2172 “Le nuove generazioni in un mondo globalizzato di fronte alle sfide dell’integrazione”

20060927 21:37:00 webmaster

Convegno di studio

PADOVA – Sabato 30 settembre si svolgerà a Padova, nella Basilica del Santo, Chiostro della Magnolia, un convegno di studio su “Le nuove generazioni in un mondo globalizzato di fronte alle sfide dell’integrazione”. Promotori del Convegno padre Luciano Segafreddo direttore del “Messaggero di sant’Antonio”, edizione italiana per l’estero, e Armando Traini presidente Sodalizio Abruzzese Molisano di Padova.

I lavori avranno inizio alle ore 9,15 con il saluto delle autorità e la presentazione del convegno. Seguiranno le relazioni: Piero Bassetti, presidente dell’associazione Globus et Locus (Come cambia la domanda dei nostri giovani nel mondo globalizzato); Cristiano Caltabiano, responsabile scientifico dell’IREF, Roma (Il volontariato nazionale e internazionale, come prima esperienza di integrazione); Vincenzo Corsi, sociologo all’Università di Chieti (Lettura sociologica sui conflitti generazionali).
Alle ore 11, tavola rotonda su “Cittadinanza attiva tra multiculturalità e indifferenza politica”. Introduce Edoardo Pittalis, vice direttore ed editorialista de “Il Gazzettino”, con interventi di: Gioachino Bratti, presidente Associazione Bellunesi nel mondo e Ivano Foch, presidente Club Ignoranti di Padova (Giovani e futuro dell’associazionismo); Nadia Malavasi, fondatrice dell’Associazione thalidomidici italiani, Antonella Spada del Servizio volontario internazionale e Cinzia Fuggetti, consulente programmi internazionali (Presenze e nuove prospettive nel mondo sociale); don Gigetto De Bortoli, presidente Ceis Belluno, Integra (Etica del branco e associazionismo dei valori). Quindi il dibattito e le conclusioni del convegno.

Giovani ai tempi della globalizzazione
Il rischio più grande che i giovani d’oggi corrono è, paradossalmente, quello di ritrovarsi già vecchi ancor prima di aver vissuto. Non sembri quest’iperbole tutt’affatto provocatoria, anzi. Se è vero, com’è vero, che la specializzazione, sia nel momento formativo che in quello lavorativo di un giovane, è selettiva; se è vero, com’è vero, che il mito italiano del posto fisso è ormai tramontato lasciando in eredità solo precariato e incertezza; se è vero, com’è vero, che un mondo globalizzato tende sempre più spesso a schiacciare le persone, assoggettando il singolo all’individualismo di massa, allora i giovani d’oggi sono davvero esposti alla possibilità di essere travolti da una storia che sembra correre all’impazzata su binari ormai divelti.
L’età della formazione scolastica e accademica si spinge sempre più avanti nella vita di un giovane, anche a causa dell’incalzare prepotente delle nuove tecnologie e di un’esasperata richiesta di ottimizzare le risorse umane.
In Europa, poi, tendono ad allungarsi anche i tempi dell’indipendenza economica e sociale dei soggetti giovani, complici i salari spesso risicati, la famigerata bolla immobiliare, e una crescente incertezza rispetto al futuro che, nel complesso, non giovano a creare quel clima di serenità necessario per pianificare legittimamente, e con buona approssimazione di riuscita, la propria vita, anche di relazione, di coppia, e, in prospettiva, di famiglia allargata alla prole.
Non va tuttavia trascurato un altro aspetto fondante della personalità di un giovane: quello delle sue frequentazioni sociali. A volte questo risulta un fattore determinante nella sua crescita umana, affettiva, valoriale, civica e professionale.
Un gruppo d’appartenenza che funga da costante punto di riferimento, una spiccata capacità di dialogo e confronto, l’attitudine e saper leggere la realtà con raziocinio e senso critico, sono elementi decisivi nella formazione di quello che sarà un adulto scevro da pregiudizi e preparato ad affrontare, nella vita e nelle dinamiche sociali, le crescenti sfide poste dall’integrazione multiculturale.
A questo può concorrere una consapevole esperienza di volontariato sociale, anche breve, che coltivi sensibilità e faccia maturare conoscenze verso mondi “altri”. E’ dunque prezioso e utile un confronto obiettivo tra giovani, associazioni, istituzioni pubbliche e private che individui i bisogni, le istanze e le prospettive dei giovani stessi per rispondere con strumenti legislativi e culturali ad una generazione che reclama diritti e opportunità. Una società che non sa riconoscere e tutelare le migliori energie giovanili è infatti inesorabilmente destinata al declino.

Per informazioni: Sodalizio Abruzzese-Molisano di Padova – Armando Traini, tel. 049.611428 – 049.7714351- cell. 329.9697700; fax 0498896571; e-mail: armando.traini@tin.it; Padre Luciano Segafreddo, Messaggero di sant’Antonio, edizione per gli Italiani all’estero – tel. 049.8225932, cell. 348.7072280; e-mail: l.segafreddo@mess-s-antonio.it.

 

 

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