1896 UN TETTO MASSIMO DI 35MILA EURO PER GLI SPOSTAMENTI AEREI DEGLI ELETTI ALL’ESTERO

20060803 15:48:00 webmaster

VIA LIBERA DEL PARLAMENTO AD UN TETTO MASSIMO DI 35MILA EURO PER GLI SPOSTAMENTI AEREI DEGLI ELETTI ALL’ESTERO NELLE RISPETTIVE RIPARTIZIONI:

BUCCHINO (UNIONE) INTERVISTATO DALL’AISE

ROMA aiseEminotizie – Un tetto massimo, pari a 35mila euro, fruibile nell’arco di un anno intero, destinato ai parlamentari eletti all’estero per le spese dei viaggi aerei nell’ambito della rispettive ripartizioni.

È questa la novità, sancita nei giorni scorsi da Camera e Senato e comunicata oggi agli interessati, che l’onorevole Gino Bucchino, eletto per L’Unione nella ripartizione Nord e Centro America, ha spiegato all’Aise.
"La Camera ed il Senato ", ha precisato l’on. Bucchino, "hanno approvato, nel loro regolamento interno, un tetto di spesa che può essere utilizzato da ognuno di noi parlamentari eletti all’estero per quanto riguarda, solo e soltanto, i viaggi aerei, nell’ambito della nostra ripartizione. Vale a dire che, noi eletti all’estero, così come tutti i parlamentari eletti in Italia, abbiamo il diritto – dovere di mantenere il rapporto con il nostro elettorato e con la nostra circoscrizione. Poiché il regolamento della Camera, al momento della stesura della legge sul voto all’estero, non stabiliva nulla in materia, ci siamo trovati nella condizione di poterci muovere da casa per venire a Roma, ma nella impossibilità di spostarci, ad esempio, da Toronto a Vancouver, per andare ad una manifestazione, riunione, celebrazione, incontro con l’Ambasciata o con la comunità, perché questo semplicemente non era previsto dal regolamento della Camera.".
È per questo, ha spiegato il deputato, che "sia la Camera che il Senato hanno studiato un dispositivo amministrativo-regolamentare e ci hanno messo nella condizione di poter utilizzare un tetto massimo durante l’anno, equivalente a 35mila euro".
"Ma" ha voluto sottolineare Bucchino, "non è che riceviamo 35mila euro, è solo un tetto massimo di spesa che può consentirci di effettuare viaggi aerei, vitto ed alloggio escluso, presupponendo che, durante un anno di lavoro, si possa fare una missione al mese in giro per i nostri Continenti, che sono smisurati".
"Non c’è quindi", ha ribadito il parlamentare dell’Unione, "alcun tipo di rimborso, alcun tipo di pagamento premio, né di acquisto. È un regolamento, credo un atto dovuto, della Camera per rendere possibile a noi di potere fare dei viaggi all’interno della nostra Circoscrizione, al pari dei nostri colleghi italiani che girano tranquillamente in Italia".
Un’ultima notazione Bucchino l’ha dedicata alle polemiche degli ultimi giorni
su questa questione. "Ho letto qualcosa", ha osservato, "su altri giornali secondo cui Prodi comprerebbe i senatori. Sono tutte illazioni: direi semplicemente che la Camera e il Senato sono stati sensibili, e ci hanno messi nella condizione di poter esercitare il nostro lavoro, di muoverci nella nostra circoscrizione all’interno di quel tetto massimo.".

(s.d.f.aiseEminotizie)

 

 

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