2101 MISSIONE INTERNAZIONALE IN COLOMBIA

20060920 20:05:00 webmaster

Dal 2004 il relatore speciale delle Nazioni Unite dr. Rodolfo Stavenhaugen ha denunciato il rischio corso dai popoli indigeni colombiani. Nonostante i meccanismi internazionali di protezione che si applicano attraverso il sistema delle Nazioni Unite, OEA, Corti Internazionali ed altri organismi multilaterali, le condizioni delle comuità indigene in Colombia sono sempre più gravi a causa del conflitto armato, delle strategie di sfollamento, delle politiche economiche neoliberali come i trattati di libero commercio recentemente firmati con gli Stati Uniti.

Da oltre un anno l’organizzazione nazionale degli indigeni colombiani "ONIC" sta preparando una iniziativa internazionale per rompere il muro di silenzio anche all’interno delle organizzazioni multilaterali sul genocidio sofferto dai popoli originari colombiani. Per questo motivo dal 19 al 29 settembre del 2006 l’ONIC realizzerà un Missione Internazionale di Verifica della situazione dei popoli indigeni. La Missione visiterà quattro delle zone più a rischio del paese e nelle quali continuano a essere giornalmente compiuti massacri. Le zone sono: Nord del Cauca dal popolo Nasa, Alto Sinù, Tierralta; Cordoba dal popolo Embera Katio; Sierra Nevada di Santa Marta dal popolo Kuankuamo e Arauca dal popolo U’wa.

Della missione faranno parte alcuni delegati europei, statunitensi e latinoamericani che in questi anni sono stati sostenitori della causa indigena. Per l’Italia la ONIC ha invitato Giuseppe De Marzo, portavoce dell’associazione A Sud che in questi anni ha lavorato al fianco di diverse comunità indigene e movimenti dell’America Latina.

L’obiettivo della Missione sarà quello di entrare in zone di conflitto ormai prive di qualsiasi minima garanzia per le comunità indigene. In questo momento diciotto popoli indigeni si trovano in una situazione di emergenza, a causa delle violazioni dei diritti umani, obbligati allo sfollamento, confinati e marginati in alcuni territori, colonizzati a causa della ricchezza delle loro terre ad opera delle multinazionali degli idrocarburi, bombardati dai militari o dai paramilitari, costretti a resistere anche alle fumigazioni tossiche prodotte dal Plan Colombia. Centinaia sono stati i leader assassinati, sequestrati, scomparsi, minacciati che si sono dichiarati in resistenza in questi anni. Alcuni di questi popoli millenari rischiano oggi l’estinzione per essersi opposti alle violazioni subite e per aver continuato a portare avanti le loro tradizioni, la loro cosmogonia e la loro visione della politica.

Compito della Missione sarà quello di dare inizio ad un processo per "esigere" dalle organizzazioni internazionale il rispetto dei diritti dei popoli indigeni chiedendo l’intervento delle Nazioni Unite, della Comunità Europea e dei paesi del G24.

 

 

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