1831 Napolitano: Siddi (Fnsi) su contratto e pluralismo parole di grande rilevanza.

20060725 17:56:00 webmaster

Il Presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi, presente stamani alla cerimonia del “Ventaglio”, al Quirinale, ha dichiarato:

“Le parole del Presidente della Camera Bertinotti, dopo quelle di ieri del Capo dello Stato, sulla dignità del lavoro dei giornalisti e sulla necessità di dar corso regolare al rinnovo del contratto collettivo interpellano la controparte editoriale e il Governo."

“Sono di grande rilevanza le due sottolineature che il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ha fatto oggi in ordine ai problemi dell’informazione e in materia di sicurezza e disciplina del lavoro. Affermando di considerare tuttora valido e attuale (e di far proprio) il messaggio del suo predecessore Ciampi, nel 2002, alle Camere, il Presidente della Repubblica ha indirettamente indicato al Parlamento la necessità di riprendere mano ad un disegno riformatore, di riassetto del sistema, a sostegno e a garanzia del pluralismo.

Le parole del Presidente Napolitano appaiono infatti la presa d’atto di un problema che permane e il suo richiamo al messaggio di Ciampi segnala che questa è materia su cui il Parlamento è chiamato a dare risposte. La Federazione Nazionale della Stampa guarda sin d’ora con grande interesse e disponibilità al confronto con le Istituzioni parlamentari a una ripresa d’iniziativa che voglia mettere al centro il superamento degli squilibri e la reale promozione del pluralismo.
Quanto ai temi del lavoro, specificatamente del contratto dei giornalisti, su cui il Capo dello Stato ha detto parole molto chiare, in risposta alla sollecitazione del Presidente dell’Associazione Stampa Parlamentare Pierluca Terzulli, non si può non prenderne atto con grande responsabilità e positività.
L’avviso del Presidente Napolitano, secondo il quale “dovrebbe essere normale che in un Paese civile i contratti si rinnovino alla loro scadenza”, è condiviso da tutta la Federazione Nazionale della Stampa, disponibile non da oggi al negoziato per rinnovare un contratto scaduto da quasi un anno e mezzo. Come parete sociale raccogliamo senz’altro questa considerazione che invita, indirettamente ma in termini molto netti, a procedere nei tempi giusti e dovuti ai rinnovi contrattuali. Rilanciamo la disponibilità al confronto e l’auspicio che il Governo su questo tema – come già su quello della sicurezza del lavoro pure richiamato da Napolitano – diventi sempre più parte attiva e sensibile, anche a fronte degli oltranzismi delle controparti editoriali come nel caso della Fieg”.

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Il Presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi, presente stamani alla cerimonia del “Ventaglio”, alla Camera dei Deputati, ha dichiarato:
Giornalisti: Siddi (Fnsi) Parole Bertinotti interpellano Fieg e Governo

“Le parole del Presidente della Camera Bertinotti, dopo quelle di ieri del Capo dello Stato, sulla dignità del lavoro dei giornalisti e sulla necessità di dar corso regolare al rinnovo del contratto collettivo interpellano la controparte editoriale e il Governo.
La condivisa considerazione della più Alta magistratura della Repubblica e della terza carica dello Stato sul contratto quale condizione di civiltà pesa come un giudizio e come un monito per chi, come la Fieg, nega ostinatamente il negoziato un anno dopo la scadenza dello statuto del lavoro nell’informazione. L’autorevolezza delle considerazioni delle più alte cariche dello Stato evidenzia la carenza di visione dell’organizzazione rappresentativa degli editori, prigioniera ancora di una linea muscolare inutile e dannosa inidonea a promuovere un futuro importante per tutto il settore.
La questione – come ha detto stamani il Presidente Bertinotti in risposta alla sollecitazione del Presidente dell’Associazione Stampa Parlamentare Pierluca Terzulli – è quella del futuro del rapporto di lavoro dei giornalisti quale asse della qualità dell’informazione e delle relazioni sociali e industriali del Paese.
Dopo questi rinnovati interventi al Governo è chiesta un’iniziativa attiva per assicurare le condizioni dell’autonomia e della dignità professionale, che affronti i nodi del precariato diffuso e degli obblighi sociali delle imprese, e per promuovere una reale democrazia economica nel settore. I contratti non sono mai stati un ostacolo ma una premessa per lo sviluppo.
La Federazione Nazionale della Stampa Italiana, protagonista del primo contratto collettivo siglato in Italia (1911), conosce questa strada, non rinuncia mai al negoziato ma se questo non ci sarà il conflitto – pesantemente in atto in molte realtà – sarà inevitabilmente molto vasto e rovente”.

 

 

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