2004 Fuga di cervelli dai Sud del mondo, barcolla il sistema sanitario dei paesi poveri

20060907 10:56:00 webmaster

Nel 2000 le infermiere che hanno lasciato il Ghana sono state il doppio dei laureati; nel 2003 l’85 per cento delle infermiere filippine lavorava all’estero

ROMA – Il flusso massiccio di infermiere, ostetriche e medici dai paesi più poveri a quelli più ricchi è una delle sfide più difficili poste oggi dalle migrazioni internazionali. Lo evidenzia con forza il Rapporto Unfpa 2006 sullo stato della popolazione del mondo "In movimento verso il futuro. Donne e migrazione internazionale". Da una parte, donne e uomini qualificati si orientano sempre più verso l’emigrazione come mezzo per migliorare la propria vita e quella della famiglia. D’altra parte, i paesi di origine si trovano ad affrontare un’emergenza sanitaria senza precedenti nel mondo moderno.

Gli effetti della “fuga dei cervelli” si fanno sentire sul già fragile sistema sanitario dei paesi poveri più acutamente forse che in qualsiasi altro settore. Secondo ricerche recenti, l’intenzione di emigrare è particolarmente alta tra il personale sanitario che vive nelle regioni più duramente colpite dall’Hiv/Aids: il 68 per cento in Zimbabwe e il 26 per cento in Uganda ha espresso il desiderio di lasciare il proprio paese e andare all’estero. Secondo la Commissione globale sulle migrazioni internazionali, ci sono più medici del Malawi nella città inglese di Manchester che nel Malawi stesso. Dei 600 medici formati dopo l’indipendenza in Zambia, solo 50 lavorano ancora nel paese.

La principale spinta all’emigrazione viene tuttavia dalla mancanza di attrezzature: in molti paesi poveri i sistemi sanitari sono al collasso, i finanziamenti su cui possono contare sono del tutto insufficienti e sono costantemente alle prese con la mancanza di materiali e farmaci essenziali, attrezzature e personale, il tutto esacerbato dalla fortissima pressione degli enormi bisogni sanitari. L’Africa sub-sahariana barcolla sotto il peso delle malattie infettive (il 25 per cento del carico mondiale), ma può contare su appena l’1,3 per cento del personale sanitario del mondo. Più ancora dei medici, sono le infermiere a costituire le “truppe di prima linea” nelle cure sanitarie: quando levano le tende, spinte da bassi salari, cattive condizioni di lavoro e

mancanza di opportunità, sono i pazienti a soffrire e il sistema sanitario a sgretolarsi. Nel 2000, per esempio, le infermiere che hanno lasciato il Ghana sono state il doppio dei laureati.

Due anni dopo, il Ministero della salute stimava la mancanza di personale paramedico al 57 per cento. Nel 2003, Giamaica e Trinidad e Tobago denunciavano una mancanza di infermiere del 58 e del 53 per cento rispettivamente. Sempre nel 2003, la percentuale di infermiere filippine occupate all’estero era stimata intorno all’85 per cento. È quindi ovvio che l’emigrazione di infermiere causa problemi considerevoli. L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) raccomanda un minimo di 100 infermiere ogni 100.000 persone, ma sono molti i paesi poveri che non si avvicinano neppure a questo rapporto. In alcuni (Repubblica Centrafricana, Liberia, Uganda) ci sono meno di 10 infermiere ogni 100.000 persone, mentre nei paesi più ricchi (Finlandia, Norvegia) il rapporto è di 2.000 a 100.000 e in Europa è mediamente 10 volte superiore a quello dell’Africa e del Sud-Est asiatico.

Inoltre, le misure per arrestare le partenze – già adottate in Canada e Gran Bretagna – non sembrano in grado di rallentare la domanda. Secondo l’OMS, nel 2008 la Gran Bretagna avrà bisogno di 25.000 medici e 250.000 infermiere in più rispetto al 1997. Il governo degli Stati Uniti stima in un milione il fabbisogno di posti di lavoro per infermiere per il 2020. Il Canada e l’Australia stimano il deficit di infermiere, nell’arco dei prossimi 4-5 anni, rispettivamente a 78.000 e 40.000 unità, per via dell’invecchiamento della popolazione causato dai tassi di fecondità decrescenti e dalla più lunga aspettativa di vita nei paesi industrializzati. (ep)

http://www.redattoresociale.it/

 

 

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