1857 Immigrazione, l'Italia si riavvicina all'Unione europea

20060728 17:33:00 webmaster

Dopo i disastrosi effetti della legge Bossi-Fini sull´immigrazione, l´Italia del governo Prodi si riavvicina alle leggi europee. Il Consiglio dei ministri ha approvato due decreti rivolti ai cittadini extracomunitari residenti in Italia e riguardanti il soggiorno lungo e il ricongiungimento familiare. I decreti interrompono l’iter di una procedura di infrazione, aperta dell´Unione contro l’Italia il 3 ottobre 2005.

Il primo decreto, che recepisce appunto una direttiva comunitaria in materia, riguarda i requisiti per ottenere lo status di soggiornante di lungo periodo e modifica il tempo minimo di permanenza regolare in Italia, portandolo da sei a cinque anni. Il ministro dell’Interno, Giuliano Amato, ha spiegato che il decreto «adegua alla disciplina comunitaria le nostre norme dando una tempistica che rende possibile, agli immigrati extracomunitari, ottenere la carta di soggiorno dopo 5 anni di soggiorno continuato in Italia». Il decreto, ha aggiunto Amato, apre la strada a nuove norme sulla cittadinanza «alle quali pensiamo di arrivare al più presto». Il provvedimento inoltre disciplina i diritti collegati a questa condizione giuridica e l’ingresso in Italia degli stranieri titolari di un permesso di soggiorno di lungo periodo rilasciato da un altro Paese dell’Unione europea.

Il secondo decreto modifica la disciplina sul ricongiungimento familiare. In particolare, si rende discrezionale la revoca o il diniego del permesso di soggiorno e il reingresso in Italia dopo l’espulsione amministrativa per lo straniero che ha chiesto di ricongiungersi ai propri parenti. Inoltre, il provvedimento semplifica le procedure per il rilascio del nulla osta ed estende il diritto al ricongiungimento anche alla categoria dei rifugiati.

«Un grande passo avanti verso le regole sull’immigrazione europee» commenta Emma Bonino, ministro per le politiche europee. «Allo stesso tempo – ha aggiunto la Bonino – il via libera del Cdm interrompe l’iter di una procedura di infrazione dell’Ue su una questione politicamente delicata, che riguarda la vita affettiva di molti stranieri che si trovano nel nostro Paese affermando il principio del rispetto della dignità umana».

Il ministro Amato ha preannunciato infine modifiche alla legge Bossi-Fini in materia di immigrazione: «Ma verranno più in là perché prima procediamo con i decreti adeguativi alle direttive comunitarie in tema di immigrazione, poi approveremo le norme sulla cittadinanza e poi modificheremo la Bossi-Fini».

www.unita.it

 

 

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