1987 L’ASSESSORE DEL FVG ANTONAZ AL CONVEGNO DEI FOGOLARS IN CANADA

20060906 09:53:00 webmaster

"COINVOLGERE LE GIOVANI GENERAZIONI"

OTTAWA aiseEMINOTIZIE – Sono i giovani il futuro e la spina nel fianco dei nostri corregionali in Canada. Ad essi tocca il sacro testimone della memoria e della difesa della cultura e delle tradizioni che i loro padri ed i loro nonni hanno portato da oltreoceano. In numero sempre maggiore i giovani però parlano l’inglese e talvolta il francese. E basta. Valutare il da farsi, avviare strategie per mantenere vivi i collegamenti e per coinvolgere le terze generazioni "affinché, da canadesi, possano mantenere un rapporto di amore e conoscenza con il Friuli" è la formula che ieri, 3 settembre, l’assessore regionale alla Cultura e ai Migranti della Regione Friuli Venezia Giulia, Roberto Antonaz, ha proposto ai rappresentanti dei 15 Fogolars riuniti ad Ottawa per il loro quattordicesimo congresso.

Una strada da imboccare affrontando la sfida della comunicazione, così importante per far crescere in questi ragazzi la curiosità verso la terra d’origine, ben diversa, ormai, da quella stampata nei ricordi dei loro nonni.
Per farlo c’è internet, con una quantità di informazioni nelle diverse sezioni del portale della Regione e non solo. Ma occorrono idee nuove e stimolanti e Antonaz, ricordando che per i friulani ed i giuliani all’estero la Regione ha stanziato quest’anno due milioni di euro – "la cifra più alta erogata sinora dall’amministrazione regionale" – ha sollecitato i Fogolars in tal senso. "Siamo qui per ascoltare i vostri consigli e suggerimenti", ha dichiarato. "Diteci cosa vi aspettate da noi, dalle associazioni dei corregionali in Friuli. Più del record della cifra stanziata, che può esser superato, conta il modo in cui questi soldi saranno spesi".
È iniziata con un "grande abbraccio a tutti dai friulani e dalle friulane del Friuli Venezia Giulia" portato dallo stesso Antonaz ed il coinvolgimento stretto degli ospiti d’onore (con l’assessore, il neoletto presidente dei Friulani nel Mondo Giorgio Santuz, e il direttore della Filologica Friulana Feliciano Medeot) la fase attiva del congresso dei friulani del Canada.
"Con l’onorevole Santuz si è instaurato subito un rapporto molto positivo", ha detto Antonaz, "e con lui alla guida dell’Ente Friuli nel Mondo c’è un’aria nuova, che mi fa dire che siamo sulla strada giusta".
A far da sfondo all’impegno e alle riflessioni che hanno rappresentato l’obiettivo del convegno dei Fogolars ad Ottawa c’era una serie di festeggiamenti e cerimonie organizzate dal presidente della Federazione dei Fogolars canadesi, Ivano Cargnello, un programma culminato in una serata di gala cui hanno preso parte il sindaco di Ottawa Roberto Chiarelli e l’ambasciatore d’Italia in Canada Gabriele Sardo. Un’atmosfera vivacissima di confronti, battute, scambi di opinioni e singolari, esemplari storie di integrazione.
Storie come quella della figlia dello stesso Cargnello, che si è laureata in criminologia ed oggi insegna, lei di lingua madre italiana, inglese e francese ai ragazzini canadesi. O come quella del colonnello Roberto Mazzolin, presidente del Fogolar di Ottawa. Mentre parla il suo pacato italiano il colonnello è ancora, lo ammette lui stesso, il ragazzo che ‘porta rispetto al padre e alla madre’. Esprimendosi in inglese diventa di botto l’uomo che ha indossato la divisa dell’esercito ‘per servire il suo Paese’. Il Canada, naturalmente. Una dicotomia che, quando ha partecipato con i suoi uomini ad un’operazione assieme ai soldati italiani della Folgore, gli ha causato uno strano senso di sdoppiamento. Ma non è l’unico friulano nel raggio di pochi metri ad aver scelto una divisa canadese, dal momento che Maurizio Rosa, come Mazzolin impegnato nel comitato organizzativo, che scelse giovanissimo di far parte delle emblematiche giubbe rosse.
Se rimane qualcosa della malinconia della diaspora, i friulani del Canada la tengono, con qualche sbiadita fotografia di famiglia, in cassetti in cui non guardano più. Sono venuti qui a costruire famiglie, carriere e ambizioni usando i principi ed i valori dei loro padri. E oggi sono una parte integrante e positiva, oltre che fiera della sua identità, dei territori che li hanno accolti.
"Il Canada vi deve molto, ma non vi deve meno il Friuli", ha dichiarato Antonaz, ricordando le rimesse degli emigranti ai parenti, il contributo alla ricostruzione dopo il terremoto. E sottolineando, in un’intervista rilasciata al settimanale italiano "La Voce di Ottawa" assieme a Santuz, "il dovere delle istituzioni al riconoscimento di tanto impegno e sacrificio". (l.v.z.aiseEMINOTIZIE)

 

 

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