2105 Regioni ed enti locali chiedono una legge organica sul voto amministrativo agli immigrati

20060920 18:19:00 webmaster

Anci: ”Ai Comuni la competenza per il rilascio dei permessi di soggiorno”. Al centro del confronto anche il problema dei minori stranieri. Sturani: ”Occorre un programma nazionale”

GENOVA – Il diritto di cittadinanza non basta, Regioni, Province e Comuni chiedono una legge ordinaria sul voto amministrativo per gli immigrati soggiornanti. La riforma della cittadinanza per gli stranieri ha trovato il consenso di tutti gli attori pubblici e del privato sociale. Malgrado ciò, in occasione della Conferenza nazionale sull"immigrazione, associazionismo, Amministrazioni regionali e locali hanno chiesto l’estensione dl diritto di voto a tutti i cittadini residenti attraverso un’apposita normativa.

Secondo Fabio Sturani, Vice Presidente dell’Anci “una nuova legge ordinaria per il voto amministrativo possiamo farla, senza scomodare la nostra Costituzione. Su questo punto l’Anci ha presentato una proposta di legge”. Di pari avviso il Sindaco del Comune di Genova, Giuseppe Pericu. L’Amministrazione genovese è da tempo protagonista di questa battaglia e attende da mesi la sentenza della Corte Costituzionale, dopo l’impugnazione della modifica dello Statuto da parte del precedente Governo. “Auspichiamo di poter attuare la modifica al nostro Statuto già dalle prossime elezioni”. Anche Mercedes Bresso, Presidente della Regione Piemonte e in qualità di rappresentante della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome non ha dubbi: “Occorre incrementare i meccanismi che facilitano l’acquisizione della cittadinanza. Gli immigrati residenti devono poter partecipare alla vita pubblica con il voto amministrativo: è un primo passo verso l’inclusione sociale e civile.”

Oltre al diritto di voto, Conferenza dei Presidenti delle Regioni e Anci concordano sulla necessità di dotare l’Italia di una legge articolata sul diritto di asilo, poiché, come ha sottolineato Sturani, “siamo tra i pochi paesi europei a non avere una legge organica in materia”. Secondo Mercedes Bresso “dobbiamo recuperare il progetto di accoglienza dei profughi, dove Regioni ed Enti Locali sono già impegnati da tempo”. Un punto fondamentale sottolineato durante la Conferenza, è stato il problema dei minori. Secondo Bresso “è necessario facilitare la conversione del permesso di soggiorno per minor’età in permesso di lavoro”. Per Sturani inoltre “occorre elaborare un programma nazionale sui minori, che dia certezze a questi ragazzi e non li costringa a tornare nel paese di origine al raggiungimento della maggiore età, buttando via tutto il faticoso lavoro di integrazione”.

Sulla regolazione dei flussi, il Presidente della Regione Piemonte punta a un maggior coinvolgimento delle Amministrazioni Regionali e delle parti sociali, “allo scopo di favorire l’incontro di domanda e offerta e soddisfare le reali esigenze economiche e sociali del paese”. Inoltre – ha proseguito Mercedes Bresso – “è indispensabile l’apporto degli Enti locali nel rilascio dei permessi di soggiorno”, ipotesi confermata da Sturani, che ha chiesto il trasferimento della competenza a Comuni e Province. Infine, per la Conferenza delle Regioni, urge aumentare la durata dei permessi, snellire i tempi per il rilascio e istituire il permesso di soggiorno per ricerca del lavoro. “Le nostre richieste – ha concluso la Presso – sono già state inserite in un documento che presenteremo al Governo. Abbiamo trovato nel Governo un buon interlocutore, ma ora bisogna passare dalle parole ai fatti”. (md)

 

 

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