1967 MICHELONI AI CONNAZIONALI IN SVIZZERA: AI PROSSIMI REFERENDUM SU STRANIERI E ASILO VOTATE "NO"

20060904 15:07:00 webmaster

"Il prossimo 24 settembre l’elettorato svizzero è chiamato a pronunciarsi sulla nuova legge sugli stranieri e sulla revisione della legge sull’asilo. Si tratta di due provvedimenti profondamente ingiusti, discriminatori, polizieschi". Inizia così il messaggio che Claudio Micheloni, senatore dell’Unione eletto nella ripartizione Europa nonché Presidente della Federazione delle Colonie Libere Italiane in Svizzera, in quest’ultima sua veste ha inviato a tutti i connazionali nell’approssimarsi dei due referendum indetti dalla confederazione elvetica, l’uno per riformare la legge sugli stranieri, l’altro sull’asilo.

"Se dovesse passare la legge sugli stranieri – sottolinea Micheloni – si tornerà indietro di 50 anni, verranno rimesse in discussione conquiste che ritenevamo acquisite: ricongiungimento familiare, permesso C, libera circolazione delle persone. Non saranno colpiti soltanto i lavoratori extracomunitari, ma anche gli emigrati dell’area europea e gli stessi cittadini svizzeri andranno incontro a conseguenze disastrose; la politica d’integrazione riceverà una drammatica battuta d’arresto". Quanto all’asilo, "se ne fosse accolta la revisione, la tradizione umanitaria della Svizzera subirebbe un durissimo colpo: ai perseguitati politici, ai loro bambini si potrebbero aprire le porte delle prigioni!".
Per questi motivi, Micheloni invita tutti a votare "no" ad entrambi i referendum. "Anche i cittadini stranieri con passaporto svizzero – ha precisato il senatore – hanno ricevuto in questi giorni il materiale elettorale. Sulla scheda di voto dovranno rispondere alle seguenti domande: "Volete accettare la legge federale del 16.12.2005 sugli stranieri (LStr)?" e "Volete accettare la modifica del 16.12.2005 della legge sull’asilo(LAsi)?". È della massima importanza – ha ribadito Micheloni – che essi scrivano DUE VOLTE NO. Dalla loro scelta non dipende soltanto il destino di tanti stranieri e richiedenti l’asilo: si tratta di salvaguardare la dignità umana, i diritti fondamentali dell’uomo. Dall’esito della votazione popolare del 24 settembre si decide veramente se la Svizzera resterà un Paese civile".
"Vi invitiamo caldamente, care e cari connazionali, a convincere il maggior numero possibile sia di svizzeri che di parenti, amici, conoscenti con nazionalità elvetica, a votare due volte "no", due volte "no" – ha concluso – per una convivenza solidale, serena e democratica di tutti coloro che risiedono e lavorano in questo Paese". (aise)

 

 

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