2146 EMIGRAZIONE INTERNA: Neolaureati meridionali, uno su cinque al nord per lavorare

20060925 11:22:00 webmaster

Il rapporto Svimez fotografa il fenomeno dell’emigrazione "intellettuale"
di Francesca Migliaccio (da: www.iniziativaonline.it)

Il Rapporto Svimez conferma un fenomeno messo in luce da diverse indagini degli ultimi anni: l’emigrazione dal sud verso il nord in cerca di lavoro, evidenziandone, tuttavia, anche una mutazione profonda. Non si tratta più, come negli anni cinquanta, di manovali od operai, ma di giovani neolaureati.

L’indagine Svimez, effettuata su un campione di 50.000 giovani neolaureati meridionali, afferma che 20.000 sono ancora disoccupati, altri 20.000 lavorano nelle regioni di origine e 10.000 si sono trasferiti nel nord-Italia.

L’indagine più recente dell’Istat riunisce i dati degli ultimi dieci anni sottolineando che i trasferimenti da una regione all’altra per motivi di lavoro sono aumentati con un tasso costante dell’1,8% annuo. Ciò mette in evidenza una situazione che non ha nulla di positivo per lo sviluppo del sud: la nuova emigrazione comporta un’enorme perdita di risorse umane che sarebbero invece indispensabili per il decollo del mezzogiorno.

Un laureato su cinque è costretto a spostarsi per trovare lavoro; la metà dei laureati che ha trovato lavoro al sud ritiene di essere troppo qualificata per il lavoro che svolge, ma pur di avere uno stipendio fisso si "accontenta" di occupazioni che non richiedono il titolo di studio accademico. Tanti sintomi dei malfunzionamenti di un mercato del lavoro che non ha ricevuto vantaggi dalle scelte politiche dei governi succedutisi nell’ultimo decennio.

 

 

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