1860 Bombe israeliane sull'Onu, veto Usa sulla condanna

20060728 16:44:00 webmaster

Gli USA non condannano le bombe israeliane sull´Onu. Anche stavolta è mancato il consenso all´interno del Consiglio di Sicurezza: l’attacco israeliano ad un posto di osservazione dell’Unifil nel Libano meridionale, costato la vita a quattro Caschi Blu, rimane per il momento senza alcuna risoluzione di condanna per l’opposizione degli Stati Uniti.

Come riporta in particolare il quotidiano spagnolo El Mundo, la polemica fra i membri del Consiglio riguarda un singolo aggettivo da applicare o meno al bombardamento: «deliberato», come è opinione all’interno dello stesso Palazzo di Vetro e come ha ripetutamente ribadito lo stesso Segretario generale Kofi Annan. Ma l´alta è venuto da Washington. Ma non solo. Pare che l’ambasciatore statunitense presso l’Onu, John Bolton, si sia detto contrario anche ad utilizzare il termine «condanna» nei confronti delle azioni militari israeliane. Risultato: il testo della dichiarazione presidenziale (tra l´altro assolutamente non vincolante) è ancora in alto mare, nonostante la Cina – uno dei quattro Paesi ad aver perso un proprio militare – avesse ceduto all’insistenza americana di eliminare un paragrafo che menzionava genericamente la condanna di «qualsiasi attacco deliberato» contro il personale Onu.

Le discussioni riprenderanno giovedì, come ha indicato l’ambasciatore francese, Jean-Marc de la Sabliere, dopo che alcune delle delegazioni avranno contattato le proprie Cancellerie per decidere sulla posizione da adottare. Pechino non si annuncia conciliante: «Se vogliamo che vi sia unità su tale questione, la cercheremo anche su altri dossier», ha avvertito l’ambasciatore Wang Gangya, alludendo ai negoziati in corso in seno al Consiglio sul nucleare iraniano.

Sul fronte delle inchieste, l’Onu ha presentato un rapporto preliminare nel quale si afferma che il personale dell´Unifil avvisò per ben dieci volte in sei ore l’esercito israeliano del fato che la postazione di Khiam si trovava sotto attacco: ogni volta i responsabili militari diedero le proprie assicurazioni sulla sospensione dei bombardamenti. Bombardamenti che sono proseguiti anche il giorno dopo la morte dei quattro osservatori (un canadese, un austriaco, un finlandese e un cinese): mercoledì il personale Unifil ha contato 21 colpi nel raggio di 300 metri dalla postazione, 12 nel raggio di 100 metri e quattro colpi diretti.

www.unita.it

 

 

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