2029 CROAZIA: Cittadinanza italiana, la procedura sia agile

20060910 15:29:00 webmaster

Furio Radin e Maurizio Tremul (Unione Italiana di FIUME) a colloquio con Ettore Rosato e Perla Stancari (Ministero Interno). “Le Comunità degli Italiani si mettano a disposizione dei connazionali”

ROMA – Problematiche relative alla futura procedura per l’acquisto della cittadinanza italiana da parte dei connazionali, modalità di raccolta dei documenti che saranno richiesti a tale fine e l’ottima collaborazione avviata tra il Viminale e l’Unione Italiana: questi i principali temi affrontati dai rappresentanti delle due istituzioni – la massima associazione rappresentativa della Comunità Nazionale Italiana in Croazia e Slovenia e il Ministero degli Affari Esteri italiano – nel corso dell’incontro tenutosi il 6 settembre nella Sala riunioni del Dipartimento per le Libertà civile e l’Immigrazione del MAI, al fine di snellire ed accelerare i tempi di tale iter.

Inoltre, si è posto l’accento sull’ottima collaborazione esistente fra il Ministero degli Interni e l’Unione Italiana, che anche in quest’occasione si è detta pronta a svolgere un ruolo di mediazione a favore dei connazionali, attraverso il coinvolgimento di tutte le Comunità degli Italiani in Slovenia e Croazia.

Le questioni operative

Un incontro, dunque, che ha dato modo al presidente dell’Unione Italiana, Furio Radin e al presidente della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul di affrontare, in un contesto contraddistinto dalla propositività, con il sottosegretario agli Affari Interni, Ettore Rosato e con il direttore per i diritti civili, la cittadinanza e le minoranze presso il Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione del MAI, il prefetto Perla Stancari sia le questioni “operative” inerenti ad uno degli argomenti più sentiti dai connazionali – il (ri)acquisto della cittadinanza italiana, appunto – sia la collaborazione avviata tra il Ministero degli Affari Interni e l’UI definita dagli interlocutori “ottima”.

Al centro dei colloqui romani, come rilevato, si sono trovate le disposizioni applicative della Legge 8 marzo 2006 n.124, intitolata “Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 91, concernenti il riconoscimento della cittadinanza italiana ai connazionali dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia e ai loro discendenti” che, come noto, prevede che gli interessati al riconoscimento della cittadinanza italiana presentino alle autorità competenti un’apposita istanza corredata dalla documentazione necessaria a tale scopo in sintonia con quanto previsto nella circolare attuativa emanata dal MAI (sentita la Farnesina) il 22 maggio 2006 con nota protoccolata K.60.1. Proprio in tal senso nel corso dell’incontro gli interlocutori hanno riflettuto sulle modalità di raccolta dei documenti richiesti, al fine di snellire ed accelerare i tempi dell’iter procedurale.

MAI e UI: la collaborazione è ottima

Inoltre, si è posto l’accento sull’ottima collaborazione esistente fra il Ministero degli Affari Interni e l’Unione Italiana, che anche in quest’occasione si è detta pronta a svolgere “un ruolo di mediazione a favore dei connazionali”, attraverso il coinvolgimento di tutte le Comunità degli Italiani in Croazia e Slovenia. Il presidente dell’UI e il presidente dell’Esecutivo UI hanno quindi espresso al sottosegretario Ettore Rosato il loro apprezzamento “per l’opera svolta al fine di accelerare i tempi di applicazione della Legge per l’ottenimento della cittadinanza italiana per i connazionali dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia ed i loro discendenti”, e hanno ringraziato Perla Stancari “per l’attenzione dimostrata nei confronti della Comunità Nazionale Italiana e delle sue istituzioni”. Maurizio Tremul, nel rilevare che l’incontro “ha confermato i buoni rapporti esistenti fra il Governo italiano e l’Unione Italiana ha rivolto, a nome dell’UI, un invito a tutte le Comunità degli Italiani sparse sul territorio d’insediamento storico: di “mettersi a disposizione per fornire un servizio di supporto ai connazionali che intenderanno intraprendere l’iter per l’ottenimento della cittadinanza”.

Una relazione proficua

“Dopo tutto l’impegno speso per conseguire la possibilità per i connazionali di ottenere la cittadinanza italiana – ha aggiunto quindi Tremul –, è arrivato, finalmente, il momento di lavorare per sostenerli e seguirli nell’espletamento delle pratiche richieste”. Furio Radin si è detto parimenti soddisfatto dell’incontro, nel corso del quale “è stato possibile confrontarsi direttamente con le autorità ed i funzionari che si occuperanno dell’ottenimento della cittadinanza per i connazionali”. Ha sottolineato, inoltre, “l’importante ruolo che è stato riconosciuto all’Unione Italiana a partire dal rapporto di fiducia esistente ormai da anni tra il Governo Italiano e le istituzioni della Comunità Nazionale Italiana”. “La proficua relazione instauratasi fra i Ministeri degli Interni e degli Esteri Italiani e l’Unione Italiana – ha osservato il presidente dell’UI –, permetterà di snellire di molto il processo di acquisizione della cittadinanza, favorendo in particolar modo i giovani della CNI, che ancora non sono in suo possesso”. All’incontro tra Furio Radin, Maurizio Tremul, Ettore Rosato e Perla Stancari hanno preso parte anche: l’addetto stampa del sottosegretario agli Interni, Giancarlo Lancellotti, il capoufficio dello staff del prefetto Stancari, Roberta Papale, il caposegreteria del Sottosegretario agli Interni Graziella Lucidi, Rosanna Rabuano; il presidente della Commissione interministeriale per il riconoscimento della cittadinanza, Giuseppe Ascrizi; ed alcuni membri della stessa Commissione.(chb-La Voce del Popolo/EMINOTIZIE)

 

 

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