20060727 14:16:00 webmaster
Una delegazione della Presidenza della Fusie, composta dal Vice Presidente Giangi Cretti e dal Segretario Generale Giuseppe Della Noce, ha partecipato, su invito del Vice Ministro degli Esteri Franco Danieli, ai lavori della Conferenza tematica "Rai International e l’informazione per gli italiani all’estero", svoltasi lunedi 24 luglio nella Sala delle Conferenze Internazionali della Farnesina.
Intervenendo ai lavori, dopo aver portato a tutti i convenuti il saluto del presidente della Federazione Unitaria della Stampa Italiana all’Estero (Fusie) Domenico de Sossi, il vice presidente Cretti, ha espresso soddisfazione all’indirizzo del Vice Ministro per gli italiani nel mondo Franco Danieli, apprezzandone la dichiarata volontà di passare dalla fase delle analisi a quella dei progetti. Fermo restando, che detta volontà, come succede ormai da decenni, non finisca a lastricare la strada delle buone intenzioni.
Cretti, poi, considerato il contesto del dibattito, ha rilevato che se, per la natura stessa dello strumento televisivo, Rai International è il veicolo informativo potenzialmente più potente dell’Italia fuori d’Italia, non può essere certamente considerato l’unico. Infatti, all’estero sono ancora attive alcune centinaia di testate: la maggior parte delle quali associate alla Fusie.
Sono testate, ha sottolineato il vice presidente della Fusie, che negli anni scorsi hanno avuto un ruolo di servizio rilevante, spesso sostituendosi a chi una funzione di servizio l’aveva per mandato istituzionale. Testate che, oggi, stanno ripensando il loro modo di essere e di fare comunicazione, in quanto cambiati sono gli scenari socioeconomico delle nostre comunità all’estero e nuovi e diversificati sono le opportunità e i consumi socioculturali.
Annotando che la riflessione in corso attorno al futuro di Rai International cade mentre si stanno ponderando le finalità del rinnovo della convenzione che la testata ha con la Presidenza del Consiglio, Cretti, inoltre, rivolgendosi anche al sottosegretario Riccardo Levi, ha suggerito che medesima ponderazione andrebbe posta nella revisione delle altre convenzioni stipulate con enti e agenzie a vario titolo preposti all’erogazione di servizi informativi per le comunità italiane all’estero. Nella piena consapevolezza della ristrettezza delle risorse, ha detto il vice presidente della Fusie, determinate ai fini del risultato è l’uso che delle risorse si fa. Per lo stesso fine, sulla base di pochi criteri certi e trasparenti, andrebbe finalmente ridisegnato il regolamento attraverso il quale si procede all’erogazione dei contributi che la Presidenza del Consiglio destina, sulla base della legge 416 dell’81, alle testate italiane all’estero.
Un’ultima considerazione, infine, Cretti l’ha riservata ad un’altra delle annose questioni puntualmente rievocata anche nel corso della Conferenza: l’informazione di ritorno. Che è impensabile senza il coinvolgimento di quelle professionalità diffuse fra gli operatori dell’informazione attivi all’estero, molto dei quali sono giornalisti iscritti ai registri professionali dei paesi nei quali sono attivi. D’altronde, ha concluso il vice presidente della Fusie, in particolare per quanto riguarda l’informazione di ritorno se si vuole almeno evitare di scadere nella fiera di luoghi comuni, ma, più in generale, per quanto attiene all’informazione che si vorrebbe "per gli italiani nel mondo", sarebbe miope e presuntuoso non pensare e agire "con gli italiani nel mondo".
Ufficio Stampa FUSIE
1855-rai-international-una-delegazione-della-fusie-partecipa-alla-conferenza-tematica
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2006-2
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