1951 IL MUSEO DELL'EMIGRAZIONE PIEMONTESE: UNA REALTA' PER NON DIMENTICARE

20060901 12:12:00 webmaster

DI Michele COLOMBINO

Con la preziosa e determinante collaborazione del Comune di Frossasco in provincia di Torino che pionieristicamente e con contributi specifici della Regione e della Fondazione CRT ha ristrutturato e messo a disposizione gli ex locali delle Scuole elementari nel centro del Paese, nasce e si inaugura sabato 16 settembre alle ore 15,00 il Museo Storico dell’Emigrazione Piemontese, una struttura ancora mancante alla cultura e alla storia migratoria del nostro popolo per rileggere uno dei fenomeni che nei due secoli passati hanno segnato in modo indelebile la vita e la identità della nostra Regione.

Non si tratta ancora di un’opera da ritenere ultimata per l’incompletezza di alcune infrastrutture tecnologiche e telematiche che dovranno necessariamente essere integrate nel minore tempo possibile, ma un primo grande passo per testimoniare che il Piemonte con le sue istituzioni d’avanguardia mira a rimuovere con iniziative concrete il fenomeno migratorio per recuperarne la memoria, con possibilità documentate di studiarne gli elementi umani e sociali, riannodare relazioni permanenti con i piemontesi nel mondo, ricostruire e ritrovare le proprie radici.

E’ anche il completamento di una intensa attività internazionale dell’Associazione Piemontesi nel Mondo iniziata nel lontano 1974 con la promozione del Monumento di San Pietro Val Lemina (Torino) ad opera della locale Amministrazione Comunale, proseguito con la fondazione di centinaia di Associazioni piemontesi in 28 Nazioni estere, e una sequenza ininterrotta di iniziative quali: l’istituzione della FAPA (Federazione Associazioni Piemontesi Argentina) e della FAPIB (Federazione Associazioni Piemontesi in Brasile); la realizzazione di 50 gemellaggi fra Piemonte e Argentina; la creazione del premio Internazionale <> ora istituzionalizzato dalla Regione Piemonte; la presenza ai grandi convegni interregionali, nazionali e internazionali sull’emigrazione; la compartecipazione unitaria con la Regione Piemonte e la RAI-TV per i documentari <> 1^ e 2^ edizione sui piemontesi dell’Argentina e <>; iniziativa congiunta da 6 anni per il concorso <> con la Regione, le Province Piemontesi e “La Stampa” di Torino; il sostegno alla ricerca storica e pubblicazioni sulla storia dell’emigrazione ad enti pubblici e privati del Piemonte e della vicina Francia; la fornitura di materiale archivistico per tesi di laurea da parte di studenti piemontesi; ogni altra forma collaborativa e volontaristica alle molteplici attività promosse negli ultimi 10 anni dalla Regione Piemonte.

Il Museo , che evidenzierà anche molte delle iniziative sopra descritte, nelle varie sequenze illustrative, conduce con discrezione alla conoscenza dell’aspetto certo più evidente del fatto migratorio: si parte dal paese lasciato serbando solo il bagaglio della nostalgia (i ricordi, il lavoro, il cimitero, la terra, le colline, i monti), per raggiungere le tappe salienti dell’iter burocratico: documenti per l’espatrio, certificati, passaporti, piccoli ricordi, lettere; e ancora, sulle ali della ricostruzione storica, il lungo e faticoso viaggio per finire, superati gli stenti, le tribolazioni e le difficoltà di integrazione, all’adeguamento per la raggiunta stabilità socio-economico-familiare.Un’opera museale da considerare patrimonio di tutti e per tutti che dovrà diventare un <> ed una struttura interattiva finalizzata a favorire il mondo della storiografia per produrre materiali di studio e ricerca tratti dalla viva esperienza di chi ha vissuto l’emigrazione sulla propria pelle, confrontare esperienze, affinare il lavoro di ricerca, strutturare attività didattiche trasversali, allestire mostre tematiche, riqualificare e potenziare le radici, sensibilizzare la società piemontese sull’epopea che ha coinvolto milioni di corregionali consentendo al Piemonte in campo Internazionale di diventare Regione d’avanguardia.

In tempi di globalizzazione è indispensabile conoscere tutto quanto è accaduto prima di noi per sapere meglio come e dove andare.Queste, a grandi linee, sono le finalità del Museo dell’Emigrazione Piemontese che Comune di Frossasco e Federazione Internazionale Piemontesi nel Mondo sabato 16 settembre prossimo al momento dell’inaugurazione, simbolicamente consegneranno agli Enti Istituzionali, alla cultura e alla storia del Piemonte come patrimonio gelosamente da custodire e valorizzare. Michele COLOMBINO

 

 

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