20060918 16:27:00 webmaster
da "La Repubblica"
GENOVA – "L’integrazione non e’ assimilazione ma contaminazione". Con queste parole il ministro degli Interni, Giuliano Amato, ha introdotto il suo intervento alla Conferenza sull’immigrazione promossa dalla Regione Liguria e dalla Commissione Europa a Palazzo Ducale. "L’alternativa – ha spiegato – e’ la Torre di Babele che si costruisce nelle scuole e nei quartieri". Ed ha aggiunto: "la globalizzazione e’ giusta, anche quella della poverta’ perche’ cosi’ il mondo diventa sensibile al problema e ogni essere umano potra’ percorrere il cammino della speranza".
Amato ha poi ribadito l’esigenza di contrastare l’immigrazione clandestina: "Non possiamo certo accoglierli a braccia aperte". Critico sulla legge che dovrebbe regolarizzare la posizione degli immigrati che in realta’ tratta queste persone in coda agli sportelli della posta come se fossero ancora in terre lontane, Amato ha puntato il dito sullo sfruttamento degli immigrati costretti a lavorare in nero e quindi condannati alla clandestinita’, vittime dello sfruttamento pur vivendo da anni nel nostro Paese. Nella lotta alla clandestinita’ del mercato nero delle braccia, il ministro degli Interni ha sottolineato il ruolo che possono svolgere i consolati che potrebbero divenire uffici di collocamento per gli immigrati che desiderano arrivare in Italia, un servizio che potrebbe arricchirsi con un contributo formativo per coloro che intendono arrivare in italia nella piena legalita.
www.repubblica.it
2086-immigrazione-amato-non-assimilazione-ma-contaminazione
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2006-1
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