2166 Usa – Al via il muro anti-immigrazione al confine con il Messico

20060927 21:25:00 webmaster

Continuano le manifestazioni per la regolarizzazione dei migranti e contro il Muro.
Alla guerra al terrore gli Stati Uniti ne accompagnano un’altra, sempre in difesa della cosiddetta "sicurezza nazionale", quella contro l’immigrazione illegale.
Contro i cittadini centro e sud americani che cercano di raggiungere gli Usa attraverso la frontiera messicana, in fuga da fame e miseria, provocate dalle stesse politiche che da sempre fanno del sud del continente il backyard statunitense.

Dopo gli oceanici cortei della scorsa primavera, il movimento dei latinos che chiede la regolarizzazione per i 12 milioni di lavoratori irregolari e la naturalizzazione per quanti vivono negli Usa, non si è fermato.
Organizzato a livello di rete comunitaria in tutto il territorio americano, questo nuovo raggruppamento per i diritti civili è tornato nelle strade di San Francisco i primi giorni di settembre. Mentre durante l’estate, si è riunito a Washington Dc per un laboratorio seminariale con lo scopo decidere come proseguire la campagna contro la proposta di legge repubblicana, la Hr 4437.
In contemporanea attivisti statunitensi hanno attraversato il deserto dell’Arizona contro i mille chilometri di muro, approvato definitivamente due settimane fa dal Senato di Washington. Durante la carovana sono state raccolte le storie di molti migranti messicani.
Ascolta il servizio

Negli stessi giorni in Arkansas hanno arrestato e deportato undici messicani con l’accusa di aver falsificato il social security number (l’equivalente del nostro codice fiscale – ndr) allontanandoli dalle loro famiglie, rimaste nello stato. C’è poi il problema dell’accesso all’educazione per i minori clandestini, con le scuole pubbliche divise sulla possibilità di accoglierli o meno. In questo senso in California è sorta una coalizione in difesa del diritto allo studio, sostenuta da insegnanti e studenti delle scuole superiori. Si chiedono borse di studio e permessi di soggiorno.
Intanto la legge sull’immigrazione è bloccata, ma la vita dei migranti è diventata “come non mai pericolosa in America”, scrive Rashida Tlaib, dell’Arab Community Center for Economic and Social Services (ACCESS) di Detroit. “Dopo l’11 settembre – precisa l’avvocato – le autorità hanno detenuto e deportato immigrati regolari anche per violazioni di minima entità, come compilare male, o omettere informazioni, sui moduli per il rinnovo del permesso. Questo continuerà se Washington non darà indicazioni precise e non metterà mano alla Title II Section del decreto sull’immigrazione: quando i nostri politici torneranno a rispettare lo spirito d’accoglienza del paese invece di criminalizzare, deportare e costringere all’invisibilità milioni di esseri umani?”.

A cura di Gloria Bertasi, Melting Pot

Per maggiori informazioni
news.newamericamedia.org
democracynow.org
nohr4437.org

 

 

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