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(da Agenzia Ansa 26.07.2006)
ROMA – Quattro temi e quattro principi. Sono i paletti fissati dal vicepremier e ministro degli Esteri Massimo D’alema per arrivare ad un cessate il fuoco ”stabile e duraturo” e ad una ”sospensione umanitaria” del conflitto che sta incendiando il confine israelo-libanese.
Nel suo intervento alla Conferenza internazionale sul Libano in corso alla Farnesina, D’Alema li ha elencati dopo il discorso del premier Romano Prodi che ha aperto i lavori del summit davanti alle delegazioni di 16 Paesi, dell’Onu, dell’Ue e della Banca Mondiale.
I 4 TEMI:
1 – secondo il titolare della Farnesina occorre ”trovare i modi per una azione umanitaria efficace” che allevi le sofferenze della popolazione libanese, anche attraverso uno ”stretto coordinamento” nell’afflusso degli aiuti tra l’Onu, l’Unione Europea, gli Usa e le organizzazioni internazionali;
2 – e’ necessario, ha scandito D’Alema, ”lavorare alle condizioni politiche per giungere ad un cessate il fuoco stabile e duraturo” a partire dalle conclusioni del vertice del G8 di San Pietroburgo;
3 – la Comunita’ internazionale deve impegnarsi a ”lavorare sulle condizioni per il dispiegamento di una forza internazionale sotto mandato delle Nazioni Unite per assistere il governo libanese” anche nell’ottica di una completa attuazione della risoluzione 1559 dell’Onu;
4 – serve un impegno forte e concreto della Comunita’ internazionale ”per la ricostruzione del Libano”. A questo proposito D’Alema ha espresso l’auspicio di una convocazione al piu’ presto di una Conferenza dei donatori per la ricostruzione del Libano.
I 4 PRINCIPI:
1 – il ministro degli Esteri ha sottolineato la necessita’ di un pieno ”riconoscimento del diritto di Israele di difendere il suo territorio da attacchi esterni”, ma ha lanciato ”un forte appello” affinche’ questo avvenga ”con la massima moderazione e proporzionalita’ ” possibili;
2 – nello stesso tempo D’Alema ha ricordato ”il diritto del Libano a conservare la propria sovranita’ e integrita’ territoriale”;
3 – ”senza uno sradicamento del terrorismo”, ha scandito il responsabile della Farnesina, ”non e’ possibile giungere a nessuna pace duratura nella Regione”;
4 – D’Alema ha infine ribadito ”il dovere” della Comunita’ internazionale ”di aiutare la popolazione civile e di promuovere lo sforzo per la ricostruzione del Libano”.
Nel concludere il suo intervento, il capo della diplomazia italiana ha auspicato che dal summit di oggi arrivino ”passi in avanti e azioni concrete” per arrestare la spirale di violenza che sta insanguinando la Regione, sottolineando come ”la necessita’ di una pace durevole” sia fondata innanzitutto sul principio di ”mutuo riconoscimento” tra le parti. Un obiettivo, questo, verso cui puntare pur con gradualita’ e ”attraverso fasi consecutive”.
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