2084 FESTA DE L'UNITA': Incontro a Pesaro con gli eletti all’estero nel Parlamento italiano

20060918 16:18:00 webmaster

Danieli: “La realtà dei nostri connazionali nel mondo deve essere conosciuta, apprezzata e valorizzata”
Sereni: “In finanziaria un segnale forte che rispetti le promesse elettorali e tuteli i connazionali più poveri”

PESARO – Per fare il punto sulle politiche per le nostre comunità nel mondo si è svolto a Pesaro, nell’ambito della Festa nazionale dell’unità, il dibattito sul tema “Gli italiani all’estero nel Parlamento italiano”. L’incontro, moderato da Eugenio Marino del Dipartimento internazionale dei Ds, è stato introdotto dal Coordinatore del Forum per gli italiani nel mondo Norberto Lombardi che ha sottolineato come la presenza delle comunità all’estero rappresenti un’opportunità di grande significato per la proiezione internazionale del nostro Paese.

“Abbiamo bisogno – ha aggiunto Lombardi – di ritornare alla nostra memoria migratoria per trovare insieme quei percorsi d’integrazione, compiuti dagli italiani in società diverse, che ci consentono di avere maggiore apertura sociale nei confronti degli immigrati che oggi giungono in Italia”.
Lombardi, dopo aver definito priva di fondamento ogni ipotesi di delegittimazione del voto all’estero, ha evidenziato la necessità di migliorare gli aspetti tecnici del suffragio attraverso l’introduzione della raccomandata con ricevuta di ritorno per la spedizione del plico elettorale, una migliore custodia delle schede presso i consolati e la razionalizzazione delle operazioni di scrutinio in Italia. Auspicata inoltre una riflessione sull’ipotesi dell’opzione preventiva del voto, cioè sul fatto che chi voglia esprimere il proprio suffragio dall’estero lo debba dichiarare iscrivendosi in appositi elenchi.
Lombardi ha inoltre chiesto una riforma degli organi di rappresentanza che dia ai Comites maggiori risorse economiche ed umane, e che consenta al Cgie di svolgere il fondamentale ruolo di collegamento fra le nostre comunità residenti nei vari Stati e i parlamentari della circoscrizione Estero. Chiesta inoltre la ripresa dei lavori della Conferenza Stato-Regioni-Province autonome-Cgie, una risposta di solidarietà per i connazionali indigenti, l’attualizzazione dei programmi di Rai International e una migliore promozione della lingua e cultura italiana nel mondo che si intrecci con il patrimonio storico dei nostri connazionali all’estero.
Gianni Farina, deputato della ripartizione Europa, ha invece posto in evidenza come a tutt’oggi i parlamentari eletti all’estero debbano guardare con la massima attenzione alle questioni sociali dei nostri connazionali . troppe volte gli italiani sono stati sfruttati nel mondo del lavoro – e al problema della difesa della nostra lingua in Europa. Una lotta che va portata avanti per favorire la nascita di un’Unione Europea basata sull’intercultura, la comprensione e la fratellanza. Farina , dopo aver chiesto un salto di qualità dei programmi Rai per l’estero, ha auspicato il pieno rispetto dei diritti sociali e politici degli italiani nel mondo. Fondamentale in questo ambito anche un radicale miglioramento dei servizi offerti dall’Italia all’estero attraverso i Consolati, gli Istituti di cultura e le Camere di commercio.
Marina Sereni, vice capogruppo dell’Ulivo alla Camera, ha ricordato come al momento il Governo sia impegnato a fronteggiare la difficile sfida economica e a rilanciare l’Italia nel contesto internazionale. Una nuova posizione del nostro Paese nel contesto europeo e mondiale che non si limiterà alla sola politica estera, ma riguarderà anche l’internazionalizzazione delle nostre imprese. Un settore dove si cercherà di valorizzare anche il grande potenziale delle nostre comunità nel mondo. La Sereni, dopo aver ricordato che il senatore Claudio Micheloni far parte ora della Commissione di Vigilanza sulla Rai, ha chiesto al Governo di inviare, nell’ambito della prossima finanziaria, “un segnale forte agli italiani all’estero” che rispetti le promesse elettorali e che tuteli i connazionali più deboli e poveri, anche attraverso l’istituzione dell’assegno sociale. “Bisogna costruire in Italia ed all’estero – ha aggiunto la Sereni – un grande Ulivo ed una forza riformatrice per dare più incisività alla sfida del Governo e per guardare meglio al futuro”.
