perdita, riacquisto, riconoscimento per garantire i diritti ed eliminare palesi ingiustizie. Secondo Danieli va in particolare tenuto presente ”che nessuna delle leggi sulla cittadinanza ha mai previsto la perdita per inadempienza agli obblighi di denuncia dei fatti di stato civile (nascita, matrimonio, morte), rendendo sempre possibile la ricostruzione dei fatti per dimostrare il possesso della cittadinanza italiana”.

”Nei Paesi di forte emigrazione italiana -sottolinea il viceministro- in cui esistono tensioni politiche o economiche, c’e’ un’esplosione di richieste di riconoscimento della cittadinanza italiana che i nostri Consolati in alcuni Paesi non sono in grado di evadere in tempi accettabili. Si sono accumulate oltre 250.000 domande di riconoscimento di cittadinanza, tanto che da piu’ parti si sta avanzando l’ipotesi, che ritengo utile approfondire, di subordinare il riconoscimento della cittadinanza alla conoscenza, anche basilare, della lingua italiana, requisito presente anche in alcune legislazioni europee come in Francia, Austria e Belgio”.

Danieli infine annuncia che ”in materia di passaporti a fine luglio il ministero degli Esteri iniziera’ ad inviare gradualmente a tutta la rete consolare delle apparecchiature, piuttosto sofisticate, che servono per il rilascio dei passaporti elettronici. L’operazione dovrebbe concludersi entro settembre. Dopo l’attivazione dei collegamenti in Italia e la necessaria fase sperimentale, gli uffici consolari cominceranno a rilasciare i nuovi passaporti dal 26 ottobre prossimo”.

 

 

1697-italiani-nel-mondo-danieli-ristrutturare-rete-diplomatico-consolare

2482

2006-2

Views: 2

AIUTACI AD INFORMARE I CITTADINI EMIGRATI E IMMIGRATI

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.