20060727 14:04:00 webmaster
ROMA- aiseEminotizie – C’è anche l’emendamento presentato dai senatori dell’Unione Nino Randazzo, Luigi Lusi e Gianfranco Morgando (vedi AISE del 17 luglio h.16.28) nel testo del decreto-legge n. 223, recante disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale, per il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica, nonché interventi in materia di entrate e di contrasto all’ evasione fiscale, cosiddetto Decreto Bersani, approvato ieri dal Senato su cui il Governo Prodi, vista l’importanza della posta in gioco, aveva posto, ottenendola, la fiducia.
L’emendamento, come si ricorderà, mirava a salvaguardare la stampa quotidiana italiana all’estero da alcuni tagli imposti dall’ultima Finanziaria. Secondo quanto proposto dai tre senatori, all’articolo 20 del decreto Bersani dovrebbe essere aggiunto dopo il comma 3 un ulteriore comma 3-bis che recita “All’articolo 3, comma 2-ter, secondo periodo, della legge 7 agosto 1990, n. 250, e successive modificazioni, le parole: “Gli stessi contributi” sono sostituite dalle seguenti: “A decorrere dal 1º gennaio 2002 i contributi di cui ai commi 8 e 11”.
Questo testo, dunque, esclude anche i quotidiani italiani all’estero dall’abolizione del raddoppio dei contributi previsto dalla legge 250 del 1990 e successive modificazioni, una norma introdotta, come detto, con la Finanziaria del 2006 che, avendo efficacia retroattiva, aveva portato come prima conseguenza la restituzione di parte dei contributi già erogati ai giornali interessati.
L’emendamento era stato accantonato in sede di discussione in Commissione Bilancio e dunque confluito così com’è nel testo approvato ieri dall’assemblea.
Con 160 voti a favore e 53 contro, il Senato ha infatti approvato il maxiemendamento interamente sostitutivo degli articoli del decreto Bersani sul quale in mattinata il Ministro per i rapporti con il Parlamento, Vannino Chiti aveva posto, a nome del Governo, la questione di fiducia.
L’esame in Aula era iniziato lunedì 24 luglio con la relazione del sen. Ripamonti, dopo che la Commissione Bilancio il 21 luglio aveva concluso la trattazione in sede referente. L’Assemblea il 18 luglio aveva confermato il parere favorevole espresso dalla 1° Commissione permanente.
Dopo la prima lettura al Senato ora il provvedimento, che scade il 2 settembre, prosegue il suo iter alla Camera. (aiseEminotizie)
1854-ce-anche-lemendamento-di-randazzo-unione-nel-testo-del-decreto-bersani-approvato-ieri-dal-senato
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