Gino Bucchino, deputato della ripartizione Nord e Centro America ha invece fatto presente come la grande conquista dei parlamentari all’estero nasca da un lungo percorso iniziato molti anni fa quando nonni e genitori giunsero nei paesi di residenza e lavorarono con grandi sacrifici. Un cammino difficile, quello dell’integrazione e dell’interazione, che oggi consente agli italiani all’estero, ormai inseriti nelle società di residenza, di vivere nel presente della globalizzazione i valori della solidarietà. “Noi dobbiamo dire agli italiani – ha affermato Bucchino chiedendo la chiusura dei centri di permanenza temporanea – che non dobbiamo avere paura dei colori diversi della pelle”. Il deputato ha inoltre annunciato di lavorare, nell’ambito della Commissione sociale della Camera, per arrivare all’iscrizione nel sistema sanitario anche dei ragazzi figli di immigrati irregolari. Secondo Bucchino tutti i bambini stranieri nati nel nostro Paese dovrebbero acquisire la cittadinanza Italiana.
“Quando l’Italia capirà che fuori dai confini ha gettato oro – ha invece affermata la deputata della ripartizione Sud America Marisa Bafile – allora le nostre battaglie avranno le risposte che attendono da tantissimo tempo. Dovremo comunque batterci – ha proseguito la Bafile che si è detta orgogliosa della sua famiglia e delle proprie origini di migrante – per aiutare chi ancor oggi ha bisogno della solidarietà dell’Italia, ma anche per le persone che vogliono un rapporto paritario con il Paese d’origine. Non più da figli verso la madrepatria, ma soggetti adulti che possono avere un interscambio economico e culturale”. La deputata ha inoltre evidenziato la necessità di dare al voto all’estero un contenuto nuovo che non si fermi solo alla fase legislativa, ma contempli anche un diverso modo di considerare gli italiani nel mondo. Persone che vanno rispettate e possono dare tanto per l’Italia.
Dopo l’intervento del vice presidente degli imprenditori italiani a Mosca Vittorio Torrentini che ha ricordato come le piccole comunità imprenditoriali italiane dei grandi Paesi emergenti rappresentino un patrimonio per il nostro Paese e il futuro dell’emigrazione, il segretario dei Ds in Europa Michele Schiavone ha auspicato sia una presenza del partito all’estero sempre più organizzata, sia un fattivo impegno del Governo per l’aggiornamento tecnico del voto e sul fronte della cittadinanza.
Il senatore della ripartizione Sud America Edoardo Pollastri ha posto in evidenza come l’elezione dei parlamentari all’estero, che la stampa italiana ha spesso raccontato in maniera inesatta e folcloristica, rappresenti uno storico ampliamento del concetto di voto che fino a ieri era legato in via esclusiva alla territorialità. “Noi siamo quelli – ha aggiunto Pollastri – che possiamo dare il maggior contributo per capire meglio l’integrazione degli immigrati in Italia. Persone che hanno pieno diritto alla cittadinanza, sempre ovviamente se rispettosi delle leggi”. Dopo aver segnalato la positiva visibilità internazionale raggiunta dall’Italia con la missione di pace in Libano, Pollastri ha lanciato un appello a tutte le forze della coalizione affinché lavorino insieme al grande disegno della creazione di una forza riformista ed ha chiesto, al fine di promuovere all’estero un’immagine positiva del nostro Paese, il rafforzamento della rete diplomatico-consolare, degli Istituti di cultura e delle Camere di commercio.
