1759 Il Presidente della Regione Toscana Martini: " Europeizzare le Regioni per fare più coesa l'Europa"

20060714 15:17:00 webmaster

Intervento al corso "Rafforzare la dimensione locale dell’UE"
Una importante opportunità con l’apertura dei nuovi fondi strutturali 2007-2013

FIRENZE "Non regionalizzare l’Europa, ma europeizzare le regioni": per il presidente della Regione Claudio Martini è sintetizzabile così il futuro percorso che attende le comunità locali, decise a contribuire in modo determinante allo sviluppo del sistema UE.

Martini ha coniato la formula intervenendo oggi all’Istituto Universitario Europeo al corso di formazione per amministratori locali "Rafforzare la dimensione locale dell’Unione Europea", organizzato da Anci Toscana e Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, e che ha visto la partecipazione tra gli altri del Commissario per le politiche regionali Danuta Hubner e il vicepresidente della Commissione europea Franco Frattini in collegamento in videoconferenza.
Martini non ha mancato di rilevare la difficoltà del tema nell’attuale momento dell’Unione: "Oggi tutto ciò che parla di articolazione, di decentramento puo’ risultare stonato – ha detto – perchè tutto ciò che complica puo’ essere visto come un ulteriore freno al processo di coesione. Eppure noi sappiamo che proprio nel contributo delle comunità locali potrebbe stare la risposta alle attuali difficoltà". "Questa nostra convinzione – ha proseguito Martini – non è una rivendicazione sindacale, di maggior potere e di finanziamenti, ma qualcosa che sta nella storia stessa e nelle tradizioni delle regioni d’Europa. Ma perché non sia una mera petizione di principio dobbiamo porre alcune condizioni anche a noi stessi. La prima è che la dimensione europea entri nel nostro modo di costruire le regioni, province, comuni e non rimanga una semplice postilla aggiunta ai programmi di lavoro. La seconda è l’attenzione alla qualità delle nostre iniziative. Intendo efficienza nell’utilizzazione di fondi, qualità delle progettazioni, qualità della messa in opera degli interventi finanziati e non ultima la qualità del partenariato. L’apertura dei nuovi fondi strutturali 2007-2013 costituisce in questo senso una importante opportunità".

 

 

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