1866 EDUARDO GALEANO: FINO A QUANDO?

20060728 13:09:00 webmaster

Dal quotidiano "Il manifesto" del 26 luglio 2006

Un paese ne bombarda due. L’impunita’ potrebbe meravigliare se non fosse costume normale. Qualche timida protesta in cui si dice di errori. Fino a quando gli orrori continueranno a chiamarsi errori?
Questo macello di civili si e’ scatenato a partire dal sequestro di un soldato. Fino a quando il sequestro di un soldato israeliano potra’ giustificare il sequestro della sovranita’ palestinese? Fino a quando il sequestro di due soldati israeliani potra’ giustificare il sequestro del Libano intero?
La caccia all’ebreo e’ stata, per secoli, lo sport preferito degli europei.

Sbocco’ ad Auschwitz un vecchio fiume di terrori, che aveva attraversato tutta Europa. Fino a quando i palestinesi e altri arabi continueranno a pagare per delitti che non hanno commesso?
Quando Israele spiano’ il Libano nelle sue precedenti invasioni, Hezbollah non esisteva. Fino a quando continueremo a credere alla favola dell’aggressore aggredito, che pratica il terrorismo perche’ ha diritto a
difendersi dal terrorismo?
*
Iraq, Afghanistan, Palestina, Libano… Fino a quando si potra’ continuare a sterminare paesi impunemente?
Le torture di Abu Ghraib, che hanno sollevato un qual certo malessere universale, non sono niente di nuovo per noi latinoamericani. I nostri militari hanno appreso quelle tecniche di interrogatorio nella School of
Americas, che oggi ha perso il nome ma non il vizio.
Fino a quando continueremo ad accettare che la tortura continui a legittimarsi, come ha fatto la corte suprema di Israele, in nome della legittima difesa della patria?
Israele ha ignorato quarantasei raccomandazioni dell’Assemblea generale e di altri organismi delle Nazioni Unite. Fino a quando il governo israeliano continuera’ a esercitare il privilegio di essere sordo?
Le Nazioni Unite raccomandano, pero’ non decidono. Quando decidono, la Casa Bianca impedisce che decidano, perche’ ha diritto di veto. La Casa Bianca ha posto il veto, nel Consiglio di sicurezza, a quaranta risoluzioni che
condannavano Israele. Fino a quando le Nazioni Unite continueranno a comportarsi come se fossero uno pseudonimo degli Stati Uniti?
Da quando i palestinesi sono stati cacciati dalle loro case e spogliati della loro terra, e’ corso molto sangue. Fino a quando continuera’ a correre il sangue perche’ la forza giustifica cio’ che il diritto nega? La storia si
ripete, giorno dopo giorno, anno dopo anno, e muore un israeliano ogni dieci arabi morti. Fino a quando la vita di ogni israeliano continuera’ a valere dieci volte di piu’?
*
In proporzione alla popolazione, i cinquantamila civili, in maggioranza donne e bambini, morti in Iraq equivalgono a ottocentomila statunitensi.
Fino a quando accetteremo, come se fosse normale, la mattanza degli iracheni in una guerra cieca che ha ormai dimenticato i suoi pretesti? Fino a quando continuera’ ad essere normale che i vivi e i morti siano di prima, seconda, terza o quarta categoria?
*
L’Iran sta sviluppando l’energia nucleare. Fino a quando continueremo a credere che cio’ basta a provare che un paese e’ un pericolo per l’umanita’?
La cosiddetta comunita’ internazionale non e’ per nulla angustiata dal fatto che Israele possieda 250 bombe atomiche, nonostante sia un paese che vive sull’orlo di una crisi di nervi.
Chi gestisce il pericolosimetro universale? Sara’ stato l’Iran il paese che butto’ le bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki?
*
Nell’era della globalizzazione, il diritto di pressione e’ piu’ forte di quello di espressione. Per giustificare l’occupazione illegale di terre palestinesi, la guerra viene chiamata pace. Gli israeliani sono patrioti e i
palestinesi terroristi, e i terroristi seminano allarme universale. Fino a quando i mezzi di comunicazione continueranno a seminare paura?
Questa mattanza, che non e’ la prima e temo non sara’ l’ultima, accade in silenzio. Il mondo e’ diventato muto? Fino a quando le voci dell’indignazione continueranno a suonare come campane di legno? Questi bombardamenti uccidono bambini: piu’ di un terzo delle vittime, non meno
della meta’.
Chi si azzarda a denunciarlo e’ accusato di antisemitismo. Fino a quando continueremo ad essere antisemiti, noi che critichiamo il terrorismo di stato? Fino a quando accetteremo questa estorsione? Sono antisemiti gli
ebrei che inorridiscono per quanto viene fatto in loro nome? Sono antisemiti gli arabi, tanto semiti quanto gli ebrei? Per caso non ci sono voci arabe che difendono la patria palestinese e ripudiano il manicomio fondamentalista?
*
I terroristi si somigliano tra loro: i terroristi di stato, rispettabili uomini di governo, e i terroristi privati, che sono matti singoli e matti organizzati dai tempi della guerra fredda al totalitarismo comunista. E
tutti agiscono in nome di dio, si chiami Dio, Allah o Jahve’. Fino a quando continueremo a ignorare che tutti i terrorismi disprezzano la vita umana e che tutti si alimentano tra loro?
Non e’ evidente che in questa guerra tra Israele e Hezbollah sono i civili – libanesi, palestinesi, israeliani – quelli che ci mettono i morti?
Non e’ evidente che le guerre di Afghanistan e Iraq e le invasioni di Gaza e del Libano sono incubatrici di odio, fabbriche di fanatici in serie?
Siamo l’unica specie animale specializzata nello sterminio reciproco.
Destiniamo duemila e cinquecento milioni di dollari, ogni giorno, alle spese militari. La miseria e la guerra sono figlie dello stesso padre: come qualche dio crudele, mangia i vivi e anche i morti. Fino a quando continueremo ad accettare che questo mondo innamorato della morte sia il
nostro unico mondo possibile?

www.ilmanifesto.it

 

 

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