Il vice ministro agli Esteri per gli Italiani nel mondo, Franco Danieli, ha e sottolineato l’esigenza di superare l’approccio provinciale della politica italiana alle tematiche dei connazionali all’estero e alle grandi questioni internazionali; in pratica quel “guscio della politica nazionale” che impedisce ad esempio ai nostri politici di comprendere l’importanza, per la promozione del sistema Italia, della presenza in 27 paesi di oltre 350 parlamentari di origine italiana.
Il vice ministro ha inoltre ricordato il silenzioso lavoro svolto dall’Ulivo negli ultimi anni al fianco delle comunità. Una politica coerente, basata sull’ascolto degli italiani all’estero. “La realtà dei nostri connazionali nel mondo – ha i aggiunto Danieli evidenziando l’alto profilo professionale della nuova emigrazione italiana fatta di ricercatori e professionisti – non è più quella della valigia di cartone e deve essere conosciuta, apprezzata e valorizzata. Da parte delle comunità – ha proseguito dopo aver messo in evidenza l’esigenza di tutelare i connazionali in situazioni di disagio sociale – vi è la crescente richiesta di modernizzazione della strumentazione anche normativa con la quale abbiamo fino ad oggi affrontato il rapporto tra la Repubblica italiana e le comunità”.
Una sfida, quest’ultima, che il Governo cercherà di superare rinnovando i settori dell’informazione – auspicabile in questo ambito la riqualificazione di Rai International e il potenziamento della diffusione di Rai New 24 -, dell’insegnamento della lingua italiana e degli Iistituti di cultura. Previsto inoltre un tavolo di lavoro Governo-Regioni volto al coordinamento delle varie iniziative per gli italiani all’estero. Già allo studio in questo contesto progetti per la promozione culturale e per il turismo di ritorno.
La necessità, di un miglioramento qualitativo dei programmi di Rai International, è stata segnalata anche da Claudio Micheloni, senatore della ripartizione Europa e neo componente della Commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai. “A noi non interessano tanto le nomine Rai – ha spiegato Micheloni dopo aver auspicato la massima attenzione dei parlamentari eletti all’estero anche per l’attività politica interna – quanto i contenuti dei programmi che dovrebbero aiutare gli italiani a conoscere e capire la vita dei connazionali all’estero”. Micheloni ha inoltre chiesto al Governo almeno il mantenimento degli attuali capitoli di spesa per gli italiani all’estero e la razionalizzazione delle spese del Mae.
Luciano Vecchi, responsabile nazionale dei Ds per le politiche estere, ha concluso la serie degli interventi ringraziando gli italiani nel mondo per l’apporto determinante che hanno dato alla vittoria del centro sinistra ed ha concordato sul fatto che la missione di pace in Libano stia migliorando la posizione internazionale del nostro Paese. Una proiezione nel mondo, quella dell’Italia, a cui i connazionali all’estero possono dare un notevole contributo. “La rappresentanza degli italiani nel mondo nell’Ulivo – ha poi detto Vecchi – è qualificata e ricca di esperienza ed è ormai parte essenziale del nostro sistema politico. Per noi – ha proseguito il responsabile dei Ds dopo aver ricordato che nella finanziaria si cercheranno di rispettare gli impegni presi – è fondamentale la ricerca di forme nuove e più avanzate di cittadinanza politica, culturale e sociale. Senza questa infatti è più difficile ottenere la pienezza dei diritti per le comunità nel mondo e per gli immigrati”. Vecchi ha infine sottolineato l’esigenza di riformare il Cgie e di ottimizzare le iniziative delle Regioni per l’emigrazione.

(Goffredo- Morgia- InformEMINOTIZIE)

 

 

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